15 set 2010

 

Il pataccari professionisti hanno i loro campi d'azione in ogni settore: i promotori finanziari sono abilissimi a dimostrare che sono competenti, specialmente quelli che ti fregano il patrimonio o te lo fanno andare in malora.

Basta una giacca e una cravatta, sempre ben intonata agli abiti, un sorriso smagliante, un'abbronzatura che dovrebbe essere da viaggio in una località tropicale rinomata, ma in verità è da centro per le abbronzature della via vicina.

Spesso il tizio dimostra sicurezza ed è pure spavaldo: da buon venditore di fumo non spiega mai bene ciò che afferma, lascia tutto nel vago e ti riempie la testa di termini "tecnici".

Tu devi far credere che capisci benissimo ciò che afferma.

Si diverte a raccontare fregnacce e pretende la nostra conferma con "lei capisce benissimo, certamente ne sa più di me": dopo un po' la nostra testa è piena di confusione.

Ecco che il bravo e scaltro imbonitore ha raggiunto il suo scopo, per colpa di un modo di pensare comune: quando uno mostra di saper fare ed è pieno di "conoscenze" che solo lui capisce, è uno che vale.

Il gioco è fatto e veri professioni, o pataccari, ci propinano cure e spese: ci vendono fumo.

Chiaramente non è tutto così: chi sa fare c'è, ma lo si nota solo per i risultati, non per il vestito elegante e i capelli sempre in ordine.

I risultati sui medici e sugli ospedali dovrebbero essere resi pubblici: guarigioni e mortalità, patologia per patologia.

In giacca o cravatta, oppure in bue jeans un medico vale solo per ciò che sa fare: so di essere impopolare, ma anche pure terribilmente ovvio e realista.

Diffidiamo di chi si immerge troppo nella sua parte è veritiero: un prete non deve avere la faccia da prete per esserlo veramente, per esempio.

Occhio alle imitazioni?


Basta una giacca e una cravatta, sempre ben intonata agli abiti, un sorriso smagliante, un’abbronzatura che dovrebbe essere da viaggio in una località tropicale rinomata, ma in verità è da centro per le abbronzature della via vicina.

 

Il pataccari professionisti hanno i loro campi d'azione in ogni settore: i promotori finanziari sono abilissimi a dimostrare che sono competenti, specialmente quelli che ti fregano il patrimonio o te lo fanno andare in malora.

Basta una giacca e una cravatta, sempre ben intonata agli abiti, un sorriso smagliante, un'abbronzatura che dovrebbe essere da viaggio in una località tropicale rinomata, ma in verità è da centro per le abbronzature della via vicina.

Spesso il tizio dimostra sicurezza ed è pure spavaldo: da buon venditore di fumo non spiega mai bene ciò che afferma, lascia tutto nel vago e ti riempie la testa di termini "tecnici".

Tu devi far credere che capisci benissimo ciò che afferma.

Si diverte a raccontare fregnacce e pretende la nostra conferma con "lei capisce benissimo, certamente ne sa più di me": dopo un po' la nostra testa è piena di confusione.

Ecco che il bravo e scaltro imbonitore ha raggiunto il suo scopo, per colpa di un modo di pensare comune: quando uno mostra di saper fare ed è pieno di "conoscenze" che solo lui capisce, è uno che vale.

Il gioco è fatto e veri professioni, o pataccari, ci propinano cure e spese: ci vendono fumo.

Chiaramente non è tutto così: chi sa fare c'è, ma lo si nota solo per i risultati, non per il vestito elegante e i capelli sempre in ordine.

I risultati sui medici e sugli ospedali dovrebbero essere resi pubblici: guarigioni e mortalità, patologia per patologia.

In giacca o cravatta, oppure in bue jeans un medico vale solo per ciò che sa fare: so di essere impopolare, ma anche pure terribilmente ovvio e realista.

Diffidiamo di chi si immerge troppo nella sua parte è veritiero: un prete non deve avere la faccia da prete per esserlo veramente, per esempio.

Occhio alle imitazioni?


Tu devi far credere che capisci benissimo ciò che afferma.

 

Il pataccari professionisti hanno i loro campi d'azione in ogni settore: i promotori finanziari sono abilissimi a dimostrare che sono competenti, specialmente quelli che ti fregano il patrimonio o te lo fanno andare in malora.

Basta una giacca e una cravatta, sempre ben intonata agli abiti, un sorriso smagliante, un'abbronzatura che dovrebbe essere da viaggio in una località tropicale rinomata, ma in verità è da centro per le abbronzature della via vicina.

Spesso il tizio dimostra sicurezza ed è pure spavaldo: da buon venditore di fumo non spiega mai bene ciò che afferma, lascia tutto nel vago e ti riempie la testa di termini "tecnici".

Tu devi far credere che capisci benissimo ciò che afferma.

Si diverte a raccontare fregnacce e pretende la nostra conferma con "lei capisce benissimo, certamente ne sa più di me": dopo un po' la nostra testa è piena di confusione.

Ecco che il bravo e scaltro imbonitore ha raggiunto il suo scopo, per colpa di un modo di pensare comune: quando uno mostra di saper fare ed è pieno di "conoscenze" che solo lui capisce, è uno che vale.

Il gioco è fatto e veri professioni, o pataccari, ci propinano cure e spese: ci vendono fumo.

Chiaramente non è tutto così: chi sa fare c'è, ma lo si nota solo per i risultati, non per il vestito elegante e i capelli sempre in ordine.

I risultati sui medici e sugli ospedali dovrebbero essere resi pubblici: guarigioni e mortalità, patologia per patologia.

In giacca o cravatta, oppure in bue jeans un medico vale solo per ciò che sa fare: so di essere impopolare, ma anche pure terribilmente ovvio e realista.

Diffidiamo di chi si immerge troppo nella sua parte è veritiero: un prete non deve avere la faccia da prete per esserlo veramente, per esempio.

Occhio alle imitazioni?


Chiaramente non è tutto così: chi sa fare c’è, ma lo si nota solo per i risultati, non per il vestito elegante e i capelli sempre in ordine.

 

Il pataccari professionisti hanno i loro campi d'azione in ogni settore: i promotori finanziari sono abilissimi a dimostrare che sono competenti, specialmente quelli che ti fregano il patrimonio o te lo fanno andare in malora.

Basta una giacca e una cravatta, sempre ben intonata agli abiti, un sorriso smagliante, un'abbronzatura che dovrebbe essere da viaggio in una località tropicale rinomata, ma in verità è da centro per le abbronzature della via vicina.

Spesso il tizio dimostra sicurezza ed è pure spavaldo: da buon venditore di fumo non spiega mai bene ciò che afferma, lascia tutto nel vago e ti riempie la testa di termini "tecnici".

Tu devi far credere che capisci benissimo ciò che afferma.

Si diverte a raccontare fregnacce e pretende la nostra conferma con "lei capisce benissimo, certamente ne sa più di me": dopo un po' la nostra testa è piena di confusione.

Ecco che il bravo e scaltro imbonitore ha raggiunto il suo scopo, per colpa di un modo di pensare comune: quando uno mostra di saper fare ed è pieno di "conoscenze" che solo lui capisce, è uno che vale.

Il gioco è fatto e veri professioni, o pataccari, ci propinano cure e spese: ci vendono fumo.

Chiaramente non è tutto così: chi sa fare c'è, ma lo si nota solo per i risultati, non per il vestito elegante e i capelli sempre in ordine.

I risultati sui medici e sugli ospedali dovrebbero essere resi pubblici: guarigioni e mortalità, patologia per patologia.

In giacca o cravatta, oppure in bue jeans un medico vale solo per ciò che sa fare: so di essere impopolare, ma anche pure terribilmente ovvio e realista.

Diffidiamo di chi si immerge troppo nella sua parte è veritiero: un prete non deve avere la faccia da prete per esserlo veramente, per esempio.

Occhio alle imitazioni?


Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

 Aveva la 3° Media e faceva il medico: a Verona un uomo si era impossessato dell'identità di un vero medico ed esercitava in pronto soccorso, in Case di Cura nelle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone.

Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

Il fatto grave è un altro.

Quanto tempo è trascorso prima che qualcuno si accorgesse del truffatore?

Un medico deve avere delle conoscenze specifiche, delle nozioni scolastiche che uno, con la Terza Media, non dovrebbe avere, invece questo è avvenuto tranquillamente.

Sia i colleghi medici sia la gente e i pazienti non si sono accorti: un tempo almeno un italiano parlato corretto differenziava i vari livelli scolastici, oggi non è più così.

Eppure la conoscenza è la basa di tutte le attività lavorative, non solo quelle specialistiche: i giovani si chiedono cosa fare e come agire dopo la fine degli studi, ma tutto dipende dalla loro preparazione reale.

Io dico: dal loro livelli culturale e dalla loro capacità critica dipende il loro avvenire.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell'apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

E' il dramma della nostra società, che considera "eversiva" la verità oggettiva, quella dimostrabile: siamo un mondo, forse solo un Paese, di avvocati falliti, di azzeccagarbugli, che fanno risultare giusto l'ingiusto e ingiusto il giusto.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

Abbiamo i medici fasulli che sono "più bravi", per l'opinione pubblica, di quelli laureati.

I falsi dentisti sono sempre consigliati agli amici e ai parenti, poi tutti si stupiscono perché quello "era bravo, tanto bravo", anche senta titolo di studio.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

 





Aveva la 3° Media e faceva il medico: a Verona un uomo si era impossessato dell'identità di un vero medico ed esercitava in pronto soccorso, in Case di Cura nelle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone.

Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

Il fatto grave è un altro.

Quanto tempo è trascorso prima che qualcuno si accorgesse del truffatore?

Un medico deve avere delle conoscenze specifiche, delle nozioni scolastiche che uno, con la Terza Media, non dovrebbe avere, invece questo è avvenuto tranquillamente.

Sia i colleghi medici sia la gente e i pazienti non si sono accorti: un tempo almeno un italiano parlato corretto differenziava i vari livelli scolastici, oggi non è più così.

Eppure la conoscenza è la basa di tutte le attività lavorative, non solo quelle specialistiche: i giovani si chiedono cosa fare e come agire dopo la fine degli studi, ma tutto dipende dalla loro preparazione reale.

Io dico: dal loro livelli culturale e dalla loro capacità critica dipende il loro avvenire.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell'apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

E' il dramma della nostra società, che considera "eversiva" la verità oggettiva, quella dimostrabile: siamo un mondo, forse solo un Paese, di avvocati falliti, di azzeccagarbugli, che fanno risultare giusto l'ingiusto e ingiusto il giusto.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

Abbiamo i medici fasulli che sono "più bravi", per l'opinione pubblica, di quelli laureati.

I falsi dentisti sono sempre consigliati agli amici e ai parenti, poi tutti si stupiscono perché quello "era bravo, tanto bravo", anche senta titolo di studio.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

 





Aveva la 3° Media e faceva il medico: a Verona un uomo si era impossessato dell'identità di un vero medico ed esercitava in pronto soccorso, in Case di Cura nelle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone.

Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

Il fatto grave è un altro.

Quanto tempo è trascorso prima che qualcuno si accorgesse del truffatore?

Un medico deve avere delle conoscenze specifiche, delle nozioni scolastiche che uno, con la Terza Media, non dovrebbe avere, invece questo è avvenuto tranquillamente.

Sia i colleghi medici sia la gente e i pazienti non si sono accorti: un tempo almeno un italiano parlato corretto differenziava i vari livelli scolastici, oggi non è più così.

Eppure la conoscenza è la basa di tutte le attività lavorative, non solo quelle specialistiche: i giovani si chiedono cosa fare e come agire dopo la fine degli studi, ma tutto dipende dalla loro preparazione reale.

Io dico: dal loro livelli culturale e dalla loro capacità critica dipende il loro avvenire.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell'apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

E' il dramma della nostra società, che considera "eversiva" la verità oggettiva, quella dimostrabile: siamo un mondo, forse solo un Paese, di avvocati falliti, di azzeccagarbugli, che fanno risultare giusto l'ingiusto e ingiusto il giusto.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

Abbiamo i medici fasulli che sono "più bravi", per l'opinione pubblica, di quelli laureati.

I falsi dentisti sono sempre consigliati agli amici e ai parenti, poi tutti si stupiscono perché quello "era bravo, tanto bravo", anche senta titolo di studio.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell’apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

 





Aveva la 3° Media e faceva il medico: a Verona un uomo si era impossessato dell'identità di un vero medico ed esercitava in pronto soccorso, in Case di Cura nelle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone.

Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

Il fatto grave è un altro.

Quanto tempo è trascorso prima che qualcuno si accorgesse del truffatore?

Un medico deve avere delle conoscenze specifiche, delle nozioni scolastiche che uno, con la Terza Media, non dovrebbe avere, invece questo è avvenuto tranquillamente.

Sia i colleghi medici sia la gente e i pazienti non si sono accorti: un tempo almeno un italiano parlato corretto differenziava i vari livelli scolastici, oggi non è più così.

Eppure la conoscenza è la basa di tutte le attività lavorative, non solo quelle specialistiche: i giovani si chiedono cosa fare e come agire dopo la fine degli studi, ma tutto dipende dalla loro preparazione reale.

Io dico: dal loro livelli culturale e dalla loro capacità critica dipende il loro avvenire.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell'apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

E' il dramma della nostra società, che considera "eversiva" la verità oggettiva, quella dimostrabile: siamo un mondo, forse solo un Paese, di avvocati falliti, di azzeccagarbugli, che fanno risultare giusto l'ingiusto e ingiusto il giusto.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

Abbiamo i medici fasulli che sono "più bravi", per l'opinione pubblica, di quelli laureati.

I falsi dentisti sono sempre consigliati agli amici e ai parenti, poi tutti si stupiscono perché quello "era bravo, tanto bravo", anche senta titolo di studio.

Abbiamo i medici fasulli che sono “più bravi”, per l’opinione pubblica, di quelli laureati.

 





Aveva la 3° Media e faceva il medico: a Verona un uomo si era impossessato dell'identità di un vero medico ed esercitava in pronto soccorso, in Case di Cura nelle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone.

Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

Il fatto grave è un altro.

Quanto tempo è trascorso prima che qualcuno si accorgesse del truffatore?

Un medico deve avere delle conoscenze specifiche, delle nozioni scolastiche che uno, con la Terza Media, non dovrebbe avere, invece questo è avvenuto tranquillamente.

Sia i colleghi medici sia la gente e i pazienti non si sono accorti: un tempo almeno un italiano parlato corretto differenziava i vari livelli scolastici, oggi non è più così.

Eppure la conoscenza è la basa di tutte le attività lavorative, non solo quelle specialistiche: i giovani si chiedono cosa fare e come agire dopo la fine degli studi, ma tutto dipende dalla loro preparazione reale.

Io dico: dal loro livelli culturale e dalla loro capacità critica dipende il loro avvenire.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell'apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

E' il dramma della nostra società, che considera "eversiva" la verità oggettiva, quella dimostrabile: siamo un mondo, forse solo un Paese, di avvocati falliti, di azzeccagarbugli, che fanno risultare giusto l'ingiusto e ingiusto il giusto.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

Abbiamo i medici fasulli che sono "più bravi", per l'opinione pubblica, di quelli laureati.

I falsi dentisti sono sempre consigliati agli amici e ai parenti, poi tutti si stupiscono perché quello "era bravo, tanto bravo", anche senta titolo di studio.

E’ il dramma della nostra società, che considera “eversiva” la verità oggettiva

 





Aveva la 3° Media e faceva il medico: a Verona un uomo si era impossessato dell'identità di un vero medico ed esercitava in pronto soccorso, in Case di Cura nelle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone.

Inoltre il falso dottore praticava la professione di medico in un Policlinico Specialistico di Verona.

Il fatto grave è un altro.

Quanto tempo è trascorso prima che qualcuno si accorgesse del truffatore?

Un medico deve avere delle conoscenze specifiche, delle nozioni scolastiche che uno, con la Terza Media, non dovrebbe avere, invece questo è avvenuto tranquillamente.

Sia i colleghi medici sia la gente e i pazienti non si sono accorti: un tempo almeno un italiano parlato corretto differenziava i vari livelli scolastici, oggi non è più così.

Eppure la conoscenza è la basa di tutte le attività lavorative, non solo quelle specialistiche: i giovani si chiedono cosa fare e come agire dopo la fine degli studi, ma tutto dipende dalla loro preparazione reale.

Io dico: dal loro livelli culturale e dalla loro capacità critica dipende il loro avvenire.

Maggiori sono le loro conoscenza e maggiori saranno le possibilità di lavorare, anzi di diventare indipendenti e creare posti di lavoro.

Qualcosa non funziona perché, nella cultura dell'apparire a tutti i costi, chi si presenta come uomo di …..…. scienza vince: ciò che è non appare e ciò che appare non è.

E' il dramma della nostra società, che considera "eversiva" la verità oggettiva, quella dimostrabile: siamo un mondo, forse solo un Paese, di avvocati falliti, di azzeccagarbugli, che fanno risultare giusto l'ingiusto e ingiusto il giusto.

Non è quello che uno sa che conta, non è la sua capacità professionale, ma solo quello che fa credere: abbiamo dei bravissimi attori che recitano una parte, sulla base dei luoghi comuni alla moda, da risultare appunto veritieri.

Abbiamo i medici fasulli che sono "più bravi", per l'opinione pubblica, di quelli laureati.

I falsi dentisti sono sempre consigliati agli amici e ai parenti, poi tutti si stupiscono perché quello "era bravo, tanto bravo", anche senta titolo di studio.