10 lug 2010

007 Morti e orrori da ricordare

Armeni, il genocidio.Anzi ancora oggi non rientra ancora tra le notizie interessanti in molti giornali.Ricordare i morti dei massacri serve a capire le motivazioni e ad evitare futuri genocidi: questo non riguarda solo gli armeni, ma pure anche i popoli responsabili di tali crimini.

006 Il massacro degli armeni

Fu uno di quei fatti terribili della storia che passarono nell'indifferenza degli storici ufficiali, quelli che poi scrivono, o dettano le linee guida dei contenuti dei libri di scuola.Tanta vergogna poi dovrebbe provare la stampa Occidentale, che si asservì a questo oblio: il dolore terribile delle donne armene violentate, trattate come schiave sino alla morte, gli uomini fucilati, i bambini morti di fame nella deportazione che li trascinò sino alla Siria, in pieno luglio, tra popolazioni ostili, tra abusi e maltrattamenti non rientrava nelle linee editoriali delle testate.

004 Turchia, l'assolutismo islamico si è fatto Stato

Una Patria, una lingua, una fede sotto un unico Stato è il principio che prevalse in mezzo mondo, che si può tradurre in Dio, Patria e famiglia.La scelta di dimenticarsi di questo primo grande massacro fu imposta dalla necessità di contenere l'avanzata sovietica ai confini dell'Anatolia: così si sostenne il regime laico, quasi anti-islamico che nacque, scordandosi della vicenda armena.

003 Armeni, gente dedita ai commerci

Erano esperti nei commerci e nelle attività finanziarie, come gli ebrei in Europa venivano visti come i nemici della nazione ospitante, sempre pronti a tradire la Patria: la causa scatenante del genocidio non fu quella religiosa, anche se a livello popolare questo contribuì non poco a non mostrare pietà di questi poveri armeni.Fu il nazionalismo laico, militaresco che favorì lo sterminio di uno o due milioni di persone: fu il primo dei genocidi del Novecento e pochi si accorsero che era frutto di una visione dello Stato assolutista.

002 Armenia, la patria rubata

Quella era la loro terra molto prima che nascesse l'Impero turco.Il motivo del genocidio è tutto di stampo occidentale: erano una nazione considerata ostile, non amalgamabile a quella turca, di fede cristiana e con una propria identità linguistica, culturale, religiosa differente da quella della maggioranza della popolazione.

001 Armeni, Armenia e il genocidio da ricordare sempre

Il genocidio degli armeni è un fatto vero, veritiero, storicamente dimostrato, dimostrabile.Tutti coloro che difendono la tesi turca si sono sempre arrampicati sui vetri per giustificare, scaricare magari sui Curdi, un genocidio di un popolo: gli armeni abitavano da sempre nell'Anatolia, nella zona Nord in particolare.

10/7 La società e i vincenti, i perdenti

Vivi e lascia vivere, invece si scopre che la strategia pseudo-psicologica in voga in realtà d'oltre oceano, o anche asiatiche, stanno sbarcando pure da noi: si impongono forme di autostima esasperate ed esagerate in persone già motivate, ma con usi e abitudini non da vacanza avventura in condizioni estreme.
Bisogna essere vincenti, o presunti tali, a tutti i costi: non ci sono forme intermedie, umane e semplici.

10/7 Carboni ardenti per il successo nella carriera

I carboni ardenti proprio non li si poteva ipotizzare: si vede che i tempi sono duri e i duri entrano in gioco, con usanze tribali, per conquistare le rare fette di mercato.
Un consiglio che si può dare ai futuri partecipanti a queste conferenze è quello di addestrarsi a camminare sulla sabbia rovente delle spiagge assolate.
A farsi i calli sotto i piedi sui sentieri di montagna, ovviamente camminando a piedi scalzi: avranno sotto uno strato di pelle dura, come certi indigeni, certi popoli “ardimentosi” che sapevano ballare sui carboni ardenti senza subire ustioni.

10/7 La vittoria e i risultati sociali

Chi non vince, non ha successo economico e sociale, è una nullità, da disprezzare e emarginare: questa idea prende sempre più piede e sostituisce il nostrano “vivi e lascia vivere”.
Le sfumature e i piccoli piaceri della vita svaniscono nel nulla: sono solo scusanti per i vinti.
Quindi ancora una volta si ode il barbaro: “Guai ai vinti!”
Allora era Brenno, il re dei celti che pretendeva sempre più oro dai romani sconfitti.

10/7 I nuovi barbari nell'economia

C'è un ritorno alla barbarie selvaggia del passato?
No, è solo una messa in scena, un brutto e vecchio film già visto, rivisto mille volte: in Italia, ma pure in Cina , in Giappone e negli Usa del dopo crisi, ciò che conta è essere...furbi.
Noi italiani sappiamo bene cosa significa: sappiamo trattare con gli amici giusti e prendercela comoda.