18 nov 2010

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

 
 



 

Dal boss arrivano affari e guadagni: tutti ne ottengono vantaggi, o così pare a loro.

Costoro non sanno che la loro miseria e la disoccupazione l'hanno creata i boss, la sporcizia, l'immondizia fuori casa, l'inquinamento con le discariche clandestine di materiale tossico le hanno regalate i mafiosi.

Pure l'impossibilità ad aprire attività produttive, che sono super "tassate" dal pizzo, limitate od ostacolate in ogni modo, con la miseria diffusa è merito della malavita organizzata, che è il primo nemico di queste zone.

Così non basta ripulire le strade dai criminali con la pistola, ma serve assolutamente insegnare qualcosa di nuovo per molti in Italia: questa lezione non è da apprendere solo nel meridione, ma in ogni angolo del Paese.

Si deve apprendere il corretto significato della parola dignità.

E' la dignità di chi si guadagna da vivere e non si piega davanti a nessuno, fa fatica, ma preferisce il frutto del suo lavoro, poco che sia, alla carità data da chiunque egli sia.

Questa gente sa che nessuno dona nulla per nulla, che quando c'è pure generosità, che può essere disinteressata verso i più poveri, senza mezzi e strumenti per guadagnarsi da vivere, viene poi pagata con altissimi interessi.

I poveri un tempo lo sapevano e si differenziavano dai miserabili appunto per questo: loro avevano famiglia e non abbandonavano i figli alla pubblica carità, si spaccavano la schiena per mantenerli.

Invece oggi la dignità pare una virtù da fessi e i mafiosi, i corrotti, gli sporcaccioni, in politica e nel mondo che conta, del potere, dominano e si impongono.

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili: forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

Sono loro i vincenti oggi?

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che devono baciare.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili:

 
 



 

Dal boss arrivano affari e guadagni: tutti ne ottengono vantaggi, o così pare a loro.

Costoro non sanno che la loro miseria e la disoccupazione l'hanno creata i boss, la sporcizia, l'immondizia fuori casa, l'inquinamento con le discariche clandestine di materiale tossico le hanno regalate i mafiosi.

Pure l'impossibilità ad aprire attività produttive, che sono super "tassate" dal pizzo, limitate od ostacolate in ogni modo, con la miseria diffusa è merito della malavita organizzata, che è il primo nemico di queste zone.

Così non basta ripulire le strade dai criminali con la pistola, ma serve assolutamente insegnare qualcosa di nuovo per molti in Italia: questa lezione non è da apprendere solo nel meridione, ma in ogni angolo del Paese.

Si deve apprendere il corretto significato della parola dignità.

E' la dignità di chi si guadagna da vivere e non si piega davanti a nessuno, fa fatica, ma preferisce il frutto del suo lavoro, poco che sia, alla carità data da chiunque egli sia.

Questa gente sa che nessuno dona nulla per nulla, che quando c'è pure generosità, che può essere disinteressata verso i più poveri, senza mezzi e strumenti per guadagnarsi da vivere, viene poi pagata con altissimi interessi.

I poveri un tempo lo sapevano e si differenziavano dai miserabili appunto per questo: loro avevano famiglia e non abbandonavano i figli alla pubblica carità, si spaccavano la schiena per mantenerli.

Invece oggi la dignità pare una virtù da fessi e i mafiosi, i corrotti, gli sporcaccioni, in politica e nel mondo che conta, del potere, dominano e si impongono.

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili: forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

Sono loro i vincenti oggi?

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che devono baciare.

forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

 
 



 

Dal boss arrivano affari e guadagni: tutti ne ottengono vantaggi, o così pare a loro.

Costoro non sanno che la loro miseria e la disoccupazione l'hanno creata i boss, la sporcizia, l'immondizia fuori casa, l'inquinamento con le discariche clandestine di materiale tossico le hanno regalate i mafiosi.

Pure l'impossibilità ad aprire attività produttive, che sono super "tassate" dal pizzo, limitate od ostacolate in ogni modo, con la miseria diffusa è merito della malavita organizzata, che è il primo nemico di queste zone.

Così non basta ripulire le strade dai criminali con la pistola, ma serve assolutamente insegnare qualcosa di nuovo per molti in Italia: questa lezione non è da apprendere solo nel meridione, ma in ogni angolo del Paese.

Si deve apprendere il corretto significato della parola dignità.

E' la dignità di chi si guadagna da vivere e non si piega davanti a nessuno, fa fatica, ma preferisce il frutto del suo lavoro, poco che sia, alla carità data da chiunque egli sia.

Questa gente sa che nessuno dona nulla per nulla, che quando c'è pure generosità, che può essere disinteressata verso i più poveri, senza mezzi e strumenti per guadagnarsi da vivere, viene poi pagata con altissimi interessi.

I poveri un tempo lo sapevano e si differenziavano dai miserabili appunto per questo: loro avevano famiglia e non abbandonavano i figli alla pubblica carità, si spaccavano la schiena per mantenerli.

Invece oggi la dignità pare una virtù da fessi e i mafiosi, i corrotti, gli sporcaccioni, in politica e nel mondo che conta, del potere, dominano e si impongono.

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili: forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

Sono loro i vincenti oggi?

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che devono baciare.

Sono loro i vincenti oggi?

 
 



 

Dal boss arrivano affari e guadagni: tutti ne ottengono vantaggi, o così pare a loro.

Costoro non sanno che la loro miseria e la disoccupazione l'hanno creata i boss, la sporcizia, l'immondizia fuori casa, l'inquinamento con le discariche clandestine di materiale tossico le hanno regalate i mafiosi.

Pure l'impossibilità ad aprire attività produttive, che sono super "tassate" dal pizzo, limitate od ostacolate in ogni modo, con la miseria diffusa è merito della malavita organizzata, che è il primo nemico di queste zone.

Così non basta ripulire le strade dai criminali con la pistola, ma serve assolutamente insegnare qualcosa di nuovo per molti in Italia: questa lezione non è da apprendere solo nel meridione, ma in ogni angolo del Paese.

Si deve apprendere il corretto significato della parola dignità.

E' la dignità di chi si guadagna da vivere e non si piega davanti a nessuno, fa fatica, ma preferisce il frutto del suo lavoro, poco che sia, alla carità data da chiunque egli sia.

Questa gente sa che nessuno dona nulla per nulla, che quando c'è pure generosità, che può essere disinteressata verso i più poveri, senza mezzi e strumenti per guadagnarsi da vivere, viene poi pagata con altissimi interessi.

I poveri un tempo lo sapevano e si differenziavano dai miserabili appunto per questo: loro avevano famiglia e non abbandonavano i figli alla pubblica carità, si spaccavano la schiena per mantenerli.

Invece oggi la dignità pare una virtù da fessi e i mafiosi, i corrotti, gli sporcaccioni, in politica e nel mondo che conta, del potere, dominano e si impongono.

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili: forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

Sono loro i vincenti oggi?

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che devono baciare.

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che

 
 



 

Dal boss arrivano affari e guadagni: tutti ne ottengono vantaggi, o così pare a loro.

Costoro non sanno che la loro miseria e la disoccupazione l'hanno creata i boss, la sporcizia, l'immondizia fuori casa, l'inquinamento con le discariche clandestine di materiale tossico le hanno regalate i mafiosi.

Pure l'impossibilità ad aprire attività produttive, che sono super "tassate" dal pizzo, limitate od ostacolate in ogni modo, con la miseria diffusa è merito della malavita organizzata, che è il primo nemico di queste zone.

Così non basta ripulire le strade dai criminali con la pistola, ma serve assolutamente insegnare qualcosa di nuovo per molti in Italia: questa lezione non è da apprendere solo nel meridione, ma in ogni angolo del Paese.

Si deve apprendere il corretto significato della parola dignità.

E' la dignità di chi si guadagna da vivere e non si piega davanti a nessuno, fa fatica, ma preferisce il frutto del suo lavoro, poco che sia, alla carità data da chiunque egli sia.

Questa gente sa che nessuno dona nulla per nulla, che quando c'è pure generosità, che può essere disinteressata verso i più poveri, senza mezzi e strumenti per guadagnarsi da vivere, viene poi pagata con altissimi interessi.

I poveri un tempo lo sapevano e si differenziavano dai miserabili appunto per questo: loro avevano famiglia e non abbandonavano i figli alla pubblica carità, si spaccavano la schiena per mantenerli.

Invece oggi la dignità pare una virtù da fessi e i mafiosi, i corrotti, gli sporcaccioni, in politica e nel mondo che conta, del potere, dominano e si impongono.

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili: forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

Sono loro i vincenti oggi?

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che devono baciare.

 



 

Dal boss arrivano affari e guadagni: tutti ne ottengono vantaggi, o così pare a loro.

Costoro non sanno che la loro miseria e la disoccupazione l'hanno creata i boss, la sporcizia, l'immondizia fuori casa, l'inquinamento con le discariche clandestine di materiale tossico le hanno regalate i mafiosi.

Pure l'impossibilità ad aprire attività produttive, che sono super "tassate" dal pizzo, limitate od ostacolate in ogni modo, con la miseria diffusa è merito della malavita organizzata, che è il primo nemico di queste zone.

Così non basta ripulire le strade dai criminali con la pistola, ma serve assolutamente insegnare qualcosa di nuovo per molti in Italia: questa lezione non è da apprendere solo nel meridione, ma in ogni angolo del Paese.

Si deve apprendere il corretto significato della parola dignità.

E' la dignità di chi si guadagna da vivere e non si piega davanti a nessuno, fa fatica, ma preferisce il frutto del suo lavoro, poco che sia, alla carità data da chiunque egli sia.

Questa gente sa che nessuno dona nulla per nulla, che quando c'è pure generosità, che può essere disinteressata verso i più poveri, senza mezzi e strumenti per guadagnarsi da vivere, viene poi pagata con altissimi interessi.

I poveri un tempo lo sapevano e si differenziavano dai miserabili appunto per questo: loro avevano famiglia e non abbandonavano i figli alla pubblica carità, si spaccavano la schiena per mantenerli.

Invece oggi la dignità pare una virtù da fessi e i mafiosi, i corrotti, gli sporcaccioni, in politica e nel mondo che conta, del potere, dominano e si impongono.

Chi si guadagna da vivere non si piega davanti ai prepotenti, manda all'inferno gli istrioni, non favorisce i corrotti, che li vuole in carcere e non al potere.

Chi invece tira a campare invece sopravvive, giorno dopo giorno, non lavora per i figli, ma li lascia crescere come funghi, si sente scaltro ed è pure talvolta disonesto con i propri simili: forse non commette reati, ma è un ciarlone, un ipocrita, un volta gabbana, uno scansa fatiche.

Sono loro i vincenti oggi?

Secondo i programmi televisivi alla moda sì, ma solo in televisione, mentre nel mondo reale non ne ho visto uno solo che sia riuscito ad andare oltre alle proprie conoscenza, a pretendere il volo: costoro volano sempre basso all'altezza dei piedi che devono baciare.

sono stati festeggiamenti per l'arresto del boss Antonio Iovine, anzi ci sono stati musi lunghi e malcontento: la Camorra è spesso filantropa

 

A Casal di Principe non ci sono stati festeggiamenti per l'arresto del boss Antonio Iovine, anzi ci sono stati musi lunghi e malcontento: la Camorra è spesso filantropa, rispettosa della religione, anche se solo formalmente, poi i boss sono.....generosi con la povera gente e fanno tante "beneficenze".

Si conquistano la stima della gente, peccato che poi uccidono, spacciano, riempiono il territorio di sostanze tossiche: loro sono educati, rispettosi e …... generosi.

Sono preferiti ai politici, scontrosi e spesso corrotti, o così dicono nella città campana.

Questo sentimento è diffuso in molte realtà del Sud, ma non solo e non solo in Italia: le bande degli spacciatori delle periferie brasiliane, colombiane, messicane sono viste con timore, ma anche con rispetto e stima

Sono loro che aiutano i più poveri, ma non fanno fatica perché i soldi li rubano: è facile essere generoso con i denari non frutto del lavoro, del sudore.

Si conquistano i sentimenti di riconoscenza di molti poveri, poi i loro gesti altruistici sono mostrati e propagandati: questi criminali conoscono molto bene la loro gente e diventano un contro potere dello Stato, con loro leggi non scritte.

La loro forza sta nella mancanza di uno Stato di diritto in quelle zone, infatti in molti considerano il potere centrale, a torto o a ragione, totalmente corrotto.

Così mafia o potere pubblico sono messi a confronto e dal potere mafiose si ottengono più favori: il posto di lavoro per il figlio, la casa popolare, con l'occupazione abusiva delle case del comune.

poi i boss sono.....generosi con la povera gente e fanno tante “beneficenze”.

 

A Casal di Principe non ci sono stati festeggiamenti per l'arresto del boss Antonio Iovine, anzi ci sono stati musi lunghi e malcontento: la Camorra è spesso filantropa, rispettosa della religione, anche se solo formalmente, poi i boss sono.....generosi con la povera gente e fanno tante "beneficenze".

Si conquistano la stima della gente, peccato che poi uccidono, spacciano, riempiono il territorio di sostanze tossiche: loro sono educati, rispettosi e …... generosi.

Sono preferiti ai politici, scontrosi e spesso corrotti, o così dicono nella città campana.

Questo sentimento è diffuso in molte realtà del Sud, ma non solo e non solo in Italia: le bande degli spacciatori delle periferie brasiliane, colombiane, messicane sono viste con timore, ma anche con rispetto e stima

Sono loro che aiutano i più poveri, ma non fanno fatica perché i soldi li rubano: è facile essere generoso con i denari non frutto del lavoro, del sudore.

Si conquistano i sentimenti di riconoscenza di molti poveri, poi i loro gesti altruistici sono mostrati e propagandati: questi criminali conoscono molto bene la loro gente e diventano un contro potere dello Stato, con loro leggi non scritte.

La loro forza sta nella mancanza di uno Stato di diritto in quelle zone, infatti in molti considerano il potere centrale, a torto o a ragione, totalmente corrotto.

Così mafia o potere pubblico sono messi a confronto e dal potere mafiose si ottengono più favori: il posto di lavoro per il figlio, la casa popolare, con l'occupazione abusiva delle case del comune.

Si conquistano la stima della gente, peccato che poi uccidono, spacciano, riempiono il territorio di sostanze tossiche: loro sono educati, rispettosi e …... generosi.

 

A Casal di Principe non ci sono stati festeggiamenti per l'arresto del boss Antonio Iovine, anzi ci sono stati musi lunghi e malcontento: la Camorra è spesso filantropa, rispettosa della religione, anche se solo formalmente, poi i boss sono.....generosi con la povera gente e fanno tante "beneficenze".

Si conquistano la stima della gente, peccato che poi uccidono, spacciano, riempiono il territorio di sostanze tossiche: loro sono educati, rispettosi e …... generosi.

Sono preferiti ai politici, scontrosi e spesso corrotti, o così dicono nella città campana.

Questo sentimento è diffuso in molte realtà del Sud, ma non solo e non solo in Italia: le bande degli spacciatori delle periferie brasiliane, colombiane, messicane sono viste con timore, ma anche con rispetto e stima

Sono loro che aiutano i più poveri, ma non fanno fatica perché i soldi li rubano: è facile essere generoso con i denari non frutto del lavoro, del sudore.

Si conquistano i sentimenti di riconoscenza di molti poveri, poi i loro gesti altruistici sono mostrati e propagandati: questi criminali conoscono molto bene la loro gente e diventano un contro potere dello Stato, con loro leggi non scritte.

La loro forza sta nella mancanza di uno Stato di diritto in quelle zone, infatti in molti considerano il potere centrale, a torto o a ragione, totalmente corrotto.

Così mafia o potere pubblico sono messi a confronto e dal potere mafiose si ottengono più favori: il posto di lavoro per il figlio, la casa popolare, con l'occupazione abusiva delle case del comune.

Sono preferiti ai politici, scontrosi e spesso corrotti, o così dicono nella città campana.

 

A Casal di Principe non ci sono stati festeggiamenti per l'arresto del boss Antonio Iovine, anzi ci sono stati musi lunghi e malcontento: la Camorra è spesso filantropa, rispettosa della religione, anche se solo formalmente, poi i boss sono.....generosi con la povera gente e fanno tante "beneficenze".

Si conquistano la stima della gente, peccato che poi uccidono, spacciano, riempiono il territorio di sostanze tossiche: loro sono educati, rispettosi e …... generosi.

Sono preferiti ai politici, scontrosi e spesso corrotti, o così dicono nella città campana.

Questo sentimento è diffuso in molte realtà del Sud, ma non solo e non solo in Italia: le bande degli spacciatori delle periferie brasiliane, colombiane, messicane sono viste con timore, ma anche con rispetto e stima

Sono loro che aiutano i più poveri, ma non fanno fatica perché i soldi li rubano: è facile essere generoso con i denari non frutto del lavoro, del sudore.

Si conquistano i sentimenti di riconoscenza di molti poveri, poi i loro gesti altruistici sono mostrati e propagandati: questi criminali conoscono molto bene la loro gente e diventano un contro potere dello Stato, con loro leggi non scritte.

La loro forza sta nella mancanza di uno Stato di diritto in quelle zone, infatti in molti considerano il potere centrale, a torto o a ragione, totalmente corrotto.

Così mafia o potere pubblico sono messi a confronto e dal potere mafiose si ottengono più favori: il posto di lavoro per il figlio, la casa popolare, con l'occupazione abusiva delle case del comune.