POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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22 lug 2010
Messico, la strage di 17 ragazzi
Questa è la notizia sorprendente e sconvolgente, ma subito si è pensato che è avvenuto lontano da noi, in un Paese diverso dal nostro, senza accorgersi che la globalizzazione ci sta rendendo tutti simili: quella realtà ha molti collegamenti con la nostra.
Non si conosce il motivo della strage, si sa solo che in Messico è in corso una guerra feroce tra bande rivali per il controllo del traffico della droga: ci sono bande armate ed agguerrite, capaci di affrontarsi, di commettere crimini, di uccidere innocenti e di alzare la testa contro il potere centrale.
Martirio, cristiani uccisi in Pakistan
Daremo una notizia che sui grandi quotidiani non appare o appare in ottava pagina, nascosta: due fratelli pachistani di fede cristiana sono stati assassinati all'interno di un tribunale a Faislabad in Pakistan.
Erano stati accusati di blasfemia: è un reato immaginario, adatto a colpire persone di fede diversa da quella mussulmana.
L'accusa fasulla è di aver ingiuriato il profeta Maometto, ma chiaramente erano accuse false, poi essere uccisi all'interno dei tribunali prova il rapporto stretto tra gli estremisti e il sistema politico pakistano.
Noi mandiamo i nostri soldati in Afghanistan a morire, mentre il “democratico e moderato” Pakistan utilizza perseguita gente di fede diversa.
Io provo vergogna perché abbiamo al potere, in Occidente, dei politici senza onore né dignità, che non muovono un dito per proteggere questi poveretti: la risposta giusta è di non comprare nulla dai Paesi islamici, cercare fonte energetiche alternative e boicottare in Made in Pakistan.
21 lug 2010
Grenoble sempre sotto il tiro dei teppisti
Si vede che per costoro la rapina è un diritto, certi che avranno l'appoggio morale dei soliti sociologi e i soliti teorici che trasformano le vittime in colpevoli e i colpevoli i vittime.
In Francia l'integrazione è fallita
Si vede che per costoro la rapina è un diritto, certi che avranno l'appoggio morale dei soliti sociologi e i soliti teorici che trasformano le vittime in colpevoli e i colpevoli i vittime.
I guai di Gronoble, integrazione francese da esportare in Italia
Si vede che per costoro la rapina è un diritto, certi che avranno l'appoggio morale dei soliti sociologi e i soliti teorici che trasformano le vittime in colpevoli e i colpevoli i vittime.
Il sistema francese di integrazione come vuole la sinistra italiota, italiana-idiota
Grenoble è a ferro e fuoco perché un rapinatore, di fede islamica è rimasto ucciso dopo una rapina: i suoi compari si vogliono vendicare, sparando sulla polizia, bruciando auto, facendo vandalismo.
Si vede che per costoro la rapina è un diritto, certi che avranno l'appoggio morale dei soliti sociologi e i soliti teorici che trasformano le vittime in colpevoli e i colpevoli i vittime.
I magrebini insorgono a Grenoble
Grenoble è a ferro e fuoco perché un rapinatore, di fede islamica è rimasto ucciso dopo una rapina: i suoi compari si vogliono vendicare, sparando sulla polizia, bruciando auto, facendo vandalismo.
Si vede che per costoro la rapina è un diritto, certi che avranno l'appoggio morale dei soliti sociologi e i soliti teorici che trasformano le vittime in colpevoli e i colpevoli i vittime.
Arresti in Calabria contro la Ndrangheta
Ancora una retata di uomini della Ndrangheta: sono 67 gli arresti e 250 milioni i beni sequestrati.
Fermati pure i fratelli del sindaco di Corigliano Mario e Franco Straface, con l'accusa di estorsione.
Le accuse per tutti sono di associazione mafiosa, estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti.
La guerra contro le cosche calabresi prosegue e si spera che i bene sequestrati non siano pù riconsegnati ai delinquenti, ma venduti o utilizzati per il bene comune.
250 milioni sequestrati alla criminalità organizzata
Fermati pure i fratelli del sindaco di Corigliano Mario e Franco Straface, con l'accusa di estorsione.
Le accuse per tutti sono di associazione mafiosa, estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti.
La guerra contro le cosche calabresi prosegue e si spera che i bene sequestrati non siano pù riconsegnati ai delinquenti, ma venduti o utilizzati per il bene comune.
I beni della Ndrangheta sono finiti ancora in mano allo Stato
Fermati pure i fratelli del sindaco di Corigliano Mario e Franco Straface, con l'accusa di estorsione.
Le accuse per tutti sono di associazione mafiosa, estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti.
La guerra contro le cosche calabresi prosegue e si spera che i bene sequestrati non siano pù riconsegnati ai delinquenti, ma venduti o utilizzati per il bene comune.