5 lug 2010

016 I senatori che frequentano la cattive compagnie

Ora il dubbio è una condizione normale e doverosa per tutte le situazioni: bisogna sempre andare oltre le apparenze.Comunque delle domande si devono porre.Come mai un senatore della Repubblica non sa chi frequenta le sue cene elettorali?Ne va della sua sicurezza.Sicuramente è almeno un grande ingenuo: l'ingenuità è una virtù che i politici non si possono permettere.

015 Riforma Brunetta e pubblico impiego

La pessima riforma Brunetta favorirà ancora di più il clientelismo, perché dà grandi poteri ai dirigenti pubblici, notoriamente legati ad interessi particolari se non totalmente incapaci: se costoro non avranno dei risultati reali ed oggettivi da raggiungere, tutto sarà una farsa e una presa per i fondelli dei contribuenti.Avremo dati come quelli dei piani quinquennali sovietici: dopo un disastro totale ci saranno proclami entusiasti per i risultati raggiunti.

014 India e Pakistan

Dialoghi tra l’India e il Pakistan ad alto livello, interrotti dopo l'attentato a Mumbai, nel 2008, che l'India sostiene organizzata dai militari pakistaniI due Stati, da sempre nemici, con entrambi la bomba atomica, continueranno a odiarsi sino a quando la cultura della pace e del rispetto reciproco troverà spazio, a questo forse non avverrà mai in quella regione del mondo.

013 Islam e democrazia

Non è possibile creare la democrazia nei Paesi islamici?Forse non servono i cannoni, forse non è necessario organizzare complotti: sarà sufficiente dialogare con le menti intelligenti e colte di questi Paesi.Non diamo più risarcimenti insensati ai dittatori da operetta.

012 Politica estera senza scrupoli

La politica estera di chi non guarda con chi tratta, ha dei limiti.Si sa che i dittatori spesso sono interlocutori ottimali, ideali per fare buoni affari: non ci sono parlamenti, stampa, un'opinione pubblica da accontentare.Loro decidono, comprano, vendono e non ci sono critiche: se ci sono corrotti, se ci sono intrallazzi, sperperi, inquinamenti nessuno può protestare.

011 Gheddafi, vecchia volpe.

Come è stato possibile che un individuo simile possa mantenere il potere nella sua spopolata terra, quasi totalmente desertica?Un tempo la Libia fu definita uno scatolone di sabbia, oggi c'è ancora del petrolio che fa gola anche a noi italiani.

010 Gheddafi, il dittatore dai molti volti

I guai stanno con chi ha trattato con questo signore e non si è ricordato dell'atteggiamento che ha sempre avuto questo personaggio: è stato implicato in fatti gravi di terrorismo in passato, ha scacciato gli italiani dalla Libia, è pure un dittatore che prima era legato all'Unione Sovietica.Le sue affermazioni hanno fatto riempire le pagine dei giornali, pure con un certo senso di ironia verso questo signore molto strano, oso dire insolito, quasi......

009 Internet sul lavoro, la privacy va rispettata

La sezione Lavoro (sentenza 4375) ha respinto il ricorso della Recordati contro la reintegra disposta in favore della dipendente Caterina L. : la signora non sarà licenziata, ma riammessa.L'accusa affermava: "….....era emerso che la durata dei collegamenti, salvo uno, era stata di pochi minuti e che l'accesso ad Internet era avvenuto, non di rado in pausa pranzo".

008 Le complicità morali nell'olocausto armeno


Tutti possiamo diventare complici indifferenti di deportazioni e morti “causate involontariamente”, come si giustifica la Turchia ancora oggi, tali da essere dei carnefici con le mani pulite.La verità storica deve sbucare ad ogni costo, basta con le ipocrisie: i morti hanno diritto a una sepoltura, al lutto, quantomeno noi abbiamo diritto a capire che certe scelte provocano morte e patimenti tra innocenti.La Turchia, se vorrà entrare nella comunità europea, dovrà ammettere questo orrendo crimine: non si può accettare in Europa uno Stato che nega la verità su fatti così gravi, ne va della sicurezza di tutti.

007 La storia non ancora scritta sul massacro degli Armeni

Armeni, il genocidio.Anzi ancora oggi non rientra ancora tra le notizie interessanti in molti giornali.Ricordare i morti dei massacri serve a capire le motivazioni e ad evitare futuri genocidi: questo non riguarda solo gli armeni, ma pure anche i popoli responsabili di tali crimini.