1 feb 2011

RUBY rubacuori e Boccassini

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Matteo Brigandì è un membro laico del Consiglio superiore della magistratura ed è stato accusato di abuso d'ufficio perché pare che abbia fornito al IL Giornale un vecchio dossier archiviato, un procedimento archiviato su Ilda Boccassini, il Pm che indaga su Arcore e Ruby.

Intanto sul Il Giornale era apparso un articolo “La doppia morale di Bocassini: è una vecchia storia, risalente al 1982: il magistrato fu scoperto "sorpresa in atteggiamenti amorosi" con un giornalista, guarda caso e che sorpresa, di Lotta Continua. L’articolo del giornale riferisce: "Davanti al Csm si difese come paladina della privacy. E fu assolta. Ora fruga nelle feste di Arcore, ma allora parlò di 'tutela della sfera personale'".

Difesa da avvocati d’Ufficio perché il giornalista sicuramente non era un minorenne e non era un prostituto a pagamento, le accuse nei confronti di Silvio invece sono proprio legati a questi reati, favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.

Comunque per questi motivi è stata perquisita la redazione romana del quotidiano IL GIORNALE e l’'abitazione della giornalista Anna Maria Greco: IL GIORNALE accusa la magistratura di essere ormai allo Stato di Polizia, comunque pure a sinistra hanno protestato sulla perquisizione e forse qualcuno nella magistratura è un po’ nervoso.

Il caso Ruby e la guerra tra Boccassino, Il Giornale

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Matteo Brigandì è un membro laico del Consiglio superiore della magistratura ed è stato accusato di abuso d'ufficio perché pare che abbia fornito al IL Giornale un vecchio dossier archiviato, un procedimento archiviato su Ilda Boccassini, il Pm che indaga su Arcore e Ruby.

Intanto sul Il Giornale era apparso un articolo “La doppia morale di Bocassini: è una vecchia storia, risalente al 1982: il magistrato fu scoperto "sorpresa in atteggiamenti amorosi" con un giornalista, guarda caso e che sorpresa, di Lotta Continua. L’articolo del giornale riferisce: "Davanti al Csm si difese come paladina della privacy. E fu assolta. Ora fruga nelle feste di Arcore, ma allora parlò di 'tutela della sfera personale'".

Difesa da avvocati d’Ufficio perché il giornalista sicuramente non era un minorenne e non era un prostituto a pagamento, le accuse nei confronti di Silvio invece sono proprio legati a questi reati, favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.

Comunque per questi motivi è stata perquisita la redazione romana del quotidiano IL GIORNALE e l’'abitazione della giornalista Anna Maria Greco: IL GIORNALE accusa la magistratura di essere ormai allo Stato di Polizia, comunque pure a sinistra hanno protestato sulla perquisizione e forse qualcuno nella magistratura è un po’ nervoso.

Il Giornale, Ilda Boccassino - Matteo Brigandì accusato per abuso di ufficio

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Matteo Brigandì è un membro laico del Consiglio superiore della magistratura ed è stato accusato di abuso d'ufficio perché pare che abbia fornito al IL Giornale un vecchio dossier archiviato, un procedimento archiviato su Ilda Boccassini, il Pm che indaga su Arcore e Ruby.

Intanto sul Il Giornale era apparso un articolo “La doppia morale di Bocassini: è una vecchia storia, risalente al 1982: il magistrato fu scoperto "sorpresa in atteggiamenti amorosi" con un giornalista, guarda caso e che sorpresa, di Lotta Continua. L’articolo del giornale riferisce: "Davanti al Csm si difese come paladina della privacy. E fu assolta. Ora fruga nelle feste di Arcore, ma allora parlò di 'tutela della sfera personale'".

Difesa da avvocati d’Ufficio perché il giornalista sicuramente non era un minorenne e non era un prostituto a pagamento, le accuse nei confronti di Silvio invece sono proprio legati a questi reati, favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.

Comunque per questi motivi è stata perquisita la redazione romana del quotidiano IL GIORNALE e l’'abitazione della giornalista Anna Maria Greco: IL GIORNALE accusa la magistratura di essere ormai allo Stato di Polizia, comunque pure a sinistra hanno protestato sulla perquisizione e forse qualcuno nella magistratura è un po’ nervoso.

Boccassino e IL Giornale - lotta senza esclusioni di colpi

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Matteo Brigandì è un membro laico del Consiglio superiore della magistratura ed è stato accusato di abuso d'ufficio perché pare che abbia fornito al IL Giornale un vecchio dossier archiviato, un procedimento archiviato su Ilda Boccassini, il Pm che indaga su Arcore e Ruby.

Intanto sul Il Giornale era apparso un articolo “La doppia morale di Bocassini: è una vecchia storia, risalente al 1982: il magistrato fu scoperto "sorpresa in atteggiamenti amorosi" con un giornalista, guarda caso e che sorpresa, di Lotta Continua. L’articolo del giornale riferisce: "Davanti al Csm si difese come paladina della privacy. E fu assolta. Ora fruga nelle feste di Arcore, ma allora parlò di 'tutela della sfera personale'".

Difesa da avvocati d’Ufficio perché il giornalista sicuramente non era un minorenne e non era un prostituto a pagamento, le accuse nei confronti di Silvio invece sono proprio legati a questi reati, favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.

Comunque per questi motivi è stata perquisita la redazione romana del quotidiano IL GIORNALE e l’'abitazione della giornalista Anna Maria Greco: IL GIORNALE accusa la magistratura di essere ormai allo Stato di Polizia, comunque pure a sinistra hanno protestato sulla perquisizione e forse qualcuno nella magistratura è un po’ nervoso.






La carta di credito di Elisa Benedetti era stata bloccata, ma un ragazzo di 28 anni, amico della scomparsa e morta di Perugia, aveva tentato di prelevare del denaro da una filiale della Cassa di Risparmio di Firenze

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La carta di credito di Elisa Benedetti era stata bloccata, ma un ragazzo di 28 anni, amico della scomparsa e morta di Perugia, aveva tentato di prelevare del denaro da una filiale della Cassa di Risparmio di Firenze: non riuscendo nel suo intento se ne andato, ma le telecamere lo avevano filmato ed è stato identificato.

E’ un personaggio noto per dei precedenti alle forze dell’ordine.

Così ciò che appariva una morte banale per freddo di una studentessa che aveva bevuto troppo apre altre ipotesi investigative: mancano anche due cellulari della ragazza.

La carta di credito è stata sottratta prima che Elisa si perdesse fuori Perugia, nei boschi?

Il furto dei cellulari è avvenuto dopo la morte di Elisa o prima, in quale modalità?

Aveva usato pure della droga quella sera maledetta la ragazza di Città di castello?










News Perugia - qualche dubbio sulla morte della ragazza morta

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Elisa Benedetti, la ragazza di Città di castello e morta fuori Perugia, è rimasta più di un’ora al telefono con l’operatore del 112: diceva di essere finita in una zona buia e spaventosa, di essersi impantanata con l’auto.

Sosteneva di essere stata stuprata e di cercare di uscire dalla zona, che ci fosse dell’acqua.

La ragazza sembra proprio che non avesse subito violenza, né lesioni fisiche, tranne qualche graffio dovuto probabilmente ai rovi della zona.

L’operatore del 112 le consigliava di restare in auto e di non muoversi, ma la ragazza pare che sia pure poi uscita e caduta in un ruscello, peggiorando la sua condizione termica.

Pare che sia morta per il freddo, ma si attendono i risultati dell’autopsia.












Perugia - studentessa morta- le indagini continuano

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Elisa Benedetti, la ragazza di Città di castello e morta fuori Perugia, è rimasta più di un’ora al telefono con l’operatore del 112: diceva di essere finita in una zona buia e spaventosa, di essersi impantanata con l’auto.

Sosteneva di essere stata stuprata e di cercare di uscire dalla zona, che ci fosse dell’acqua.

La ragazza sembra proprio che non avesse subito violenza, né lesioni fisiche, tranne qualche graffio dovuto probabilmente ai rovi della zona.

L’operatore del 112 le consigliava di restare in auto e di non muoversi, ma la ragazza pare che sia pure poi uscita e caduta in un ruscello, peggiorando la sua condizione termica.

Pare che sia morta per il freddo, ma si attendono i risultati dell’autopsia.



La morte di Elisa di Perugia

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Elisa Benedetti, la ragazza di Città di castello e morta fuori Perugia, è rimasta più di un’ora al telefono con l’operatore del 112: diceva di essere finita in una zona buia e spaventosa, di essersi impantanata con l’auto.

Sosteneva di essere stata stuprata e di cercare di uscire dalla zona, che ci fosse dell’acqua.

La ragazza sembra proprio che non avesse subito violenza, né lesioni fisiche, tranne qualche graffio dovuto probabilmente ai rovi della zona.

L’operatore del 112 le consigliava di restare in auto e di non muoversi, ma la ragazza pare che sia pure poi uscita e caduta in un ruscello, peggiorando la sua condizione termica.

Pare che sia morta per il freddo, ma si attendono i risultati dell’autopsia.



Elisa Benedetti, la ragazza di Città di castello e morta fuori Perugia, è rimasta più di un’ora al telefono con l’operatore del 112

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Elisa Benedetti, la ragazza di Città di castello e morta fuori Perugia, è rimasta più di un’ora al telefono con l’operatore del 112: diceva di essere finita in una zona buia e spaventosa, di essersi impantanata con l’auto.

Sosteneva di essere stata stuprata e di cercare di uscire dalla zona, che ci fosse dell’acqua.

La ragazza sembra proprio che non avesse subito violenza, né lesioni fisiche, tranne qualche graffio dovuto probabilmente ai rovi della zona.

L’operatore del 112 le consigliava di restare in auto e di non muoversi, ma la ragazza pare che sia pure poi uscita e caduta in un ruscello, peggiorando la sua condizione termica.

Pare che sia morta per il freddo, ma si attendono i risultati dell’autopsia.

Islam - Egitto - Fratelli Mussulmani

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Ora il rischio sta nel vedere un regime islamico in Egitto, che avrebbe sicuramente due nemici nella zona, i copti e Israele, mentre l’Occidente non lascerebbe il canale di Suez in mano a uno Stato ostile: i rischi sono parecchi per la pace della regione e quello che sembrava un incubo ora si sta realizzando.

La creazione di Stati filo occidentali con presidenti corrotti ora sta costando moltissimo a tutti noi: la pace pare essere messa alle corde e le soluzioni militari tradizionali costano troppo economicamente e politicamente, ma soprattutto in vite umane.