1 ago 2010

La guerra del terrore i i finanziatori

Il problema sta nel nemico o come il nemico possa spendere milioni di dollari, probabilmente, anzi sicuramente, almeno centinaia di milioni se non miliardi di dollari per armi sofisticate, per addestrare in modo moderno i suoi uomini.
La domanda è sempre quella e non si ottiene mai risposta: nessuno vuole fare nomi e indirizzi.

L'economia della guerra

Chi sono i cattivi che danno soldi ai combattenti islamici in Afghanistan, in Iraq, in Somalia?
Chi finanzia le guerre e le guerriglie del mondo?
Una parte dei fondi per acquisto di armi arriva dal traffico della droga: armi in cambio di oppio o di cocaina, per l'America Latina.
Questo però non basta perché i produttori hanno la parte più piccola dei proventi del traffico degli stupefacenti e non sempre le varie mafie vogliono trattare con fanatici religiosi o terroristi in genere di tutti i colori: sono persone che per loro non sono affidabili e possono pure tradire.

Le guerre foraggiate da interessi economici

Chi sono i cattivi che danno soldi ai combattenti islamici in Afghanistan, in Iraq, in Somalia?
Chi finanzia le guerre e le guerriglie del mondo?
Una parte dei fondi per acquisto di armi arriva dal traffico della droga: armi in cambio di oppio o di cocaina, per l'America Latina.
Questo però non basta perché i produttori hanno la parte più piccola dei proventi del traffico degli stupefacenti e non sempre le varie mafie vogliono trattare con fanatici religiosi o terroristi in genere di tutti i colori: sono persone che per loro non sono affidabili e possono pure tradire.

I finanziatori dei conflitti

Chi sono i cattivi che danno soldi ai combattenti islamici in Afghanistan, in Iraq, in Somalia?
Chi finanzia le guerre e le guerriglie del mondo?
Una parte dei fondi per acquisto di armi arriva dal traffico della droga: armi in cambio di oppio o di cocaina, per l'America Latina.
Questo però non basta perché i produttori hanno la parte più piccola dei proventi del traffico degli stupefacenti e non sempre le varie mafie vogliono trattare con fanatici religiosi o terroristi in genere di tutti i colori: sono persone che per loro non sono affidabili e possono pure tradire.

Gli scontri per le zone di influenza

Il commercio del petrolio e delle materie prime sta alla base dei conflitti moderni.
L'unica spiegazione sta nella solita suddivisione delle aree di influenza politica ed economica del pianeta: il petrolio e il suo prezzo finale, il suo trasporto e la sua commercializzazione stanno alla base di molte guerre.
Si combatte non tanto per controllare i pozzi, ma per tenere in pugno i corridoi dove dovrebbero transitare gli oleodotti o transitano accanto le petroliere: il Corno d'Africa, con la Somalia, l'Afghanistan, la Cecenia sono luoghi dove l'oro nero dovrebbe scorrere liberamente.

Conflitti militari e materie prime

Il commercio del petrolio e delle materie prime sta alla base dei conflitti moderni.
L'unica spiegazione sta nella solita suddivisione delle aree di influenza politica ed economica del pianeta: il petrolio e il suo prezzo finale, il suo trasporto e la sua commercializzazione stanno alla base di molte guerre.
Si combatte non tanto per controllare i pozzi, ma per tenere in pugno i corridoi dove dovrebbero transitare gli oleodotti o transitano accanto le petroliere: il Corno d'Africa, con la Somalia, l'Afghanistan, la Cecenia sono luoghi dove l'oro nero dovrebbe scorrere liberamente.

Petrolio, guerre e armi

Il commercio del petrolio e delle materie prime sta alla base dei conflitti moderni.
L'unica spiegazione sta nella solita suddivisione delle aree di influenza politica ed economica del pianeta: il petrolio e il suo prezzo finale, il suo trasporto e la sua commercializzazione stanno alla base di molte guerre.
Si combatte non tanto per controllare i pozzi, ma per tenere in pugno i corridoi dove dovrebbero transitare gli oleodotti o transitano accanto le petroliere: il Corno d'Africa, con la Somalia, l'Afghanistan, la Cecenia sono luoghi dove l'oro nero dovrebbe scorrere liberamente.

31 lug 2010

Le larghe intese non arrivano e Silvio è solo, con la Lega fedele


Dopo il quasi tradimento di Gianfranco Fini, diciamo la rottura da Berlusconi, Casini risponde alle proposte, alle lusinghe del premier: “C'è bisogno di un governo che governi, invece questo governo tira a campare. Forse la maggioranza si rappattumerà anche, ma non è questo il problema. Quando si arriva con 100 deputati di maggioranza alla contabilità sui numeri siamo alla frutta”.

Ora la Lega avrà più potere


Dopo il quasi tradimento di Gianfranco Fini, diciamo la rottura da Berlusconi, Casini risponde alle proposte, alle lusinghe del premier: “C'è bisogno di un governo che governi, invece questo governo tira a campare. Forse la maggioranza si rappattumerà anche, ma non è questo il problema. Quando si arriva con 100 deputati di maggioranza alla contabilità sui numeri siamo alla frutta”.

La proposta di Berlusconi non piace a Pier Ferdinando Casini


Dopo il quasi tradimento di Gianfranco Fini, diciamo la rottura da Berlusconi, Casini risponde alle proposte, alle lusinghe del premier: “C'è bisogno di un governo che governi, invece questo governo tira a campare. Forse la maggioranza si rappattumerà anche, ma non è questo il problema. Quando si arriva con 100 deputati di maggioranza alla contabilità sui numeri siamo alla frutta”.