9 lug 2010

09/07 lavorare con i disabili

La fame di posti di lavoro, in questa fase difficile dell'economia, spinge sempre più molte persone ad accettare di lavorare con anziani, con ammalati gravi, con handicappati, o diversamente abili come si definiscono oggi.
Qualsiasi lavoro va bene e quindi anche se non si è predisposti a certe professioni ci si adatta a svolgerle: il caso in questione, segnalato dalla cronaca, è solo un esempio estremo e quasi isolato, ma ci sono tanti comportamenti che non vanno.

09/07 Educatori degli handicappati e scuole speciali

Educatori degli handicappati e scuole speciali
Lì i problemi personali non devono entrare e neppure le reazioni emotive, naturali e spontanee.
Chiaramente non è un lavoro per tutti, specialmente per persone con problemi mentali, psicologici, tanto meno psichiatrici: ai depressi non è possibile avvicinarsi ai disabili, ai malati di vario genere, che impegnano in modo completo, che vogliono l'assoluta calma.

09/07 Disabile maltrattato dall'insegnante

Le indagini proseguono per capire se l'episodio è stato un caso limite ed isolato, o era già capitato in passato.
La violenza contro i disabili, contro pure gli handicappati mentali, che non riescono a difendersi denunciando gli abusi, sono un fenomeno noto da tempo.
Lavorare con persone che hanno problemi, che sono incapaci di intendere e di volere, è molto difficile: non tutti hanno la forza di decidere e di capire, di controllare le proprie tensioni.

09/07 Botte al bambino handicappato

Picchiava il bambino disabile di 5 anni e lo aveva pure morsicato ad un braccio: non è stato il caso estremo di situazioni con disagio sociale, ma è ciò che è capitato in una scuola per l'infanzia di Crotone.
A maltrattare il piccolo diversamente abile era un'insegnante: Il gip del Tribunale di Crotone ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare con gli arresti domiciliari per l'educatrice.

09/7 Il lavoro e lo sfruttamento

Lo sfruttamento può essere pure a distanza, quando non si considera chi ha lavorato e come ha lavorato certa merce: ci sono bambini, persone che non dormono neppure, che guadagnano 100 euro al mese, poco più, poco meno.
Il bene comune impone una garanzia sulla merce prodotta, sulle condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori, sulla qualità della merce, che spesso è pure insalubre se non tossica, come certi tessuti, certi coloranti usati.

09/7 Le scelte giuste per l'ambiente

L'Ue può far molto con scelte intelligenti e coraggiose per tutti, non solo per le foreste, per l'ambiente, ma anche contro i soliti interessi speculativi locali, personali di pochi che si arricchiscono contro i molti che si impoveriscono, perdono la salute e l'ambiente in cui vivono.
E' lo scontro tra il bene comune e il bene di pochi ricchi, colpevoli non tanto per il denaro che hanno, o hanno accumulato, ma per come lo hanno ottenuto: speculatori, corrotti e corruttori, distruttori di ambienti naturali, inquinatori, ma anche sfruttatori di manodopera malpagata in Paesi lontani sono i nuovi malfattori del mondo, con gli spacciatori di sostanze stupefacenti e i mercanti di armi.

09/7 Le foreste da proteggere

Il legname delle foreste fluviali e il nostro futuro
Massimiliano Rocco, responsabile TRAFFIC e Timber Trade del WWF Italia ha commentato: ''In 644 votano per salvare i polmoni verdi del Pianeta''.
E' una bella notizia, che si spera possa essere seguita da altre simili e pure oltre oceano, negli Usa, ma anche nell'Asia in forte crescita economica

09/7 Il legno di contrabbando, rubato alle foreste non si potrà più vendere

Non si potrà più comprare e commercializzare il legname abbattuto illegalmente nel mondo, dentro l'Unione Europea: il parlamento europeo ha così messo al bando un contrabbando che causava seri guai all'eco sistema del pianeta.
In due anni il bando sarà completo e solo un certo tipo di legname, tagliato non in modo selvaggio, potrà essere importato nell'Ue.

8 lug 2010

115 I lavativi e chi parla, parla, parla...di lavoro

Costoro spesso sono pure dirigenti, che non sanno scrivere un testo scritto in italiano, poi fatica non ne fanno, ma pretendono dagli altri sforzi disumani e sacrifici.
Prima o poi pagheranno costoro e dovranno pure loro camminare sui carboni ardenti?
E' vero, ma non saranno loro e neppure i loro figli, che attendono a trenta, quarant'anni un posto simile a quello di papà: saranno i nipoti e i pronipoti, quando noi italiani, stanchi di farci prendere per i fondelli (questa volta lo dico chiaro) manderemo i veri fannulloni a lavorare.
Intanto “campa cavallo che l'erba cresce”, “una mano lava l'altra” e tutti “teniamo famiglia”.

114 Chi non lavorare e fai lavorare

Altro che camminare sui carboni ardenti: abbiamo dei professionisti del dolce far niente da aprire università con diversi corsi di laurea specialistiche incorporate.
Ne volete qualche esempio?
Non farò nomi, ma è giusto parlar chiaro: c'è chi non ha mai studiato in vita sua, si è laureato, ha un posto in comune, o in qualche altro luogo pubblico, ma non fa il fattorino.