Una donna di origine polacca di 30 anni, madre di due figli, di 4 e 6 anni è stata assassinata in

via dell'Oratorio di Albissola Marina, nel savonese: a scoprire il corpo della madre sono stati i figli, che hanno chiamato un vicino, dicendo che la mamma stava male.

Invece la donna era stata accoltellata ed era già morta: è stata chiamata il soccorso medico della Croce Oro non hanno potuto far nulla.

Ora le indagini sono in mano alla polizia e si cerca nella vita privata della donna, che era separata.

l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor propr

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

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Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

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Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

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Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

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In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.