1 nov 2010

Fini dovrà fare le sue valutazioni: o confermare l'appoggio al governo o prendersi la responsabilità di una crisi. Al punto in cui siamo arrivati indispensabile la più assoluta chiarezza da parte di tutti perché ognuno deve assumersi le sue responsab

Il Pdl non si arrende e ributta la palla a Fini: "Fini dovrà fare le sue valutazioni: o confermare l'appoggio al governo o prendersi la responsabilità di una crisi. Al punto in cui siamo arrivati indispensabile la più assoluta chiarezza da parte di tutti perché ognuno deve assumersi le sue responsabilità davanti alle istituzioni e al popolo italiano".

Ora la crisi pare alle porte, ma nessuno si vuole prendere la responsabilità di staccare la spina: il governo quindi resisterà ancora, perché chi causa la crisi, da sempre in Italia, provoca la sua sconfitta elettorale.

Ora la crisi pare alle porte, ma nessuno si vuole prendere la responsabilità di staccare la spina: il governo quindi resisterà ancora, perché chi causa la crisi, da sempre in Italia, provoca la sua sconfitta elettorale.

Il Pdl non si arrende e ributta la palla a Fini: "Fini dovrà fare le sue valutazioni: o confermare l'appoggio al governo o prendersi la responsabilità di una crisi. Al punto in cui siamo arrivati indispensabile la più assoluta chiarezza da parte di tutti perché ognuno deve assumersi le sue responsabilità davanti alle istituzioni e al popolo italiano".

Ora la crisi pare alle porte, ma nessuno si vuole prendere la responsabilità di staccare la spina: il governo quindi resisterà ancora, perché chi causa la crisi, da sempre in Italia, provoca la sua sconfitta elettorale.

Il Pdl non si arrende e ributta la palla a Fini: "Fini dovrà fare le sue valutazioni: o confermare l'appoggio al governo o prendersi la responsabilità di una crisi. Al punto in cui siamo arrivati indispensabile la più assoluta chiarezza da parte di tutti perché ognuno deve assumersi le sue responsabilità davanti alle istituzioni e al popolo italiano".

Ora la crisi pare alle porte, ma nessuno si vuole prendere la responsabilità di staccare la spina: il governo quindi resisterà ancora, perché chi causa la crisi, da sempre in Italia, provoca la sua sconfitta elettorale.

Il bene del Paese di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi non si arrende: "Non è il momento di lasciare la guida del governo perché una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia".

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

Davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più e le dimissioni del Cavaliere il premier non demorde e dice che tradirebbe il Paese, ma l'Italia non gli chiede tanto.

 

Berlusconi - il bene del Paese e la crisi per Ruby

Silvio Berlusconi non si arrende: "Non è il momento di lasciare la guida del governo perché una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia".

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

Davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più e le dimissioni del Cavaliere il premier non demorde e dice che tradirebbe il Paese, ma l'Italia non gli chiede tanto.

 

Silvio, non mollare!.......

Silvio Berlusconi non si arrende: "Non è il momento di lasciare la guida del governo perché una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia".

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

Davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più e le dimissioni del Cavaliere il premier non demorde e dice che tradirebbe il Paese, ma l'Italia non gli chiede tanto.

 

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

 

Silvio Berlusconi non si arrende: "Non è il momento di lasciare la guida del governo perché una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia".

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

Davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più e le dimissioni del Cavaliere il premier non demorde e dice che tradirebbe il Paese, ma l'Italia non gli chiede tanto.

 

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

 Silvio Berlusconi non si arrende: "Non è il momento di lasciare la guida del governo perché una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia".

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

Davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più e le dimissioni del Cavaliere il premier non demorde e dice che tradirebbe il Paese, ma l'Italia non gli chiede tanto.

 
Silvio Berlusconi non si arrende: "Non è il momento di lasciare la guida del governo perché una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutta l'Italia".

Camera Gianfranco Fini invece vuole che il premier lasci se ha mentito per il caso Ruby, anzi se veramente Silvio ha telefonato alla questura di Milano per liberare Tuby, la bella marocchina oggi libera e indipendente, perché ha raggiunto i 18 anni.

"Se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere".

Davanti all'opposizione che gli chiede, ogni giorno di più e le dimissioni del Cavaliere il premier non demorde e dice che tradirebbe il Paese, ma l'Italia non gli chiede tanto.

 

La questione sta tutta nella telefonata notturna alla questura.

Il pm della Procura di Milano non ha ancora sentito Ruby: la ragazza compie proprio il 1 novembre i 118 anni e non è più minorenne.

Titolare dell'inchiesta, è Ilda Bocassini:,mentre l'ex questore Indolfi è stato sentito dalla Bocassino.

La questione sta tutta nella telefonata notturna alla questura.

Il giornalista Emilio Fede e il personaggio dello show-business Lele Mora sono sempre pure loro tra i sospettati, almeno secondo la stampa, di un giro di prostituzione minorile, con Ruby inserita nella vicenda.

Vera o falso che sia il sospetto che non ci fosse solo un'operazione ala Giovanni Bosco, in soccorso delle fanciulle traviate resta.

Silvio Santo subito?

Vedremo poi, ma certamente non ci sarà una condanna, perché come altri personaggi del passato l'unico processo è quello mediatico, tutto il resto sono fandonie.