2 set 2010

Nella scuola ripensati i quadri orari

Gelmini parla della sua riforma e la esalta: "epocale.....ripensati i quadri orari.............vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze....potenziato lo studio delle lingue, con la presenza obbligatoria dell'insegnamento di una lingua straniera nei 5 anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera.....una materia del quinto anno sarà impegnata in inglese".

Così però molti insegnanti non giovani, precari rischiano di trovarsi in una condizione disperata e tante altre materie importanti per il loro peso culturale spariranno, aprendo voragini di ignoranza in generazioni poco propenso agli interessi culturali.

Potenziare lo studio delle lingue

Gelmini parla della sua riforma e la esalta: "epocale.....ripensati i quadri orari.............vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze....potenziato lo studio delle lingue, con la presenza obbligatoria dell'insegnamento di una lingua straniera nei 5 anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera.....una materia del quinto anno sarà impegnata in inglese".

Così però molti insegnanti non giovani, precari rischiano di trovarsi in una condizione disperata e tante altre materie importanti per il loro peso culturale spariranno, aprendo voragini di ignoranza in generazioni poco propenso agli interessi culturali.

Investire o non investire nella scuola

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

Investire in qualità nella scuola

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

Riequilibrio delle risorse della scuola

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

L'Istruzione costa troppo per Gelmini?

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

La scuola avrà dei tagli

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

Limitare gli investimenti per la scuola

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.

Il ministro dell'Istruzione è dura e pura

Il ministro dell'Istruzione Gelmini vuole un “riequilibrio delle risorse per garantire a chi opera nella scuola condizioni migliori e soprattutto investire in qualità, con investimenti che non possono limitarsi al 3% degli investimenti a fronte del 97% delle risorse destinate all'istruzione utilizzate da sempre per gli stipendi”.

In parole povere significa che la Gelmini vuole tagliare risorse alla scuola, ma la pillola amara ce la fa ingoiare con un po' di zucchero.