10 lug 2010

10/7 I professionisti pronti a soffrire

Altro che camminare sui carboni ardenti: abbiamo dei professionisti del dolce far niente da aprire università con diversi corsi di laurea specialistiche incorporate.
Ne volete qualche esempio?
Non farò nomi, ma è giusto parlar chiaro: c'è chi non ha mai studiato in vita sua, si è laureato, ha un posto in comune, o in qualche altro luogo pubblico, ma non fa il fattorino.

10/7 Gli analfabeti laureati

Costoro spesso sono pure dirigenti, che non sanno scrivere un testo scritto in italiano, poi fatica non ne fanno, ma pretendono dagli altri sforzi disumani e sacrifici.
Prima o poi pagheranno costoro e dovranno pure loro camminare sui carboni ardenti?
E' vero, ma non saranno loro e neppure i loro figli, che attendono a trenta, quarant'anni un posto simile a quello di papà: saranno i nipoti e i pronipoti, quando noi italiani, stanchi di farci prendere per i fondelli (questa volta lo dico chiaro) manderemo i veri fannulloni a lavorare.
Intanto “campa cavallo che l'erba cresce”, “una mano lava l'altra” e tutti “teniamo famiglia”.

10/7 Gli agenti immobiliari e i carboni ardenti

I carboni ardenti come prova per dimostrare coraggio e personalità la si può trovare tra qualche rara tribù non ancora contaminata dal turismo di massa, in qualche setta per imbecilli facilmente suggestionabili, tra qualche vacanziere in terre esotiche, in cerca di esperienze forti.
In una riunione, in un convegno per liberi professionisti che vogliono affilare le loro doti di agenti immobiliari, grintosi e senza scrupoli, proprio nessuno se lo immaginava: alla peggio tutto poteva terminare con una bella cena, con vino di ottima annata e caviale.

10/7 I carboni ardenti per la carriera

9 agenti immobiliari sono finiti in ospedale, esattamente agli ospedali di Frascati e di Sant'Eugenio, dopo aver partecipato a un meeting in un grande albergo in zona Vermicino.
Per gli investigatori potrebbe finire tutto in qualche giorno senza scarpe, con una pomata contro le ustioni se nessuno sporgerà querela per quella che doveva essere la dimostrazione di capacità imprenditoriale e manageriale.

10/7 L'ambiente, difesa culturale e mentale

Le cause sono differenti e concatenanti, ma l'ambiente naturale sano e positivo aiuta a migliorare i rapporti umani: salvare le foreste è una necessità che non ci dà alternative.
Le foreste fluviali, come le nostre periferie, come il degrado umano, culturale, oso dire, pure religioso, sono tra i grandi problemi del prossimo futuro: le megalopoli del mondo, le nostre città che hanno sempre più miseria e delinquenza, l'effetto serra, la biodiversità, la perdita di identità culturali locali, nel grande ammasso del villaggio globale, stanno ai primi posti tra i problemi veri del pianeta.
Ci si gioca la sopravvivenza, sia come specie, sia come popoli, sia come dignità di vite degne di essere vissute.

10/7 La città e il degrado

Il brutto dell'ambiente cittadino e il degrado non aiutano le menti dei giovani ad apprezzare ciò che hanno e come vivono: tendono a essere adeguati alla disarmonia che regna attorno a loro.
Avremo così i teppisti, i delinquenti, i tossicodipendenti: è chiaro che questi fenomeni non sono solo attribuibili al degrado.

10/7 Il lavoro e le ingiustizie di oggi

Si preoccupavano maggiormente, se non solo, dei loro vantaggi personali o alla peggio di casta politica e sindacale, che a quelli degli sfruttati.
Così in molti si sono stancati di sentir parlare di diritti dei lavoratori, di ecologia e di disastri prossimi: non credono più alla natura e all'ambiente da salvaguardare, mentre si muore di cancro anche per l'inquinamento, le periferie delle città sono delle discariche a cielo aperto, o un ammasso di orrori urbanistici.

10/7 Paesi emergenti e nuovi sfruttamenti

La natura è da proteggere, il lavoro è da difendere sia come realtà e posti di impiego da noi, sia come diritti da loro, in Paesi non democratici.
Purtroppo, per troppo tempo, certi discorsi e certe prese di posizione, per la natura e per il lavoro, erano tipiche di forze politiche che non sempre avevano interesse a proteggere veramente l'ambiente e i lavoratori.

10/7 Interessi e vantaggi per pochi

Il problema è il solito: chi ha degli interessi particolari se ne infischia del bene comune, si compra delle spazi sulla stampa, nella politica e propone, se non impone, i suoi punti di vista non proprio utili agli altri.
Questa mia critica non è ideologica: non credo che esista un sistema migliore e un sistema peggiore, anzi oggi, grazie alla libertà di opinione, si possono dire e difendere molte cosucce, che un tempo erano tabù.

10/7 Sfruttati e sfruttatori

Lo sfruttamento può essere pure a distanza, quando non si considera chi ha lavorato e come ha lavorato certa merce: ci sono bambini, persone che non dormono neppure, che guadagnano 100 euro al mese, poco più, poco meno.
Il bene comune impone una garanzia sulla merce prodotta, sulle condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori, sulla qualità della merce, che spesso è pure insalubre se non tossica, come certi tessuti, certi coloranti usati.