2010 è finito e inizia questo benedetto 2011, che dovrebbe essere l'anno che ci porterà fuori dalla crisi, o così si spera, ma questa crisi strisciante non ci lascia in pace
La disoccupazione si confonde con il precariato, quindi in molti e non più solo ragazzi, ma anche uomini e donne che spesso sono al limite dell'emarginazione sociale, talvolta scivolano sul fondo e finiscono senza casa.
I barboni, come si chiamano in Lombardia, o senza fissa dimora, aumentano: sono i figli della disperazione, spesso hanno alle spalle malattie mentali mal curate, alcolismo, droga, ma anche semplice incapacità ad adeguarsi a regole sociali difficili, complesse, per mancanza di una preparazione scolastica e lavorativa da renderli competitivi.
Sono loro le vere vittime della crisi e sono solo loro che pagano per i loro piccoli reati o grandi reati, perché non hanno soldi per gli avvocati, mentre altri se la cavano sempre.
Sono luoghi comuni?
Sarà pure banale, ma è la realtà oggettiva: a pagare sono soprattutto le persone più fragili, ma in particolare quelle sole.