19 dic 2010

Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri vuole gli arresti preventivi: "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara

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Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri vuole gli arresti preventivi: "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati......”

Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

I tagli imposti dalla signora Gelmini lasciano perplessi, poi il pugno duro lascia sempre degli strascichi pesanti: l'antiterrorismo di allora ha lasciato molte ferite aperte nella nostra società ed allora tutto il Paese era unito.

I sindacati che contavano qualcosa e avevano una base popolare, che oggi non esiste più, stavano dalla parte del potere, con il Pci e le sinistre tutte contro i violenti.

I tempi sono cambiati e una repressione violenta, per un governo con tre voti di maggioranza, traballante e insicuro, porterebbe ad altri scontri, ad altri disordini: non servono al Paese, ma solo a nascondere le pecche e gli errori, anche le vergogne della maggioranza.

Gasparri e gli arresti preventivi

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Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri vuole gli arresti preventivi: "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati......”

Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

I tagli imposti dalla signora Gelmini lasciano perplessi, poi il pugno duro lascia sempre degli strascichi pesanti: l'antiterrorismo di allora ha lasciato molte ferite aperte nella nostra società ed allora tutto il Paese era unito.

I sindacati che contavano qualcosa e avevano una base popolare, che oggi non esiste più, stavano dalla parte del potere, con il Pci e le sinistre tutte contro i violenti.

I tempi sono cambiati e una repressione violenta, per un governo con tre voti di maggioranza, traballante e insicuro, porterebbe ad altri scontri, ad altri disordini: non servono al Paese, ma solo a nascondere le pecche e gli errori, anche le vergogne della maggioranza.

Il debito delle famiglie italiane

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Sono di 20mila euro il debito medio delle famiglie italiane, o poco meno: ci sono i mutui, ma anche altre spese, come quelle per l'auto o per i consumi.

Esattamente era di 19.491 euro al settembre scorso, con una crescita del 28,7% sul settembre del 2008.

Le famiglie vogliono giustamente la casa e la pagano con il mutuo, che è una scelta corretta, evitando l'affitto.

Però è grave la crescita del debito medio, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e molte perdono fonti di reddito: il lavoro è precario per molti e oggi c'è, domani non si sa.

Non è tutta colpa della crisi, spesso è colpa delle famiglie che non ci sono più: non voglio esaltare le famiglie di un tempo, con le solite retoriche del bel tempo andato, ma un fatto è certo.

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Sono di 20mila euro il debito medio delle famiglie italiane, o poco meno: ci sono i mutui, ma anche altre spese, come quelle per l'auto o per i consumi.

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Però è grave la crescita del debito medio, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e molte perdono fonti di reddito: il lavoro è precario per molti e oggi c'è, domani non si sa.

Non è tutta colpa della crisi, spesso è colpa delle famiglie che non ci sono più: non voglio esaltare le famiglie di un tempo, con le solite retoriche del bel tempo andato, ma un fatto è certo.

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Però è grave la crescita del debito medio, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e molte perdono fonti di reddito: il lavoro è precario per molti e oggi c'è, domani non si sa.

Non è tutta colpa della crisi, spesso è colpa delle famiglie che non ci sono più: non voglio esaltare le famiglie di un tempo, con le solite retoriche del bel tempo andato, ma un fatto è certo.

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Però è grave la crescita del debito medio, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e molte perdono fonti di reddito: il lavoro è precario per molti e oggi c'è, domani non si sa.

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Le famiglie vogliono giustamente la casa e la pagano con il mutuo, che è una scelta corretta, evitando l'affitto.

Però è grave la crescita del debito medio, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e molte perdono fonti di reddito: il lavoro è precario per molti e oggi c'è, domani non si sa.

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Un tempo gli italiani erano risparmiatori, oggi invece stanno diventando ........ statunitensi, per le scelte economiche, ma solo per le uscite, non per le entrate.

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Un tempo gli italiani erano risparmiatori, oggi invece stanno diventando ........ statunitensi, per le scelte economiche, ma solo per le uscite, non per le entrate.

Poi esiste il dramma delle separazioni, dei divorzi: c'erano famiglie che avevano un reddito decente, anche più che buono e sono costrette oggi a spendere tutto per due case.

Ci sono uomini separati, che per pagare gli alimenti vivono in garage o negli alberghi popolari, cioè nelle dimore per i senza tetto: altri vivono in auto.

Questi sono casi estremi, ma non rarissimi, mentre moltissimi padri, con figli minorenni, devono versare metà e più dei loro stipendi per figli che vedono due giorni al mese o poco più.

La crisi economica della famiglia non è solo dovuta alla crisi generale, ma in particolare alle difficoltà che stanno mettendo a dura prova la nostra famiglia naturale: i padri sono distanti, non si prendono le loro responsabilità di educatori.

Le madri o sono sovra-caricate di impegni o lasciano i figli ….liberi: i soldi e i regali sostituiscono gli affetti e quelli poi portano la famiglia in rosso, in tanti sensi differenti, non solo per il conto in banca.

Oggi la famiglia è spesso in crisi, per mille motivi: allora si stava assieme a tutti i costi ed erano le donne a subire il peso della famiglia, magari con molti figli.

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Oggi la famiglia è spesso in crisi, per mille motivi: allora si stava assieme a tutti i costi ed erano le donne a subire il peso della famiglia, magari con molti figli.

Gli uomini non erano felici e liberi: lavoravano 10, 12 ore per mantenere la famiglia e per avere qualche raro svago, oggi considerato di miserabile.

Poi giunse il benessere e il consumismo: la famiglia fu investita da mille proposte e i ragazzi divennero le facili prede.

I genitori dovettero subire i ricatti dei ragazzi, delle ragazzine che chiedevano e chiedono sempre più: il confronto per gli adolescenti diventa atroce.

Chi non veste in un dato modo e non ha tali oggetti e un perdente: è chiaro che la realtà è un po' più complessa.

Non è la maglietta, i calzoni o il telefonino che fanno la differenza, anzi, forse è proprio il contrario.

A parità delle entrate dei genitori, maggiore sono le spese per i beni voluttuari e minori saranno i risparmi, minori saranno i soldi spesi per il futuro dei figli, per le attività culturali o sportive, per la salute, per le vacanze, non alla moda, ma intelligenti e in ambienti belli, salubri, naturali o altro.

Invece i figli spingono per beni immediati, da mostrare ai compagni e i più bravi sono quelli che si indebitano: non è però tutta colpa dei figli, ma anche dei genitori che credono di valere di più se spendono di più.

Sono di 20mila euro il debito medio delle famiglie italiane, o poco meno: ci sono i mutui, ma anche altre spese, come quelle per l'auto o per i consumi.

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Sono di 20mila euro il debito medio delle famiglie italiane, o poco meno: ci sono i mutui, ma anche altre spese, come quelle per l'auto o per i consumi.

Esattamente era di 19.491 euro al settembre scorso, con una crescita del 28,7% sul settembre del 2008.

Le famiglie vogliono giustamente la casa e la pagano con il mutuo, che è una scelta corretta, evitando l'affitto.

Però è grave la crescita del debito medio, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e molte perdono fonti di reddito: il lavoro è precario per molti e oggi c'è, domani non si sa.

Non è tutta colpa della crisi, spesso è colpa delle famiglie che non ci sono più: non voglio esaltare le famiglie di un tempo, con le solite retoriche del bel tempo andato, ma un fatto è certo.