Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.
In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.