14 ott 2010

Come saranno i fessi?

Più piccola è la realtà amministrata e maggiori sono le possibilità di veder favoriti, magari per i concorsi, per gli appalti, i...conoscenti locali.

Tutto questo rende la cosa pubblica una faccenda quasi privata: è il famigerato reato di peculato, ovvero interessi privati in atto pubblico.

In Italia, per un insieme di fatti storici e di vicende culturali, il bene comune non è considerato come qualcosa che appartiene a tutti, anzi è spesso un qualcosa da saccheggiare.

Gli italiani non sono così fessi da non accorgersi che esiste la corruzione: non se ne curano perché non sono …..affari loro.

Pensare che ci consideriamo un popolo di furbi.

Mi chiedo.

Come saranno i fessi?
Più piccola è la realtà amministrata e maggiori sono le possibilità di veder favoriti, magari per i concorsi, per gli appalti, i...conoscenti locali.

Tutto questo rende la cosa pubblica una faccenda quasi privata: è il famigerato reato di peculato, ovvero interessi privati in atto pubblico.

In Italia, per un insieme di fatti storici e di vicende culturali, il bene comune non è considerato come qualcosa che appartiene a tutti, anzi è spesso un qualcosa da saccheggiare.

Gli italiani non sono così fessi da non accorgersi che esiste la corruzione: non se ne curano perché non sono …..affari loro.

Pensare che ci consideriamo un popolo di furbi.

Mi chiedo.

Come saranno i fessi?












Tremonti e la sua legge di stabilità

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare

ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.

Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.

Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.

Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.

Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo



Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.
Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.
Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.
Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.
Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.

c'è stata la massima condivisione

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo benestare per la “legge di stabilità”, che per il ministro dell'Economia Tremonti è stata buona e giusta: “... c'è stata una discussione responsabile....c'è stata la massima condivisione …. Finita la legge di stabilità, lanciamo la politica dello sviluppo”.
Quando si fa una finanziaria, che oggi si chiama “legge di stabilità”, bisogna tagliare e conservare: i soldi sono sempre pochi, troppo pochi e qualcuno mangia di più degli altri sempre.
Purtroppo, questo bisogna dirlo, la scuola pubblica “soffre” troppo per la carenza di soldi: in certe scuole non ci sono neppure i soldi per i supplenti, altre hanno ridotto le ore e la preparazione degli alunni ne risente.
Altro settore difficile è quello della sanità, dove sprechi e inefficienze sono a macchia di leopardo, ma è sempre difficile tagliare per migliorare.
Pensioni e sanità stanno ai vertici delle spese dello Stato, poi con l'invecchiamento della popolazione questi costi aumenteranno sempre più, pesando sulla crescita del Paese.