7 dic 2010

Tettamanzi Cardinale, rispamiaci il sermone

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L'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi ancora fa le sue prediche noiose verso noi poveri fedeli, umili e umiliati: "...perché non si sovrapponga genericamente a tutti gli immigrati la categoria della delinquenza. Ogni persona, di origine italiana o straniera, deve essere sempre giudicata singolarmente, per quella che è, non dimenticando mai che il giudizio più vero e definitivo è quello di Dio".

Così il grasso prelato milanese ci rompe l'anima con questo predicozzo, molto politico e infelice: ci poteva evitare di far questo discorso.

Certamente l'obeso cardinale si scorda delle vittime dei delinquenti quando parla di "coloro che sono in carcere e perciò considerati non più parte della società".

Tettamanzi non vive in case popolari con accanto una famiglia di extracomunitari dediti allo spaccio, non è neppure donna e non deve tornare la mattina presto, anzi di notte, da un lavoro misero per mantenere la famiglia, con il rischio di essere stuprata dal solito buon extracomunitario.

Caro Tettamanzi, i minchioni faranno festa grazie alle tue belle parole, ma la realtà è terribilmente diversa, tanto diversa, brutta e sporca e tu non la vivi, la vedi distante, alla televisione, questa squallida e bugiarda televisione italiana per di più.

Caro pretone non devi cercare di andare nelle case popolari perché hai lo sfratto, dopo una vita di lavoro e hai pagato tasse su tasse, con tuo padre e tuo nonno per costruirle: a fregartele sono sempre loro, i cari e dolci extracomunitari, che però non lavorano e fanno altro....trafficano se non, in certi casi, spacciano, oppure subaffittano o fanno del caporalato con i loro connazionali.

Poi quando sbotti e non ne puoi più c'è il pretone, bello e pasciuto, come te te che ti manda all'inferno, con parole da raccontare ai bambini, ai cretini e ai socialdemocratici del Pd.

Dalla tua ci sono tutti i raccomandati, i lecca culi delle redazione, i mangia pane a tradimento e i bacia pile di tutte le razze, specialmente se sono atei, agnostici, approfittatori e paraculi.

Ti ringrazio di questa predica e non essendo a Milano, tuo diretto …..fedele, di questo fatto ne sono felice, continuo ad essere cristiano, perché Gesù Cristo ci ha insegnato a dire la verità: per questo motivo fu messo in croce, amen.

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