7 feb 2011


Aosta, lunedì 7 febbraio 2011
 
SAISON CULTURELLE 2010/2011:
SHYLOCK, IL MERCANTE DI VENEZIA IN PROVA
 
di Roberto Andò e Moni Ovadia
da William Shakespeare
con Moni Ovadia e Shel Shapiro
 
L'Assessorato dell'istruzione e cultura, nell'ambito della Saison Culturelle 2010/2011, propone lo spettacolo teatrale SHYLOCK, Il mercante di Venezia in prova, lunedì 14 e martedì 15 febbraio 2011, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta.
 
Il Mercante di Venezia in prova ha inizio in un luogo che non è identificabile, potrebbe essere un mattatoio o un teatro, uno di quei luoghi che la contemporaneità ha sublimato e convertito, inscenando il Bene lì dove era di casa il Male, un luogo dove un regista dovrebbe provare il suo Mercante di Venezia, finanziato da un mercante odierno, delle cui immense fortune nessuno sa rintracciare l'origine, all'infuori del sospetto che le vuole certamente generate dal crimine. L'ossessione del regista e quella del mercante sono speculari, il primo vorrebbe restituire a Shylock la libbra di carne che gli è stata negata cinquecento anni fa, l'altro vorrebbe acquisire un altro pezzo speciale nella sua collezione di libbre, catturando il cuore di un artista. Uno vorrebbe profanare il confine tra l'Arte e la Vita, l'altro vorrebbe sondare un'ultima chance per il teatro di continuare ad essere, al di là dei suoi trucchi e delle sue miserie, l'irriducibile talismano dell'umano. In un deliquio febbrile, che via via prende la forma di un puzzle, le scene immaginate dal regista si alternano a divagazioni sulla verità e sulla menzogna, mentre uno Shylock agonizzante, sorvegliato da un Cardinale, da un oscuro prelato e da un'infermiera, continua a balbettare, come un ritornello ossessivo, il suo monologo più celebre: Se ci pungete, non sanguiniamo? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? È una sarabanda sul senso (o non senso) del teatro? Un pastiche? O, piuttosto, un paesaggio dove, in controluce, è possibile riconoscere il rischio del teatro oggi, ciò che lo pone a un bivio, sparire nell'inessenziale marginalità che gli è stata affidata o riprendere ad essere quello che una volta era, un grande paese senza nome che appartiene a tutti, un paese dell'anima, dove ciò che viene di continuo evocato nel nome dell'umano risulterebbe vago e approssimativo se non venisse ogni volta scandagliato l'eterno gioco del prestito e del debito, quella speciale e riuscita acrobazia dell'uomo di farsi mercante di ciò che non è in vendita, ieri come oggi, nel tempo orribile che di volta in volta ci tocca in sorte, ieri nel tempo delle Venezie o delle Buchenwald, oggi in un tempo chiuso al respiro dell'altro, un tempo che sembrerebbe avere definitivamente escluso la vastità del vivere dal suo orizzonte, e con essa, la pietà e il dolore degli altri. È una commedia o una tragedia?
 
La Saison Culturelle 2010/2011 è realizzata col patrocinio della Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino.
 
I BIGLIETTI SONO ESAURITI. A coloro che sono interessati ad acquistare i biglietti per i posti resisi disponibili dopo le ore 21 si consiglia di presentarsi, la sera dello spettacolo, preferibilmente lunedì 14 febbraio, al Teatro Giacosa, alle ore 20, quando saranno distribuite le apposite contromarche.
 
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Direzione sostegno e sviluppo attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n. verde 800141151, 0165 32778, 0165 273277.
Il prezzo del biglietto è di € 15 (€ 11 il ridotto).

WWF: ALTRE DUE OASI WWF ENTRANO NELL’ELENCO DELLE ZONE RAMSAR - zone umide

ZONE UMIDE
WWF: ALTRE  DUE OASI WWF ENTRANO NELL'ELENCO DELLE ZONE RAMSAR


La giornata mondiale delle zone umide ha portato una bellissima notizia.
Secondo quanto stabilito dalla direttiva emanata nei giorni scorsi
dall'Assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Gianmaria
Sparma, le riserve e oasi WWF siciliane Saline di Trapani e Laghi Preola e
Gorghi Tondi, insieme ad altre quattro aree sempre siciliane, sono state
individuate quali zone umide di particolare importanza internazionale per
essere inserite nella lista della Convenzione di Ramsar, il trattato
intergovernativo sulla conservazione delle biodiversità che da ben 40 anni
riconosce e tutela le zone umide più importanti del mondo.

"È una notizia bellissima. È la prova che il lavoro serio alla lunga paga
anche se è necessario qualche sacrificio in più. Un ringraziamento va allo
staff WWF e ai Direttori e il personale delle oasi per il loro prezioso
lavoro oltre che all'Assessore Sparma" ha detto Pier Francesco Rizza,
Presidente del WWF Sicilia.

L'Italia ospita 52 siti Ramsar tra cui già figurano 9 oasi WWF, a cui presto
si aggiungeranno le sei zone umide siciliane. L'importanza della tutela e
della messa in rete di questi ambienti è di fondamentale importanza per
garantire la sopravvivenza degli uccelli acquatici, stanziali e migratori e
dei relativi habitat, fortemente minacciati dal regredire di questi
particolari ambienti (quasi il 50% delle specie di uccelli presenti in
Italia è legata alle zone umide): dei circa 3 milioni di ettari originari,
infatti, all'inizio del ventesimo secolo ne residuavano 1.300.000 ettari,
precipitati a 300mila nel 1991; oggi ne rimane lo 0,2%, compreso tra aree
interne e costiere. Si stima che ad essi sia legato circa il 12% del totale
delle specie animali, che diventa il 40% aggiungendovi quelle vegetali.

Le aree siciliane inserite nella lista delle Zone umide di importanza
internazionale sono:
1) Saline di Trapani, Paceco e Stagnone di Marsala;
2) Laghi Murana, Preola e Gorghi Tondi, Paludi costiere di Capo Feto e Margi
Spanò, Stagno di Pantano Leone;
3) Saline di Siracusa, Saline di Priolo, Saline di Augusta;
4) Pantani della Sicilia Sud Orientale;
5) Lago di Pergusa;
6) Biviere di Lentini, Tratto del fiume Simeto e area antistante la foce.
La stessa direttiva prevede l'ampliamento del Biviere di Lentini, già zona
Ramsar, con le aree limitrofe di Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela.

Workshop Foto Circus reportage con Francesco Cito


Workshop Foto Circus reportage con Francesco Cito
A Brescia atmosfere circensi per un workshop di fotografia di reportage con Francesco Cito, tra i più famosi fotoreporter italiani.


Per gli amanti della fotografia di reportage è un'occasione da non perdere. Francesco Cito , uno dei più famosi fotoreporter italiani sarà il docente di un workshop teorico-pratico organizzato da Franciacorta Foto Workshop sul tema del circo in programma Domenica 20 Febbraio.
Acrobati, clown, trapezisti, lanciatori di pugnali, giocoleri e equilibristi arriveranno a Brescia con le carovane e il coloratissimo tendone per mettere in mostra vita e segreti di un arte tramandata da generazioni e che conferma Brescia come una delle capitali dell'arte circense italiana.
Sotto la guida di Francesco Cito i partecipanti avranno la possibilità di realizzare un progetto fotografico sulla vita del Circo Sterza, piccolo circo ma dalla grande storia, durante una tipica giornata di lavoro: dalla preparazione dell'attrezzatura, il trucco e i vestiti fino all'atteso spettacolo, che sarà nel pomeriggio in esclusiva per il workshop e vedrà la possibilità di fotografare in totale libertà le diverse esibizioni, e un secondo spettacolo in serata con la presenza del pubblico.

Il circo e l'arte circense affascinano da sempre bambini e ragazzi di tutte le età. Da adulti la magia però non svanisce, e il circo continua a stupire e a far sorridere, forse anche con un pizzico di invidia nei confronti di chi, come la famiglia Sterza, è riuscita nel difficile compito di fare dell'arte e della passione un lavoro.
Il workshop prevede una fase didattica iniziale in cui Cito preparerà i partecipanti ad affrontare al meglio il progetto fotografico valutando i diversi aspetti della fotografia di reportage. Dalle problematiche tecniche alle dinamiche di approccio.
La giornata si concluderà con una valutazione del lavoro svolto e un confronto con l'istruttore.

Dice di Cito Ferdinando Scianna: "è forse oggi il miglior fotogiornalista italiano. Ha l'istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di far passare attraverso le immagini, con forza di sintesi e rigore visivo, l'essenziale delle cose".
Le iscrizioni verranno chiuse al raggiungimento di 13 iscritti.
Per informazioni è possibile consultare il sito web
www.franciacortafotoworkshop.it oppure chiamare I seguenti numeri: 339 1351913 – 339 5656777. All'interno del sito sono presenti le istruzioni per effettuare l'iscrizione.


Biografia Francesco Cito (fotografo)

Francesco Cito, nato a Napoli nel 1949, è uno tra i più grandi fotoreporter italiani. Professionista dal 1975, ha avviato la sua carriera a Londra, occupandosi inizialmente di fotografia nel campo della musica leggera, pop, rock, soul. Successivamente ha collaborato con il Sunday Times Magazine, realizzando reportages su temi sociali e conflitti bellici nelle aree Medio Orientali.
In Italia ha collaborato con Epoca, Illustrazione Italiana, Specchio, Panorama, il Venerdì di Repubblica e Sette del Corriere della Sera. Ha pubblicato diversi libri, tra i quali: Immagini come parole, L'isola al di la del mare, Sulla terra chiamata Palestina. Testimone di fatti che hanno segnato la storia contemporanea, Cito colpisce con fotografie che raccontano con drammatica puntualità momenti di vita del novecento. Scianna ha scritto di lui: Francesco è forse oggi il miglior fotogiornalista italiano. Ha l'istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di far passare atraverso le immagini, con forza di sintesi e rigore visivo l'essenziale delle cose.

Iezzi Arianne presenta: "Come è difficile essere semplici!" scritto da MASSIMO IOMMARINI


"Come è difficile essere semplici!" scritto da MASSIMO IOMMARINI 
mio cugino, pittore, cantautore, scrittore, poeta, deceduto ad Atri nel 1994 perchè coinvolto in un incidente stradale, i medici del Pronto Soccorso non capirono che aveva in atto un'emorragia interna. I familiari non hanno voluto sporgere denuncia.
Ho mandato alla stampa il libro, curato da me, dei suoi scritti, poesie, canzoni, pensieri e sto curando anche il prossimo libro, una monografia sulla sua attività di artista.


Iezzi Arianna

Notizie News - un trans per Marrazzo e Libero che ...guarda


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Piero Marrazzo è stato pizzicato ancora con un viado sudamericano: è stato fermato a un posto di blocco su un'auto di grossa cilindrata e con i vetri oscurati.
Per l'ex governatore Piero Marrazzo, fermato in via Tuscolana a Roma, non sono state riscontrate irregolarità penali ed amministrative.
La notizia poi è apparsa sul quotidiano Libero, sempre secondo il giornale ha detto agli agenti, quasi per giustificarsi: "Sto solo accompagnando a casa un'amica".
Questa volta Marrazzo ha dato ordine ai suoi avvocati di querelare Libero, ma sinceramente non si sa per quale reato: Violazione della privacy, persecuzione o altro.
Marrrazzo non è più un politico attivo così questo intervento sul quotidiano pare più legato al gossip o alla ricerca di casi privati.
Se per Marrazzo la privacy vale per Berlusconi non vale?
Tutti i politici hanno qualche segreto da nascondere?
Il gioco è chiaro, ma è un po' troppo ovvio.


Ultimissima su Marrazzo e il Viado o trans ...non tram


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Ultime notizie - Marrazzo e il solito viado, scoperto dal solito Libero


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Caso Marrazzo - trans e Libero


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Libero pizzica Marrazzo e lui querela


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Transessualità e viados sudamericano - Marrazzo e Libero


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