18 ott 2010

 

Dio ci salvi da tali cattivi maestri, ma forse la parola cattivo è eccessiva, forse di tali mediocri, miseri, poveri infelici tapini, che hanno il loro momento di gloria con i ragazzini delle medie inferiori, quando il ragazzo dell'ultimo banco, quello del genitore antipatico, subisce l'umiliante risata di tutti i compagni lecca.....

Queste scene le abbiamo in mente tutti e tutti ci ricordiamo che i prof più abili a denigrare, accusare, schernire erano proprio loro, i cari compagni.

Altro che i simboli di Adro, altro che i crocefissi nelle classi multietniche: si può parlare di lavaggio del cervello per menti fragili, nella fase dello sviluppo delicato, senza una adeguata preparazione culturale che li rendeva in grado di differenziare le rape dalle pepite d'oro.

Togliamo il sole delle Alpi, le bandiere rosse alla scuola materna, ma ficchiamo pure un.....tappo in bocca a chi non parla della lezione e fa campagne politiche, interferisce nell'educazione delle famiglie.

Troppi giovani del passato sono stati rovinati da professorini che umanamente e culturalmente valevano il due di picche: è ora che le scartoffie tornino a insegnare un po' di storia e di geografia.

per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati

 

Le bandiere rosse, comprese quelle che avvisano pericoli, sono sempre state poste in ogni luogo, se ben mi ricordo: gli asili forse furono risparmiati, ma per anni, mi rammento bene, non ci fu scuola con bandiere e con propaganda rossa.

Non essere un compagno era un "crimine" e tutti lo erano, almeno in apparenza: era pericoloso dirsi non comunisti o solo agnostici della politica, si rischiavano pestaggi, ma anche insulti, derisioni, da campo di rieducazione maoista al tempo della rivoluzione culturale cinese.

Un sindaco furbetto ha esposto un simbolo locale perché gli ricordava troppo il suo partito: forse era giusto toglierlo.

Bisogna vedere quanto era importante il simbolo storico per il comune di Adro, quanto la gente lo sentisse come proprio e quanto appariva una propaganda pubblica del partito della Lega.

Ora i simboli devono essere tolti dalle scuole?

Forse sì, ma la scuola asettica, indipendente e laica esiste solo nel mondo fatato di qualche idealista: in verità le idee politiche, molto di più di qualche bandiera e simbolo, sono presenti da sempre e fanno proseliti.

Troppi professori se ne approfittavano di proporre le loro idee politiche, le loro sentenze, ai ragazzi, umiliando pure coloro che le contestavano: me li ricordo pure io.

Questi omuncoli, che moglie e figli non sopportavano più per la loro pedanteria, costringevano e costringono ancora dei poveri studenti, con i lecca piedi in prima fila, a sorridere e a ridere delle terrificanti battute del prof su argomenti delicati della vita sociale, politica, religiosa del Paese.