20 lug 2010

I soldi mancano a Sud perché non c'è lavoro.


Brutte notizie per il Sud: un meridionale su 3 rischia la povertà, contro 1 su 10 del Centro-Nord.
Così Svimez sentenzia e aggiunge che i poveri del Sud sono 6 milioni 838mila persone, tra cui 889mila dipendenti e 760mila pensionati.
Una famiglia su 5 non ha i soldi per il medico e il riscaldamento, mentre il 30% non ha i soldi per i vestiti.
Quindi è il lavoro che manca e per crearlo, per generare reddito bisogna sconfiggere due gravi vali: il clientelismo e la mafia.

Un meridionale su tre non ha i soldi per campare


Brutte notizie per il Sud: un meridionale su 3 rischia la povertà, contro 1 su 10 del Centro-Nord.
Così Svimez sentenzia e aggiunge che i poveri del Sud sono 6 milioni 838mila persone, tra cui 889mila dipendenti e 760mila pensionati.
Una famiglia su 5 non ha i soldi per il medico e il riscaldamento, mentre il 30% non ha i soldi per i vestiti.
Quindi è il lavoro che manca e per crearlo, per generare reddito bisogna sconfiggere due gravi vali: il clientelismo e la mafia.

Sud povero, quasi misero


Brutte notizie per il Sud: un meridionale su 3 rischia la povertà, contro 1 su 10 del Centro-Nord.
Così Svimez sentenzia e aggiunge che i poveri del Sud sono 6 milioni 838mila persone, tra cui 889mila dipendenti e 760mila pensionati.
Una famiglia su 5 non ha i soldi per il medico e il riscaldamento, mentre il 30% non ha i soldi per i vestiti.
Quindi è il lavoro che manca e per crearlo, per generare reddito bisogna sconfiggere due gravi vali: il clientelismo e la mafia.

L'integrazione alla francese

Grenoble è a ferro e fuoco perché un rapinatore, di fede islamica è rimasto ucciso dopo una rapina: i suoi compari si vogliono vendicare, sparando sulla polizia, bruciando auto, facendo vandalismo.
Si vede che per costoro la rapina è un diritto, certi che avranno l'appoggio morale dei soliti sociologi e i soliti teorici che trasformano le vittime in colpevoli e i colpevoli i vittime.

La cultura del vincente

Così i ragazzi si sentono vincenti non quando leggono un buon libro, “roba da sfigati”, ma quando indossano un abito firmato.
Nelle periferie invece tutto è più luccicante e pacchiano, non si va troppo per il sottile: io aggiungo pure lo smarrimento del senso umano delle cose, senza inutili eccessi, spinge i giovani a seguire i peggiori, i perdenti per eccellenza, quelli che perderanno salute e vita molto presto.
E' la logica di una globalizzazione negativa, che non porta alla comprensione tra popoli differenti, ma solo all'omologazione in basso, allo scimmiottare atteggiamenti da bulli, al tutto subito, che sempre significa niente mai.

I bugiardi e i venditori di patacche

Pure per la cultura c'è molta confusione: non conta ciò che sai e che sai utilizzare per capire la realtà, ma valgono i titoli da sbandierare e un lessico complicato e mal recepito, adatto ai soliti tecnici.
Sì, abbiamo un mondo di venditori di fumo, che si riempiono di poche parole grosse, che solo loro capiscono, per creare un senso di inferiorità, come certi vecchi parroci di un tempo, che parlavano in latino con i poveri contadini analfabeti.
Sia parroci di allora che i pataccari della cultura di oggi sanno poco o nulla e credono che il mondo sia simile a loro, fatto da venditori di fumo e raccontatori di panzane.

I soldi facili e i valori bugiardi

Così per fare la grana va bene tutto: il lavoro però è l'ultimo sistema, si preferisce la scaltrezza, poi si scivola oltre la legalità, come fanno in tanti tra i potenti, o così si dice.
La strage del Messico potrebbe essere un sintomo di una malattia globale, della perdita di una dimensione umana: è la cultura l'arma più potente contro questa miseria umana, che si crogiola nella sua ricchezza vera o presunta, con oggetti dozzinali, costati poco dai pataccari, o costati molto dai pataccari di lusso.

Ragazzi criminali e i nostri giovani

Invece i nostri ragazzi sono spinti verso una competizione malsana: per loro l'unico valore, l'unico metro di misura sta nel denaro che uno possiede e che riesce a spendere in status symbol, che si mostrano in modo pacchiano.
E' difficile proporre altri valori e sentimenti positivi: gli affetti familiari, l'amicizia, la lealtà, la dignità e ….l'onestà, vilipesa e derisa sempre più non contano.

Massacro di giovani per le guerre tra bande

I ragazzi morti in scontri tra bande nel mondo.
Tutto questo non ci riguarda?
Purtroppo sì, ci deve interessare: la nostra società vuole la gente ...sicura di se stessa e pronta ad agire.
Il cocainomane è visto come un vincente per le sue esagerazioni, per la sua mancanza di incertezze.
Dubbi e titubanze sono condizioni giuste, come i ripensamenti: senza un minimo di paura finiremmo tutti contro il primo muro quando guidiamo.

Messico, in una festa fanno strage

Forse questa strage, di ragazzi, non è da legare alle guerre tra grandi bande, ma è solo un regolamento di conti tra gruppi di ragazzi, come quelle che si combattono nelle periferie delle città statunitensi.
La cocaina ha il drammatico effetto di dare molto....ardimento a chi la usa e certi pensieri, che escono dalle fantasie più sfrenate, non trovano i razionali freni inibitori: così dei ragazzi si comportano come Al Capone a Chicago negli anni Trenta.