6 lug 2010

06/7 La lotta nella maggioranza di governo


Fini, Berlusconi e la resa dei conti nella maggioranza
Il caldo probabilmente fa dei brutti scherzi alla gente e così una quasi crisi in pieno luglio, proprio prima delle ferie, pare un incidente inaspettato, indesiderato, certamente non programmato.
Tutto sta per la legge contro le intercettazioni, che limiterebbero i diritti dei giornali e dei magistrati, dando, secondo i contrari, più spazio ai corrotti e alla criminalità organizzata.

06/7 Il pensiero autonomo di Gianfranco Fini


Fini continua a rispondere e a mantenere la sua posizione autonoma rispetto alla maggioranza di governo: già le opposizioni lo invitano ad unirsi a loro, mentre le polemiche proseguono dure e zeppe di malumore.
Berlusconi pare che non sopporti più il suo avversario e alleato, mentre il centro sinistra spera nella caduta del governo Berlusconi, che verrebbe sostituito probabilmente da una maggioranza composita con l'aggiunta della destra moderata ex An.

06/7 La fedeltà al governo prima di tutto


Rotondi lancia la sfida: “Chi nella maggioranza vota contro una decisione del governo sceglie di stare all'opposizione”.
La questione in gioco è il ministro per il federalismo Brancher: votare quindi per la mozione di sfiducia contro il chiacchierato ministro, eletto personalmente da Berlusconi. potrebbe portare alla spaccatura, con l'allontanamento dei fedelissimi di Gianfranco Fini.

06/7 Il governo e la legislatura


Un fatto invece è certo, il governo arriverà alla fine della legislatura non perché Fini vuole “bene” a Berlusconi: questo governo è l'unico che riesce a resistere.
Questa maggioranza, bene o male, governa, senza fare scintille e meraviglie.
Nonostante la propaganda a favore o contraria, Silvio sa unire la sua gente attorno alla certezza che non c'è alternativa al suo governo: abbiamo la nuova santa alleanza degli intenti, non degli interessi (io non l'ho detto né l'ho sottinteso).
Gli italiani non vedono alternative: quando queste novità arriveranno senza retorica, senza buonismo, con le risposte convincenti ai problemi degli italiani, ci sarà l'alternanza di governo e Fini rimarrà sempre unito in “matrimonio” con Berlusconi.
La fedeltà è sacra.

06/7 Le promesse elettorli


E' ovvio che chi prometterà a loro la preferenza, in graduatoria delle case popolari, come residenti se non come cittadini italiani avranno i loro voti.
I discorsi sui principi universali non hanno effetti positivi tra i disperati: in quel caso prevale l'egoismo, specialmente se si considera che molte case comunali sono date in affitto a basso prezzo a certi personaggi, in modo che si sospetta un po' di clientelismo, ma solo ...poco.

06/7 Sinistra, alternativa improbabile


Il discorso si fa lungo e complesso: per vincere le elezioni serve un programma che dia alla gente la tranquillità e la sicurezza, con una politica un po' più lungimirante.
La nostra sinistra è distante anni luce da un programma politico che cerchi di interpretare la realtà storica attuale.
Beppe Grillo li mette assieme a tutta la casta dei politici nazionali, lui li vede una “banda” di mangia pane a tradimento: l'accusa è certamente generica e poco attenta alle sfumature politiche nazionali.

E' ovvio che chi prometterà a loro la preferenza, in graduatoria delle case popolari, come residenti se non come cittadini italiani avranno i loro voti.
I discorsi sui principi universali non hanno effetti positivi tra i disperati: in quel caso prevale l'egoismo, specialmente se si considera che molte case comunali sono date in affitto a basso prezzo a certi personaggi, in modo che si sospetta un po' di clientelismo, ma solo ...poco.

06/7 Lo scontro tra la destra di Fini e di Berlusconi

Fini resta e non si farà cacciare con i suoi fedelissimi
Fini resta e non si farà cacciare con i suoi fedelissimi Dovranno trovare nelle loro file gli argomenti per far cadere il Cavaliere: certamente dovranno perdere tutta la demagogia, tutta la presunzione, da partito guida dei lavoratori e conquistare i ceti in crisi.
Dovranno convincere le classi popolari che c'è posto per tutti, italiani o stranieri: dovranno avere argomenti persuasivi con i senza casa o gli sfrattati, quando dovranno rinunciare a un'abitazione alle case popolari per gli extracomunitari con 15 figli e tre mogli.

06/7 Berlusconi e Fini, amore e odio


Così i finiani resteranno e continueranno ad essere la spina nel fianco di Berlusconi: loro sanno bene che fuori dal Pdl per loro non c'è futuro, ma sanno pure che non possono essere scacciati dal partito senza provocare una gravissima crisi di governo.
Loro restano e Gianfranco Fini manterrà la sua calma, la sua aria di uomo superiore: intanto le opposizioni devono rinunciare all'alleanza innaturale con la corrente di Fini.

06/7 Fini e i finiani resistono


Italo Bocchino parla del problema Fini nella maggioranza: “Dobbiamo deludere Berlusconi, non c'è la possibilità né di cacciarci né di farci andare via dal Pdl...... Non ci saranno conte perché noi sosterremo sempre lealmente il Governo senza però far venir meno la volontà di porre all'interno del partito e all'esterno i problemi che riteniamo utili sottolineare. Per le intercettazioni vale lo stesso discorso del caso Brancher: se Berlusconi ascoltasse di più Fini potrebbe risolvere il problema”.