13 lug 2010

13/7 La marea nera ha un nuovo tappo


Nel Golfo del Messico è stato posto un nuovo tappo, che dovrebbe risucchiare tutto, si spera, il petrolio che fuoriesce: bisogna attendere dalle 6 alle 48 ore per essere certi che l'operazione è andata bene.
Intanto la Bp continua a spendere miliardi per un disastro annunciato e solo una dura punizione verso la compagnia petrolifera daà la tranquillità a tutti per l'estrazione petrolifera in futuro.

13/7 Famiglia, lavoro e società

La famiglia e lavora sempre per il bene della società.
Gli anziani e i disabili sono sempre in gran parte sulle spalle delle famiglie, quella “antiquata istituzione”, disprezzata e derisa ancora da un branco di perditempo che quando non sanno cosa fare e dove andare, tornano dalla mamma e dal papà, a casa loro in famiglia.

13/7 Aiuto a chi vuole aver figli

Ci saranno asili nido, scuole materne, aiuti a chi vuole figli, lavoro produttivo e vero, non posti inventati a spese di tutti, per chi vuole lavorare?
Se avremo tutto questo ben venga il nuovo governo, altrimenti è meglio che tutto rimanga così come è ora.
Abbiamo 2milioni di giovani che non studiano e non lavorano: sono di peso alle famiglie, quelle bistrattate famiglie italiane, che ancora una volta fanno il lavoro dello Stato, soccorrendo i disoccupati.

13/7 Uccide e si suicida...per amore

Uccide la fidanzatina di 16 anni e si spara subito dopo: il fatto è avvenuto a Mestre e l'assassino è un 30 enne che aveva appena litigato con la ragazza il giorno prima e per questo si erano lasciati.
Lui non poteva accettare tale affronto e ha deciso di morire con il suo amore, che si può definire bambina: dietro tutto questo c'è una cultura antica dell'uomo padrone, che non deve chiedere mai.

13/7 Obama ha deluso

Il presidente degli Stati uniti si sta attaccando al massacro di Srebrenica e solleva un po' di retorica definendolo "una macchia sulla nostra coscienza collettiva".
Il petrolio esce a frotte nell'Oceano Atlantico, la sua politica energetica fa acqua e la pace resta una promessa irrealizzata:
Non gli rimane che attaccarsi agli anniversari.
Che delusione!

13/7 La cultura popolare e le mode passeggere

E' ora di buttare a mare tutto ciò che non ci appartiene culturalmente?
Serve altro a un governo di larghe intese per salvare l'Italia del declino: si deve ritrovare un mondo popolare, semplice e onesto, senza scimmiottare aspetti folcloristici, ma solo scoprendo o ritrovando certi valori, se preferite, certi ideali di vita.

13/7 La politica contro la famiglia

Tutto questo ci sta soffocando, poi abbiamo una politica demenziale contro la famiglia, che parte dagli sciagurati anni Settanta e prosegue con una politica idiota che ci caratterizzò negli anni Ottanta: in quel periodo storico si è tentato, in parte riuscendoci bene, a demolire l'Italia popolare con al centro i valori della famiglia.
Tutto questo prosegue ancora oggi proprio tra quei gruppi politici, formati da idioti, che cercano di distruggere 3mila anni di storia popolare, di un mondo fatto da gente semplice, legata al proprio borgo, alla propria terra, al proprio lavoro umile, ma eseguito con grande orgoglio e precisione.

13/7 Crisi economica e gli errori del passato

L'Italia sta subendo una grave crisi economica, non solo per questioni internazionali, ma anche per colpa di gravissimi errori del passato: abbiamo avuto lo sperpero del denaro pubblico che ci ha dato un debito pesante come un macigno.
Ci fu pure la scelta errata di entrare nell'Euro, pretendendo di avere un cambio da moneta forte, rendendoci un Paese sfavorevole alle esportazioni e favorevoli alle importazioni.

13/7 La casta politica e la distanza dalla realtà

Dove sta andando il Paese?
Forse è giusto parlare dell'Europa, perché la sensazione di un continente che stia seguendo strade lontane da quelle proposte e percorse dalla classe politica nazionale è forte: queste strane alleanze innaturali che uniscono ex democristiani, seguaci di Fini e nostalgici di una destra “antica”, federalisti e anche indipendentisti della Lega è qualcosa di innaturale.

13/7 Pierferdinando Casini e la politica della salvezza nazionale

Così Pierferdinando Casini si dimostra ancora un abile diplomatico della politica e sempre per il “bene del Paese” ci riprova a spostare il governo al centro, sulle sue posizioni morbide, adatte a un Paese lontano, da questa classe politica
Siamo alla fine dell'era Berlusconi?
Se Silvio ha bisogno di trattare con tutto e con tutti forse significa che i tempi stanno cambiando: il premier si sta dimostrando un abile politico, forse è la sua dote più evidente e sa come giungere alla fine della legislatura senza bizze o tradimenti dei suoi alleati, non sempre fedelissimi.