20 nov 2010

Mentre il gradino della finestra rimane e dopo questi requisiti, bisogna sommare i 9 mesi, sino ai 12 mesi del gradino della manovra di luglio.

Doppia fregatura per i pensionabili dal 2011: dal gennaio serviranno 61 anni per ottenere la pensione, così dicono i giornali.

La riforma del 2007 impose per il 2011 i 60 e 36 anni per andare in pensione, poi la manovra di luglio ha accresciuto a 12 mesi la finestra prima della pensione e così diventano 61 anni

Come al solito l'informazione giornalistica è sbagliata, o quanto meno imprecisa: la legge così porta la somma età anagrafica + quella lavorativa a 96, con un minimo di 35 anni coperti dai contributi per andare in pensione.

Dal 2013 la somma minima sarà 97, così si andrà in pensione a 62 + 35, o 61 + 36, scendendo sino a 58 anni e 39 anni con i contributi, poi chi avrà 40 anni di lavoro potrà andarsene in pensione anche a 55 anni anagrafici.

Mentre il gradino della finestra rimane e dopo questi requisiti, bisogna sommare i 9 mesi, sino ai 12 mesi del gradino della manovra di luglio.

E' chiaro?

A quanto pare ai giornalisti del settore non lo è, poi si trovano dei disperati che lavorano, come ho visto personalmente, attendendo l'età pensionabile che hanno già maturato, a loro insaputa, perché un giornalista minchione non ha capito un cazzo di pensioni e di altro.

La doppia fregatura la danno anche i giornali e pretendono i nostri soldi in contributi pubblici.














E' chiaro?

Doppia fregatura per i pensionabili dal 2011: dal gennaio serviranno 61 anni per ottenere la pensione, così dicono i giornali.

La riforma del 2007 impose per il 2011 i 60 e 36 anni per andare in pensione, poi la manovra di luglio ha accresciuto a 12 mesi la finestra prima della pensione e così diventano 61 anni

Come al solito l'informazione giornalistica è sbagliata, o quanto meno imprecisa: la legge così porta la somma età anagrafica + quella lavorativa a 96, con un minimo di 35 anni coperti dai contributi per andare in pensione.

Dal 2013 la somma minima sarà 97, così si andrà in pensione a 62 + 35, o 61 + 36, scendendo sino a 58 anni e 39 anni con i contributi, poi chi avrà 40 anni di lavoro potrà andarsene in pensione anche a 55 anni anagrafici.

Mentre il gradino della finestra rimane e dopo questi requisiti, bisogna sommare i 9 mesi, sino ai 12 mesi del gradino della manovra di luglio.

E' chiaro?

A quanto pare ai giornalisti del settore non lo è, poi si trovano dei disperati che lavorano, come ho visto personalmente, attendendo l'età pensionabile che hanno già maturato, a loro insaputa, perché un giornalista minchione non ha capito un cazzo di pensioni e di altro.

La doppia fregatura la danno anche i giornali e pretendono i nostri soldi in contributi pubblici.

A quanto pare ai giornalisti del settore non lo è, poi si trovano dei disperati che lavorano, come ho visto personalmente, attendendo l'età pensionabile che hanno già maturato, a loro insaputa, perché un giornalista minchione non ha capito un cazzo di pensioni e di altro

Doppia fregatura per i pensionabili dal 2011: dal gennaio serviranno 61 anni per ottenere la pensione, così dicono i giornali.

La riforma del 2007 impose per il 2011 i 60 e 36 anni per andare in pensione, poi la manovra di luglio ha accresciuto a 12 mesi la finestra prima della pensione e così diventano 61 anni

Come al solito l'informazione giornalistica è sbagliata, o quanto meno imprecisa: la legge così porta la somma età anagrafica + quella lavorativa a 96, con un minimo di 35 anni coperti dai contributi per andare in pensione.

Dal 2013 la somma minima sarà 97, così si andrà in pensione a 62 + 35, o 61 + 36, scendendo sino a 58 anni e 39 anni con i contributi, poi chi avrà 40 anni di lavoro potrà andarsene in pensione anche a 55 anni anagrafici.

Mentre il gradino della finestra rimane e dopo questi requisiti, bisogna sommare i 9 mesi, sino ai 12 mesi del gradino della manovra di luglio.

E' chiaro?

A quanto pare ai giornalisti del settore non lo è, poi si trovano dei disperati che lavorano, come ho visto personalmente, attendendo l'età pensionabile che hanno già maturato, a loro insaputa, perché un giornalista minchione non ha capito un cazzo di pensioni e di altro.

La doppia fregatura la danno anche i giornali e pretendono i nostri soldi in contributi pubblici.

La doppia fregatura la danno anche i giornali e pretendono i nostri soldi in contributi pubblici.

Doppia fregatura per i pensionabili dal 2011: dal gennaio serviranno 61 anni per ottenere la pensione, così dicono i giornali.

La riforma del 2007 impose per il 2011 i 60 e 36 anni per andare in pensione, poi la manovra di luglio ha accresciuto a 12 mesi la finestra prima della pensione e così diventano 61 anni

Come al solito l'informazione giornalistica è sbagliata, o quanto meno imprecisa: la legge così porta la somma età anagrafica + quella lavorativa a 96, con un minimo di 35 anni coperti dai contributi per andare in pensione.

Dal 2013 la somma minima sarà 97, così si andrà in pensione a 62 + 35, o 61 + 36, scendendo sino a 58 anni e 39 anni con i contributi, poi chi avrà 40 anni di lavoro potrà andarsene in pensione anche a 55 anni anagrafici.

Mentre il gradino della finestra rimane e dopo questi requisiti, bisogna sommare i 9 mesi, sino ai 12 mesi del gradino della manovra di luglio.

E' chiaro?

A quanto pare ai giornalisti del settore non lo è, poi si trovano dei disperati che lavorano, come ho visto personalmente, attendendo l'età pensionabile che hanno già maturato, a loro insaputa, perché un giornalista minchione non ha capito un cazzo di pensioni e di altro.

La doppia fregatura la danno anche i giornali e pretendono i nostri soldi in contributi pubblici.
Doppia fregatura per i pensionabili dal 2011: dal gennaio serviranno 61 anni per ottenere la pensione, così dicono i giornali.

La riforma del 2007 impose per il 2011 i 60 e 36 anni per andare in pensione, poi la manovra di luglio ha accresciuto a 12 mesi la finestra prima della pensione e così diventano 61 anni

Come al solito l'informazione giornalistica è sbagliata, o quanto meno imprecisa: la legge così porta la somma età anagrafica + quella lavorativa a 96, con un minimo di 35 anni coperti dai contributi per andare in pensione.

Dal 2013 la somma minima sarà 97, così si andrà in pensione a 62 + 35, o 61 + 36, scendendo sino a 58 anni e 39 anni con i contributi, poi chi avrà 40 anni di lavoro potrà andarsene in pensione anche a 55 anni anagrafici.

Mentre il gradino della finestra rimane e dopo questi requisiti, bisogna sommare i 9 mesi, sino ai 12 mesi del gradino della manovra di luglio.

E' chiaro?

A quanto pare ai giornalisti del settore non lo è, poi si trovano dei disperati che lavorano, come ho visto personalmente, attendendo l'età pensionabile che hanno già maturato, a loro insaputa, perché un giornalista minchione non ha capito un cazzo di pensioni e di altro.

La doppia fregatura la danno anche i giornali e pretendono i nostri soldi in contributi pubblici.

Misseri Sabrina rinuncia all'avvocato

Sabrina Misseri ha rinunciato al suo avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce: l'incidente probatorio nel carcere di Taranto con Michele Misseri, padre di Sabrina, è andato male e le accuse del padre prendono consistenza.

Così tutta la faccende è di doppia tragedia: due famiglie sono state rovinate da una situazione insolita, malsana, dove tutto è nascosto in famiglia, vizi e perversioni maniacali: a quanto pare il padre, Michele Misseri ha confermato le molestie contro Sarah Scazzi.

Michele Misseri e l'incidente probatorio

Sabrina Misseri ha rinunciato al suo avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce: l'incidente probatorio nel carcere di Taranto con Michele Misseri, padre di Sabrina, è andato male e le accuse del padre prendono consistenza.

Così tutta la faccende è di doppia tragedia: due famiglie sono state rovinate da una situazione insolita, malsana, dove tutto è nascosto in famiglia, vizi e perversioni maniacali: a quanto pare il padre, Michele Misseri ha confermato le molestie contro Sarah Scazzi.

Sarah Scazzi e Sabrina Misseri

Sabrina Misseri ha rinunciato al suo avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce: l'incidente probatorio nel carcere di Taranto con Michele Misseri, padre di Sabrina, è andato male e le accuse del padre prendono consistenza.

Così tutta la faccende è di doppia tragedia: due famiglie sono state rovinate da una situazione insolita, malsana, dove tutto è nascosto in famiglia, vizi e perversioni maniacali: a quanto pare il padre, Michele Misseri ha confermato le molestie contro Sarah Scazzi.

l'incidente probatorio nel carcere di Taranto con Michele Misseri, padre di Sabrina, è andato male e le accuse del padre prendono consistenza

Sabrina Misseri ha rinunciato al suo avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce: l'incidente probatorio nel carcere di Taranto con Michele Misseri, padre di Sabrina, è andato male e le accuse del padre prendono consistenza.

Così tutta la faccende è di doppia tragedia: due famiglie sono state rovinate da una situazione insolita, malsana, dove tutto è nascosto in famiglia, vizi e perversioni maniacali: a quanto pare il padre, Michele Misseri ha confermato le molestie contro Sarah Scazzi.

Così tutta la faccende è di doppia tragedia: due famiglie sono state rovinate da una situazione insolita, malsana, dove tutto è nascosto in famiglia, vizi e perversioni maniacali: a quanto pare il padre, Michele Misseri ha confermato le molestie contro Sarah Scazzi.

Sabrina Misseri ha rinunciato al suo avvocato Francesca Conte, del foro di Lecce: l'incidente probatorio nel carcere di Taranto con Michele Misseri, padre di Sabrina, è andato male e le accuse del padre prendono consistenza.

Così tutta la faccende è di doppia tragedia: due famiglie sono state rovinate da una situazione insolita, malsana, dove tutto è nascosto in famiglia, vizi e perversioni maniacali: a quanto pare il padre, Michele Misseri ha confermato le molestie contro Sarah Scazzi.