15 dic 2010

Cosi ci si chiede perché costoro erano tra i Black Bloc.

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A Roma i Black bloc fanno scempio, con lanci di bombe carta e bastoni.

Assaltano negozi e auto blindate della polizia, dei carabinieri, spaventano la gente comune che se ne va a fare shopping natalizio, nei negozi del centro.

I rivoltosi hanno assaltato, spaccato, aggredito: gli arrestati sono stati 25.

Tutto quindi come nel passato?

Si era tornati agli anni settanta?

Pure le polemiche dei provocatori, infiltrati tra i manifestanti sono come allora: la scena di un finanziere in balia dei manifestanti, con la pistola, che difende sino all’estremo, pare provare che ci fossero dei poliziotti in borghese.

Infatti l’uomo viene salvato da qualcuno che in apparenza era un Black Bloc, ma in realtà doveva essere dalla parte dello Stato.

Cosi ci si chiede perché costoro erano tra i Black Bloc.

Erano tra loro per impedire guai seri, con morti e feriti gravi?

Erano infiltrati per identificare i capi e i gregari dei violenti?

Erano dei provocatori prezzolati, che fomentavano la violenza per fini politici, a favore del governo?

Queste accuse sono simili a quelle di 30anni fa, ma, tranne qualche raro caso di infiltrato e provocatore, i conservatori, la destra del nostro Paese non ha bisogno di provocatori che agiscono con violenza.

Basta lasciar fare i facinorosi, che già esistono.

E’ una vecchia strategia usata anche al tempo di Giolitti.

Viene ancora spolverata da questo governo?

Quello che si legge su Internet, nei social network preoccupa: non servono infiltrati per individuare mandanti e manovali.

Si trova tutto tra i membri dei vari forum, quando chattano, si insultato, si spronano all’azione: con Internet si lasciano sempre le tracce dei ….… misfatti, basta volerle trovare.

Non so se è stata per negligenza o si è sottovalutato il fenomeno, ma certamente i manifestanti violenti si sono messi d’accordo tra loro anche attraverso al Rete.

Nessuna sapeva nulla?

Infatti l’uomo viene salvato da qualcuno che in apparenza era un Black Bloc, ma in realtà doveva essere dalla parte dello Stato.

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Assaltano negozi e auto blindate della polizia, dei carabinieri, spaventano la gente comune che se ne va a fare shopping natalizio, nei negozi del centro.

I rivoltosi hanno assaltato, spaccato, aggredito: gli arrestati sono stati 25.

Tutto quindi come nel passato?

Si era tornati agli anni settanta?

Pure le polemiche dei provocatori, infiltrati tra i manifestanti sono come allora: la scena di un finanziere in balia dei manifestanti, con la pistola, che difende sino all’estremo, pare provare che ci fossero dei poliziotti in borghese.

Infatti l’uomo viene salvato da qualcuno che in apparenza era un Black Bloc, ma in realtà doveva essere dalla parte dello Stato.

Cosi ci si chiede perché costoro erano tra i Black Bloc.

Erano tra loro per impedire guai seri, con morti e feriti gravi?

Erano infiltrati per identificare i capi e i gregari dei violenti?

Erano dei provocatori prezzolati, che fomentavano la violenza per fini politici, a favore del governo?

Queste accuse sono simili a quelle di 30anni fa, ma, tranne qualche raro caso di infiltrato e provocatore, i conservatori, la destra del nostro Paese non ha bisogno di provocatori che agiscono con violenza.

Basta lasciar fare i facinorosi, che già esistono.

E’ una vecchia strategia usata anche al tempo di Giolitti.

Viene ancora spolverata da questo governo?

Quello che si legge su Internet, nei social network preoccupa: non servono infiltrati per individuare mandanti e manovali.

Si trova tutto tra i membri dei vari forum, quando chattano, si insultato, si spronano all’azione: con Internet si lasciano sempre le tracce dei ….… misfatti, basta volerle trovare.

Non so se è stata per negligenza o si è sottovalutato il fenomeno, ma certamente i manifestanti violenti si sono messi d’accordo tra loro anche attraverso al Rete.

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Tutto quindi come nel passato?

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Erano dei provocatori prezzolati, che fomentavano la violenza per fini politici, a favore del governo?

Queste accuse sono simili a quelle di 30anni fa, ma, tranne qualche raro caso di infiltrato e provocatore, i conservatori, la destra del nostro Paese non ha bisogno di provocatori che agiscono con violenza.

Basta lasciar fare i facinorosi, che già esistono.

E’ una vecchia strategia usata anche al tempo di Giolitti.

Viene ancora spolverata da questo governo?

Quello che si legge su Internet, nei social network preoccupa: non servono infiltrati per individuare mandanti e manovali.

Si trova tutto tra i membri dei vari forum, quando chattano, si insultato, si spronano all’azione: con Internet si lasciano sempre le tracce dei ….… misfatti, basta volerle trovare.

Non so se è stata per negligenza o si è sottovalutato il fenomeno, ma certamente i manifestanti violenti si sono messi d’accordo tra loro anche attraverso al Rete.

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Roma - scontri - Governo parla per bocca di Maroni

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Maroni parla in parlamento e riferisce che "poteva esserci il morto" per gli scontri del 14 dicembre a Roma: "….non siamo di fronte a gente per bene, non sono studenti e operai che manifestano dissenso. Qui ci troviamo di fronte a 2 mila persone, che entrano in un corteo di 20.000 con una violenza capace di scatenare il finimondo....Si tratta di delinquenti che vanno fermati, di professionisti della violenza che non sono più tollerabili".

Questi, dei centri sociali, sono creature che parte della sinistra, un tempo, coccolava, ma qui bisogna capire chi ha interesse che costoro si scatenino.

Il ministro degli interni sostiene: “ È terrorismo urbano e non può essere tollerato".

E' chiaro che non si può sopportare tale gente, ma ora bisogna capire perché si sono tollerati in passato.

I loro discorsi non erano pacifici prima degli scontri, erano già violenti: minacciavano, insultavano chiunque esprimeva, osava esprimere, un'idea diversa dalla loro.

Basta farsi un giro nei social network per trovarli, rigorosamente anonimi, pateticamente anonimi, come i bambini che si nascondono dietro la porta per sfuggire al castigo della mamma.

E' vecchia strategia della tensione?

Lo chiediamo a Maroni, anche perché in troppi sono stati minacciati da questi individui, che si comportano spesso come camorristi sul territorio: minacciano, spaventano, insultano, calunniano.

Lo chiediamo a Maroni, anche perché in troppi sono stati minacciati da questi individui, che si comportano spesso come camorristi sul territorio: minacciano, spaventano, insultano, calunniano.

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Maroni parla in parlamento e riferisce che "poteva esserci il morto" per gli scontri del 14 dicembre a Roma: "….non siamo di fronte a gente per bene, non sono studenti e operai che manifestano dissenso. Qui ci troviamo di fronte a 2 mila persone, che entrano in un corteo di 20.000 con una violenza capace di scatenare il finimondo....Si tratta di delinquenti che vanno fermati, di professionisti della violenza che non sono più tollerabili".

Questi, dei centri sociali, sono creature che parte della sinistra, un tempo, coccolava, ma qui bisogna capire chi ha interesse che costoro si scatenino.

Il ministro degli interni sostiene: “ È terrorismo urbano e non può essere tollerato".

E' chiaro che non si può sopportare tale gente, ma ora bisogna capire perché si sono tollerati in passato.

I loro discorsi non erano pacifici prima degli scontri, erano già violenti: minacciavano, insultavano chiunque esprimeva, osava esprimere, un'idea diversa dalla loro.

Basta farsi un giro nei social network per trovarli, rigorosamente anonimi, pateticamente anonimi, come i bambini che si nascondono dietro la porta per sfuggire al castigo della mamma.

E' vecchia strategia della tensione?

Lo chiediamo a Maroni, anche perché in troppi sono stati minacciati da questi individui, che si comportano spesso come camorristi sul territorio: minacciano, spaventano, insultano, calunniano.

E' vecchia strategia della tensione?

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Maroni parla in parlamento e riferisce che "poteva esserci il morto" per gli scontri del 14 dicembre a Roma: "….non siamo di fronte a gente per bene, non sono studenti e operai che manifestano dissenso. Qui ci troviamo di fronte a 2 mila persone, che entrano in un corteo di 20.000 con una violenza capace di scatenare il finimondo....Si tratta di delinquenti che vanno fermati, di professionisti della violenza che non sono più tollerabili".

Questi, dei centri sociali, sono creature che parte della sinistra, un tempo, coccolava, ma qui bisogna capire chi ha interesse che costoro si scatenino.

Il ministro degli interni sostiene: “ È terrorismo urbano e non può essere tollerato".

E' chiaro che non si può sopportare tale gente, ma ora bisogna capire perché si sono tollerati in passato.

I loro discorsi non erano pacifici prima degli scontri, erano già violenti: minacciavano, insultavano chiunque esprimeva, osava esprimere, un'idea diversa dalla loro.

Basta farsi un giro nei social network per trovarli, rigorosamente anonimi, pateticamente anonimi, come i bambini che si nascondono dietro la porta per sfuggire al castigo della mamma.

E' vecchia strategia della tensione?

Lo chiediamo a Maroni, anche perché in troppi sono stati minacciati da questi individui, che si comportano spesso come camorristi sul territorio: minacciano, spaventano, insultano, calunniano.