10 gen 2011

Rivolta per il pane . Tunisia e Algeria

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In Tunisia e in Algeria sono scopiate diverse rivolte per il caro pane: sì, qualcosa che noi conosciamo bene, ma solo dalla storia.

L'ultima rivolta storica per il pane, che si ricordi, è quella repressa dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris a Milano, nel maggio del 1898, al tempo della tassa sui macinati, che aveva provocato l'aumentato del prezzo del pane, del riso e della polenta del 30. 40%.

Invece è in corso un aumento del costo dei prodotti alimentari primari in tutto il mondo per motivi puramente speculativi e questo fatto porta alla fame interi popoli: specialmente quella parte dell'umanità che vive con meno di 3 dollari al giorno, circa la metà degli abitanti della terra, mentre addirittura circa un miliardo di persone campa con meno di un dollaro al giorno.

Si può dire che costoro sono sempre a rischio di morte per fame, che è sempre la prima causa di morte su questo pianeta: si muore di fame e di denutrizione, con le relative patologie.

La crisi economica è costata di più per i miseri della terra che per i popoli ricchi, anzi, per i ricchi della terra: è un'osservazione ovvia, banale, ma necessaria.

Chi ha ancora bisogno di pane per campare e non ha un reddito tale da permettersi di acquistarlo pure caro, senza troppi sacrifici, un aumento del prezzo lo porta alla disperazione e la rivolta: è una logica conseguenza, quando ci sono ancora forze per farlo.

Algeria e Tunisia sono due Stati moderati, specialmente la Tunisia, con un buon sviluppo economico industriale, con delle democrazia timide, ma anche coraggiose, con il rispetto delle minoranze, a dire il vero piccole, non islamiche, con leggi laiche.

Le rivolte per il pane stanno provocando diversi morti: in Tunisia si parla di 20 morti, per il governo e più di 20 per le opposizioni.

La polizia spara e i feriti non mancano.

Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

Da questi Paesi destabilizzati escono minacce dirette di conflitti e di terrorismo.

Le soluzioni sono tante, ma la principale è lo sviluppo sociale, economico, culturale di questi popoli, che non avranno più 5, 6 figli per donna, ma solo due, però che verranno mandati a scuola e avranno un destini migliore, facendo crescere il proprio Paese.

La rivoluzione per il progresso sta sempre nella scuola, aperta a tutti, che prepara gente almeno un po' istruita, che non diventeranno dei disperati, ma solo dei buoni lavoratori preparati e cittadini democratici.


Algeria e Tunisia sono due Stati moderati, specialmente la Tunisia, con un buon sviluppo economico industriale, con delle democrazia timide, ma anche coraggiose, con il rispetto delle minoranze, a dire il vero piccole, non islamiche, con leggi laiche.

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In Tunisia e in Algeria sono scopiate diverse rivolte per il caro pane: sì, qualcosa che noi conosciamo bene, ma solo dalla storia.

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Invece è in corso un aumento del costo dei prodotti alimentari primari in tutto il mondo per motivi puramente speculativi e questo fatto porta alla fame interi popoli: specialmente quella parte dell'umanità che vive con meno di 3 dollari al giorno, circa la metà degli abitanti della terra, mentre addirittura circa un miliardo di persone campa con meno di un dollaro al giorno.

Si può dire che costoro sono sempre a rischio di morte per fame, che è sempre la prima causa di morte su questo pianeta: si muore di fame e di denutrizione, con le relative patologie.

La crisi economica è costata di più per i miseri della terra che per i popoli ricchi, anzi, per i ricchi della terra: è un'osservazione ovvia, banale, ma necessaria.

Chi ha ancora bisogno di pane per campare e non ha un reddito tale da permettersi di acquistarlo pure caro, senza troppi sacrifici, un aumento del prezzo lo porta alla disperazione e la rivolta: è una logica conseguenza, quando ci sono ancora forze per farlo.

Algeria e Tunisia sono due Stati moderati, specialmente la Tunisia, con un buon sviluppo economico industriale, con delle democrazia timide, ma anche coraggiose, con il rispetto delle minoranze, a dire il vero piccole, non islamiche, con leggi laiche.

Le rivolte per il pane stanno provocando diversi morti: in Tunisia si parla di 20 morti, per il governo e più di 20 per le opposizioni.

La polizia spara e i feriti non mancano.

Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

Da questi Paesi destabilizzati escono minacce dirette di conflitti e di terrorismo.

Le soluzioni sono tante, ma la principale è lo sviluppo sociale, economico, culturale di questi popoli, che non avranno più 5, 6 figli per donna, ma solo due, però che verranno mandati a scuola e avranno un destini migliore, facendo crescere il proprio Paese.

La rivoluzione per il progresso sta sempre nella scuola, aperta a tutti, che prepara gente almeno un po' istruita, che non diventeranno dei disperati, ma solo dei buoni lavoratori preparati e cittadini democratici.































In Tunisia e in Algeria sono scopiate diverse rivolte per il caro pane: sì, qualcosa che noi conosciamo bene, ma solo dalla storia.

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In Tunisia e in Algeria sono scopiate diverse rivolte per il caro pane: sì, qualcosa che noi conosciamo bene, ma solo dalla storia.

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Invece è in corso un aumento del costo dei prodotti alimentari primari in tutto il mondo per motivi puramente speculativi e questo fatto porta alla fame interi popoli: specialmente quella parte dell'umanità che vive con meno di 3 dollari al giorno, circa la metà degli abitanti della terra, mentre addirittura circa un miliardo di persone campa con meno di un dollaro al giorno.

Si può dire che costoro sono sempre a rischio di morte per fame, che è sempre la prima causa di morte su questo pianeta: si muore di fame e di denutrizione, con le relative patologie.

La crisi economica è costata di più per i miseri della terra che per i popoli ricchi, anzi, per i ricchi della terra: è un'osservazione ovvia, banale, ma necessaria.

Chi ha ancora bisogno di pane per campare e non ha un reddito tale da permettersi di acquistarlo pure caro, senza troppi sacrifici, un aumento del prezzo lo porta alla disperazione e la rivolta: è una logica conseguenza, quando ci sono ancora forze per farlo.

Algeria e Tunisia sono due Stati moderati, specialmente la Tunisia, con un buon sviluppo economico industriale, con delle democrazia timide, ma anche coraggiose, con il rispetto delle minoranze, a dire il vero piccole, non islamiche, con leggi laiche.

Le rivolte per il pane stanno provocando diversi morti: in Tunisia si parla di 20 morti, per il governo e più di 20 per le opposizioni.

La polizia spara e i feriti non mancano.

Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

Da questi Paesi destabilizzati escono minacce dirette di conflitti e di terrorismo.

Le soluzioni sono tante, ma la principale è lo sviluppo sociale, economico, culturale di questi popoli, che non avranno più 5, 6 figli per donna, ma solo due, però che verranno mandati a scuola e avranno un destini migliore, facendo crescere il proprio Paese.

La rivoluzione per il progresso sta sempre nella scuola, aperta a tutti, che prepara gente almeno un po' istruita, che non diventeranno dei disperati, ma solo dei buoni lavoratori preparati e cittadini democratici.

9 gen 2011

Incinta Gianna Nannini

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Gianna Nannini se ne intende di neonati e si prepara a un battesimo rock, così dichiara in una intervista esclusiva a 'Tv Sorrisi e canzoni': "Penelope avrà un battesimo rock. Sarà una sorpresa. Vorrei che avvenisse all'apertura del tour, a Milano il 29 aprile. Non sarà un battesimo religioso, avrà tempo lei poi di scegliere se e come battezzarsi. Voglio invitare un mucchio di gente".

Tutti sappiamo che la musica Rock è l'ideale per far dormire i bambini.

Questa sì che è una bella notizia, che renderà felici tutte le 50enni e le sessantenni che hanno il rock nelle vene..... sì, quella bella musica ….bianca e sconvolgente, che ti accompagna sino alla morte, per tutta la vita, talvolta corta corta.

Battesimo Rock per Penelope

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Gianna Nannini se ne intende di neonati e si prepara a un battesimo rock, così dichiara in una intervista esclusiva a 'Tv Sorrisi e canzoni': "Penelope avrà un battesimo rock. Sarà una sorpresa. Vorrei che avvenisse all'apertura del tour, a Milano il 29 aprile. Non sarà un battesimo religioso, avrà tempo lei poi di scegliere se e come battezzarsi. Voglio invitare un mucchio di gente".

Tutti sappiamo che la musica Rock è l'ideale per far dormire i bambini.

Questa sì che è una bella notizia, che renderà felici tutte le 50enni e le sessantenni che hanno il rock nelle vene..... sì, quella bella musica ….bianca e sconvolgente, che ti accompagna sino alla morte, per tutta la vita, talvolta corta corta.

Nannini e Penelope - battesimo Rock

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Gianna Nannini se ne intende di neonati e si prepara per un battesimo rock, così dichiara in una intervista esclusiva a 'Tv Sorrisi e canzoni': "Penelope avrà un battesimo rock. Sarà una sorpresa. Vorrei che avvenisse all'apertura del tour, a Milano il 29 aprile. Non sarà un battesimo religioso, avrà tempo lei poi di scegliere se e come battezzarsi. Voglio invitare un mucchio di gente".

Tutti sappiamo che la musica Rock è l'ideale per far dormire i bambini.

Questa sì che è una bella notizia, che renderà felici tutte le 50enni e le sessantenni che hanno il rock nelle vene..... sì, quella bella musica ….bianca e sconvolgente, che ti accompagna sino alla morte, per tutta la vita, talvolta corta corta.

Gianna Nannini se ne intende di neonati e si prepara per un battesimo rock, così dichiara in una intervista esclusiva a 'Tv Sorrisi e canzoni'

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Gianna Nannini se ne intende di neonati e si prepara per un battesimo rock, così dichiara in una intervista esclusiva a 'Tv Sorrisi e canzoni': "Penelope avrà un battesimo rock. Sarà una sorpresa. Vorrei che avvenisse all'apertura del tour, a Milano il 29 aprile. Non sarà un battesimo religioso, avrà tempo lei poi di scegliere se e come battezzarsi. Voglio invitare un mucchio di gente".

Tutti sappiamo che la musica Rock è l'ideale per far dormire i bambini.

Questa sì che è una bella notizia, che renderà felici tutte le 50enni e le sessantenni che hanno il rock nelle vene..... sì quella bella musica ….bianca e sconvolgente, che ti accompagna sino alla morte, per tutta la vita, talvolta corta corta.

Oknotizie è una via di mezzo tra una rassegna stampa, una ....strana copia delle News di Google, dove la legge è sconosciuta: parlo delle notizie che appaiono.

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Oknotizie è una via di mezzo tra una rassegna stampa e un forum: è una ....strana copia delle News di Google, però dove la legge è sconosciuta: parlo delle notizie che appaiono e non del sito.

Si vede che i signori di Virgilio hanno altro da che fare, ma lì si leggono notizie totalmente inventate, balle grandi come case, scritte da individui che nella vita hanno certamente ricevuto molti calci in culo, ma hanno risolto con alcool e droga i loro drammi.

Non voglio fare di tutta l'erba un fascio: non è tutto così, ma in parte sì.

Ci sono delle istigazioni a delinquere che dovrebbero interessare i responsabili del ...forum (?)

E' facile ingannare i sistemi di sicurezza: è certamente qualcosa di ridicolo, perché non conta quante gente ti vede, ma quanti contatti si ottengono.

Si ritrovano in gruppo e passano le nottate a cliccare per essere i primi: certamente avranno il dito indice molto grosso.

Non ci sono i filtri del serissimo Google, inoltre abbiano reati vigliacchi contro singoli individui, mentre i politici e i figli dei politici si difendono molto bene con delle belle denunce penali per calunnia.

Si può dire che per un click in più si sparge merda e tanta: ho trovato istigazioni a delinquere, offese gratuite e notizie non confermate, con accuse gravi contro questi e quelli.

Invitiamo Virgilio a ritrovare la sua serietà tipica, chiudendo ed espellendo certi personaggi, che in certi casi paiono addirittura dei sostenitori del terrorismo.

Infatti vorrei invitare pure le forze dell'Ordine, la polizia postale, a dare uno sguardo approfondito, grazie.


















Violenza contro un blogger a Roma

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Aggressione a Roma dal giornalista Mario Adinolfi: 8 ragazzini hanno aggredito il noto blogger, pare per un banale diverbio stradale, lasciandolo coperto di lividi e urlando ciccione.

Dopo il diverbio televisivo di Adinolfi e  Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti è chiaro che la violenza, verbale e fisica sta tornando a livelli inaccettabili: è necessario insegnare ...l'educazione a molti giovani e meno giovani, che confondono il lecito con l'illecito, istigati dai soli vecchi violenti a parole.

E' ora di trattare gli istigatori, gli esecutori e chi fa favoreggiamento morale allo stesso modo per vincere la violenza.

Roma - aggredito il blogger Adinolfi

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Aggressione a Roma dal giornalista Mario Adinolfi: 8 ragazzini hanno aggredito il noto blogger, pare per un banale diverbio stradale, lasciandolo coperto di lividi e urlando ciccione.

Dopo il diverbio televisivo di Adinolfi e  Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti è chiaro che la violenza, verbale e fisica sta tornando a livelli inaccettabili: è necessario insegnare ...l'educazione a molti giovani e meno giovani, che confondono il lecito con l'illecito, istigati dai soli vecchi violenti a parole.

E' ora di trattare gli istigatori, gli esecutori e chi fa favoreggiamento morale allo stesso modo per vincere la violenza.