11 lug 2010

11/07 Educatori degli handicappati e scuole speciali

Lì i problemi personali non devono entrare e neppure le reazioni emotive, naturali e spontanee.
Chiaramente non è un lavoro per tutti, specialmente per persone con problemi mentali, psicologici, tanto meno psichiatrici: ai depressi non è possibile avvicinarsi ai disabili, ai malati di vario genere, che impegnano in modo completo, che vogliono l'assoluta calma.

11/07 Violenza contro i disabili

Le indagini proseguono per capire se l'episodio è stato un caso limite ed isolato, o era già capitato in passato.
La violenza contro i disabili, contro pure gli handicappati mentali, che non riescono a difendersi denunciando gli abusi, sono un fenomeno noto da tempo.
Lavorare con persone che hanno problemi, che sono incapaci di intendere e di volere, è molto difficile: non tutti hanno la forza di decidere e di capire, di controllare le proprie tensioni.

11/07 Bambino disabile picchiata

Picchiava il bambino disabile di 5 anni e lo aveva pure morsicato ad un braccio: non è stato il caso estremo di situazioni con disagio sociale, ma è ciò che è capitato in una scuola per l'infanzia di Crotone.
A maltrattare il piccolo diversamente abile era un'insegnante: Il gip del Tribunale di Crotone ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare con gli arresti domiciliari per l'educatrice.

Concerto in alta quota: un successo di armonia, bellezza ed emozioni




Bergamo, 11 luglio 2010
Concerto in alta quota: un successo di armonia, bellezza ed emozioni

Oltre cinquecento appassionati di musica e montagna hanno risalito la Valle di Scalve fino a quota 2328 per raggiungere il rifugio Tagliaferri e hanno sancito il successo dell'iniziativa organizzata dal Cai di Bergamo: il concerto "Armonie e bellezze a fil di cielo", un mosaico di suite interpretate magistralmente dal grande jazzista Gianluigi Trovesi, il violinista e direttore d'orchestra Stefano Montanari e il pianista (nonché artista) Gianni Bergamelli. Doppio festeggiamento in quota, dunque, perché oltre ai brindisi per i 25 anni del rifugio, c'è stata una torta speciale anche per Bergamelli, che spegne quest'anno 80 candeline. L'evento, che è stato realizzato grazie al sostegno di Massimiliano Locatelli e della sua iMax, ha visto tra i tanti e tanti ospiti di Francesco Tagliaferri, gestore del rifugio, monsignor Gaetano Bonicelli, vescovo emerito di Siena, Giovanni Toninelli, sindaco di Vilminore, e Giampaolo Rosa, presidente della Società del Quartetto, Franco Blumer, scultore e restauratore, da sempre sostenitori del Cai e grandi appassionati di montagna.
A loro e a tanti altri amici Paolo Valoti, presidente del Club alpino orobico, e Tagliaferri hanno consegnato delle targhe in ricordo di un'occasione davvero particolare. Ma non irripetibile: "Il successo dell'evento ci conferma nell'intenzione di farlo diventare un appuntamento annuale - ha detto Valoti - che porterà il concerto in ogni rifugio delle nostre belle Orobie". E in effetti il connubio tra musica e montagna ha saputo creare armonie e bellezze, appunto, ma anche emozioni e suggestioni possibili solo in posti come questi, dove il cielo si può sfiorare davvero e dove le note sembrano fermarsi un istante in più per appagarsi dei panorami delle vette e delle vallate. "La musica e la montagna sono fatte così - ha detto ancora Valoti -, richiedono grande fatica, ma sanno offrire momenti sublimi. Momenti di vita, di condivisione, di soddisfazione, di crescita". Un messaggio che i molti giovani presenti hanno dimostrato di di saper raccogliere. Anzi, parecchi gruppi giovanili del Cai si fermeranno anche questa sera al rifugio e continueranno la loro festa domani (lunedì 12 luglio).

11/7 Il cattivo gusto degli urbanisti e la natura

Il brutto dell'ambiente cittadino e il degrado non aiutano le menti dei giovani ad apprezzare ciò che hanno e come vivono: tendono a essere adeguati alla disarmonia che regna attorno a loro.
Avremo così i teppisti, i delinquenti, i tossicodipendenti: è chiaro che questi fenomeni non sono solo attribuibili al degrado.

11/7 La natura, l'armonia e il degrado urbano

Le cause sono differenti e concatenanti, ma l'ambiente naturale sano e positivo aiuta a migliorare i rapporti umani: salvare le foreste è una necessità che non ci dà alternative.
Le foreste fluviali, come le nostre periferie, come il degrado umano, culturale, oso dire, pure religioso, sono tra i grandi problemi del prossimo futuro: le megalopoli del mondo, le nostre città che hanno sempre più miseria e delinquenza, l'effetto serra, la biodiversità, la perdita di identità culturali locali, nel grande ammasso del villaggio globale, stanno ai primi posti tra i problemi veri del pianeta.
Ci si gioca la sopravvivenza, sia come specie, sia come popoli, sia come dignità di vite degne di essere vissute.

11/7 I politici e lo scarso seno dello Stat

Si preoccupavano maggiormente, se non solo, dei loro vantaggi personali o alla peggio di casta politica e sindacale, che a quelli degli sfruttati.
Così in molti si sono stancati di sentir parlare di diritti dei lavoratori, di ecologia e di disastri prossimi: non credono più alla natura e all'ambiente da salvaguardare, mentre si muore di cancro anche per l'inquinamento, le periferie delle città sono delle discariche a cielo aperto, o un ammasso di orrori urbanistici.

11/7 L'ambiente e il lavoro da difendere

La natura è da proteggere, il lavoro è da difendere sia come realtà e posti di impiego da noi, sia come diritti da loro, in Paesi non democratici.
Purtroppo, per troppo tempo, certi discorsi e certe prese di posizione, per la natura e per il lavoro, erano tipiche di forze politiche che non sempre avevano interesse a proteggere veramente l'ambiente e i lavoratori.

11/7 Bene comune e ladri particolari

Il problema è il solito: chi ha degli interessi particolari se ne infischia del bene comune, si compra delle spazi sulla stampa, nella politica e propone, se non impone, i suoi punti di vista non proprio utili agli altri.
Questa mia critica non è ideologica: non credo che esista un sistema migliore e un sistema peggiore, anzi oggi, grazie alla libertà di opinione, si possono dire e difendere molte cosucce, che un tempo erano tabù.

11/7 La troppa libertà italiana, secondo Berlusconi


Lui sostiene che in Italia ci sia troppa libertà, ma per fortuna non può ridurre quella poca libertà che ci rimane: la sua fortuna sta nel fatto che le opposizioni sono troppo simili a lui per poterlo far cadere.
Il dramma italiano sta nella destra rozza e ignorante e nella sinistra anacronista e ridicola.