3 set 2010


Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.



Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.



Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.



Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.



Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.



Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.



Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.



Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.



Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.


Sarebbe facile fare dei nomi e dei cognomi, ma non importa: chi mette se stesso al centro dell'Universo non può collocarvi nessun altro, né uomini, né animali, né fiori, né Dio, né un senso umanitario dell'esistenza.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Pare proprio di sì, ascoltando, leggendo, respirando il sentire comune: la cultura dominante che sta travolgendo il mondo dà un forte senso di onnipotenza, che sta alla base di molte teorie che vanno per la maggiore.

Sarebbe facile fare dei nomi e dei cognomi, ma non importa: chi mette se stesso al centro dell'Universo non può collocarvi nessun altro, né uomini, né animali, né fiori, né Dio, né un senso umanitario dell'esistenza.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Fu il dio quattrino e non il Dio trino a creare il Cosmo?

Pare proprio di sì, ascoltando, leggendo, respirando il sentire comune: la cultura dominante che sta travolgendo il mondo dà un forte senso di onnipotenza, che sta alla base di molte teorie che vanno per la maggiore.

Sarebbe facile fare dei nomi e dei cognomi, ma non importa: chi mette se stesso al centro dell'Universo non può collocarvi nessun altro, né uomini, né animali, né fiori, né Dio, né un senso umanitario dell'esistenza.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

La base di tutto quindi è il denaro.

Fu il dio quattrino e non il Dio trino a creare il Cosmo?

Pare proprio di sì, ascoltando, leggendo, respirando il sentire comune: la cultura dominante che sta travolgendo il mondo dà un forte senso di onnipotenza, che sta alla base di molte teorie che vanno per la maggiore.

Sarebbe facile fare dei nomi e dei cognomi, ma non importa: chi mette se stesso al centro dell'Universo non può collocarvi nessun altro, né uomini, né animali, né fiori, né Dio, né un senso umanitario dell'esistenza.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Così tutto è secondario a questo: la bellezza della natura, i sentimenti famigliari, le amicizie sono nulla, l'arte vale solo come investimento: più hai, più sei invidiato e più sei bravo.

La base di tutto quindi è il denaro.

Fu il dio quattrino e non il Dio trino a creare il Cosmo?

Pare proprio di sì, ascoltando, leggendo, respirando il sentire comune: la cultura dominante che sta travolgendo il mondo dà un forte senso di onnipotenza, che sta alla base di molte teorie che vanno per la maggiore.

Sarebbe facile fare dei nomi e dei cognomi, ma non importa: chi mette se stesso al centro dell'Universo non può collocarvi nessun altro, né uomini, né animali, né fiori, né Dio, né un senso umanitario dell'esistenza.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.

Sì, oggi, che l'immagine è tutto, non conta neppure il conto in banca, neppure quello, perché “non lo si può indossare”: spendere tanto per mostrarsi ricchi è la base del successo, della “felicità” assoluta.

Così tutto è secondario a questo: la bellezza della natura, i sentimenti famigliari, le amicizie sono nulla, l'arte vale solo come investimento: più hai, più sei invidiato e più sei bravo.

La base di tutto quindi è il denaro.

Fu il dio quattrino e non il Dio trino a creare il Cosmo?

Pare proprio di sì, ascoltando, leggendo, respirando il sentire comune: la cultura dominante che sta travolgendo il mondo dà un forte senso di onnipotenza, che sta alla base di molte teorie che vanno per la maggiore.

Sarebbe facile fare dei nomi e dei cognomi, ma non importa: chi mette se stesso al centro dell'Universo non può collocarvi nessun altro, né uomini, né animali, né fiori, né Dio, né un senso umanitario dell'esistenza.

Dio quindi è quattrino, è il quattrino ed è facile cedere al suo fascino: la povertà era la condizione ideale per Pirandello e lo scrive, lo spiega nel suo romanzo “Pensaci Giacomino”.

Quando si posseggono degli oggetti essi posseggono te, la tua anima: spesso ti rendono schiavo.

Non voglio fare della filosofia spicciola, ma è “la bellezza che salverà il mondo”, come sostenne Dostoevskij nel suo libro “L'idiota”: la bellezza è l'armonia delle cose, quelle del Creato, del Cosmo, che ha una sua logica e un suo senso.

Per noi occidentale a guidare tutto questo è la razionalità, con il suo susseguirsi di causa e di effetto, che parte da una prima causa, che per i credenti è Dio, per gli altri è solo un “motore” cieco: oggi si è perso il senso della bellezza, dell'armonia e quindi il motore, causa di tutto, è diventato cieco.

Nulla quindi ha un senso e solo il proprio capriccio conta, non esistono doveri, ma solo piaceri: così il petrolio finisce in mare, la sporcizia non biodegradabile cresce, la fame di potere e di denaro aumenta.

Gli ultimi vengono schiacciati, i poveri umiliati e sfruttati, le differenze sociali crescono: esistono teorie che giustificano tutto questo e pure Dio è stato scacciato dall'Universo.

Ci sono le solite domande esistenziali che non si propongono più: non si sa perché si esiste e la morte è stata esorcizzata.

Così la filosofia vincente sta nel negare ciò che un tempo era un valore, come l'onestà, la lealtà.

Se l'oceano diventa una palude nera, se la terra è bagnata dai veleni, se il deserto avanza, se i miseri sono scacciati, o peggio sfruttati, presi per fame, significa che la violenza ha fatto le sue uova nella nostra società: sono le uova del serpente, del drago, dei mostri mitici, quelli che ogni tanto si svegliano e fanno scempi, ma non solo tra i poveri.