10 nov 2010

Così la frase “la vita è mia e la gestisco io” finisce in “la vita è mia e la butto via io”.

La cocaina è figlia di questo mondo fasullo, da imbonitori, da falsari, da giocatori d’azzardo, da fessi.

Si rischia tutto e se non si realizzano i propri sogni, si fa finta che questi si avverino, credendo fortemente in essi, con pure la polverina bianca.

Il finale del gioco è conosciuto, ma non da tutti: i danni della cocaina al fisico sono grandi, in particolare al sistema cardiaco.

Aumentano gli incidenti stradali e gli infarti, ma soprattutto una malattia mentale terribile prende le menti dei cocainomani all’ultimo stadio, è la Paranoia: non significa che uno ripete all’infinito le stesse cose, come si crede normalmente tra molti … ingenui.

E’ una malattia che spinge la persona a ritenersi onnipotenti e nel frattempo a soffrire il complesso di persecuzione: tutti sono nemici suoi perché è troppo bravo, troppo intelligente, troppo ….

Così il cocainomane, nella sua fase finale, finisce nell’inferno della solitudine disperata, che lo porta anche a gesti estremi, pericolosi per se stesso e per gli altri.

Così la frase “la vita è mia e la gestisco io” finisce in “la vita è mia e la butto via io”.

La cocaina è figlia di questo mondo fasullo, da imbonitori, da falsari, da giocatori d’azzardo, da fessi.

Si rischia tutto e se non si realizzano i propri sogni, si fa finta che questi si avverino, credendo fortemente in essi, con pure la polverina bianca.

Il finale del gioco è conosciuto, ma non da tutti: i danni della cocaina al fisico sono grandi, in particolare al sistema cardiaco.

Aumentano gli incidenti stradali e gli infarti, ma soprattutto una malattia mentale terribile prende le menti dei cocainomani all’ultimo stadio, è la Paranoia: non significa che uno ripete all’infinito le stesse cose, come si crede normalmente tra molti … ingenui.

E’ una malattia che spinge la persona a ritenersi onnipotenti e nel frattempo a soffrire il complesso di persecuzione: tutti sono nemici suoi perché è troppo bravo, troppo intelligente, troppo ….

Così il cocainomane, nella sua fase finale, finisce nell’inferno della solitudine disperata, che lo porta anche a gesti estremi, pericolosi per se stesso e per gli altri.

Così la frase “la vita è mia e la gestisco io” finisce in “la vita è mia e la butto via io”.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario:

La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

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Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?
















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La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?

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La cocaina è la droga “sociale” che permette a molti di sentirsi importanti, forti, coraggiosi, audaci ed …. infallibili: oggi l’autostima pare la virtù più importante, accanto a quella teoria assurda e irrazionale che tutto è apparenza.

Infatti è importante sembrare, mostrarsi, far credere di essere ciò che non si è: i dati oggettivi vengono derisi, la razionalità, che accompagna il senso critico delle cose, è qualcosa di obsoleto per molti, per troppi.

Siamo nell’era dei falsi in bilancio, delle ricchezze che non esistono, delle truffe del secolo o del Millennio.

I status simbol stanno al primo posto e da quelli si valutano le persone: uno è ricco o è povero a secondo di come si presenta, di come si veste.

Da questo si dà un valore e uno vale o non vale se non rientra in questi schemi: è la logica degli allocchi e i contadini analfabeti dell’inizio del secolo scorso lo sapevano bene.

Diffidavano dei pataccari, dai parolai, dei cialtroni che non amavano la … fatica, ma si vantavano di titoli fasulli e fantomatici.

Invece gli eterni adolescenti di oggi, che superano spesso i trent’anni, pure i quanta e oltre, non riescono a capire la differenza che c’è tra oggettivo da soggettivo, reale da immaginario: non sanno vedere le contraddizioni delle apparenza.

Cercano non la verità, come ci insegnò il buon e vecchio Socrate, ma ciò che meglio conviene al momento.

Ci stupiamo allora perché pure l’economia va a rotoli?