10 apr 2011

News - Ventimiglia ucciso a calci e a pugni da 4 rumeni



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Walter Allavena aveva 53 anni ed era un idraulico, la sua colpa era quella di essere intervenuto per sedare una rissa, per aiutare il figlio aggredito da 4 rumeni: i 4 erano ubriachi e lo hanno pestato a sangue e lo hanno ucciso, a calci e a pugni.
Questo è avvenuto a Ventimiglia e la rabbia cresce forte, la paura anche.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Della tolleranza dei soliti buonisti, della mancanza di decisione per combattere le forme estreme di abuso degli alcolici: la violenza cresce con l'alcool e anche i santi diventano cattivi,
Poi certi individui violenti perché sono in Italia?
Per la gioia dei xenofobi?

Notizie news - Ventimiglia ucciso a calci e a pugni da 4 rumeni


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Walter Allavena aveva 53 anni ed era un idraulico, la sua colpa era quella di essere intervenuto per sedare una rissa, per aiutare il figlio aggredito da 4 rumeni: i 4 erano ubriachi e lo hanno pestato a sangue e lo hanno ucciso, a calci e a pugni.
Questo è avvenuto a Ventimiglia e la rabbia cresce forte, la paura anche.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Della tolleranza dei soliti buonisti, della mancanza di decisione per combattere le forme estreme di abuso degli alcolici: la violenza cresce con l'alcool e anche i santi diventano cattivi,
Poi certi individui violenti perché sono in Italia?
Per la gioia dei xenofobi?

Ventimiglia ucciso a calci e a pugni da 4 rumeni



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Walter Allavena aveva 53 anni ed era un idraulico, la sua colpa era quella di essere intervenuto per sedare una rissa, per aiutare il figlio aggredito da 4 rumeni: i 4 erano ubriachi e lo hanno pestato a sangue e lo hanno ucciso, a calci e a pugni.
Questo è avvenuto a Ventimiglia e la rabbia cresce forte, la paura anche.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Della tolleranza dei soliti buonisti, della mancanza di decisione per combattere le forme estreme di abuso degli alcolici: la violenza cresce con l'alcool e anche i santi diventano cattivi,
Poi certi individui violenti perché sono in Italia?
Per la gioia dei xenofobi?

9 apr 2011

Uccisione - Yara Gambirasio - un mistero da risolvere



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Yara invece resta sempre un mistero, ma il silenzio sulle indagini a cosa serve?
Poi è legittimo, tranne per i casi di informazioni importanti e riservate, ostacolare la stampa?
Sino ad oggi non si sa nulla e il mostro resta nascosto, o i mostri, perché si è accennato pure al branco.
La famiglia chiede il rispetto per il loro dolore, ma qualcosa non si capisce e qualche preoccupazione resta.
Tenere vivo il caso, non la vita privata e famigliare di Yara, possibilmente senza inventarsi notizie, come molti giornali e giornaletti hanno fatto è fondamentale.
Ci sono dei delitti che rimangono insoluti perché non interessavano, abbiamo degli scomparsi che non hanno lasciato traccia perché nessuno, o quasi, si è preoccupato di loro.
Un borgo come Brembate Sopra è stato sconvolto e setacciato in ogni suo angolo dalla stampa, in cerca di segreti e misteri, che forse non esistevano: spesso certi cronisti si immischiavano in faccende private, rompevano l'anima alle persone ed è giusto lasciare in pace il paese.
Poi si è insinuato l'immaginario branco locale, ma di quale gruppo di ragazzi non si sa: in questo chi protesta a Brembate ha ragione perché le ipotesi su Yara hanno creato situazioni fantastiche di bande di piccoli delinquenti, ubriachi o fatti di altro, che commettevano qualcosa di terribile su Yara.
Questi scenari, senza alcun fondamento, si nutrivano di pregiudizi vecchi e soliti, contro i ragazzi di oggi, contro i bergamaschi, contro gli extracomunitari, a secondo del tipo di giornale che li proponeva.
Si attende che le risposte arrivino e prima o poi giungeranno, perché l'omicidio di Yara non può restare segreto: l'interesse della stampa, ma di Internet resterà vivo per molto tempo.
L'importante è leggere solo notizie che rispettino la privacy e l'intelligenza, sena ipotesi rocambolesche, ridicole, senza indizi reali alle spalle.

Omicidio - Yara Gambirasio - un mistero da risolvere



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Yara invece resta sempre un mistero, ma il silenzio sulle indagini a cosa serve?
Poi è legittimo, tranne per i casi di informazioni importanti e riservate, ostacolare la stampa?
Sino ad oggi non si sa nulla e il mostro resta nascosto, o i mostri, perché si è accennato pure al branco.
La famiglia chiede il rispetto per il loro dolore, ma qualcosa non si capisce e qualche preoccupazione resta.
Tenere vivo il caso, non la vita privata e famigliare di Yara, possibilmente senza inventarsi notizie, come molti giornali e giornaletti hanno fatto è fondamentale.
Ci sono dei delitti che rimangono insoluti perché non interessavano, abbiamo degli scomparsi che non hanno lasciato traccia perché nessuno, o quasi, si è preoccupato di loro.
Un borgo come Brembate Sopra è stato sconvolto e setacciato in ogni suo angolo dalla stampa, in cerca di segreti e misteri, che forse non esistevano: spesso certi cronisti si immischiavano in faccende private, rompevano l'anima alle persone ed è giusto lasciare in pace il paese.
Poi si è insinuato l'immaginario branco locale, ma di quale gruppo di ragazzi non si sa: in questo chi protesta a Brembate ha ragione perché le ipotesi su Yara hanno creato situazioni fantastiche di bande di piccoli delinquenti, ubriachi o fatti di altro, che commettevano qualcosa di terribile su Yara.
Questi scenari, senza alcun fondamento, si nutrivano di pregiudizi vecchi e soliti, contro i ragazzi di oggi, contro i bergamaschi, contro gli extracomunitari, a secondo del tipo di giornale che li proponeva.
Si attende che le risposte arrivino e prima o poi giungeranno, perché l'omicidio di Yara non può restare segreto: l'interesse della stampa, ma di Internet resterà vivo per molto tempo.
L'importante è leggere solo notizie che rispettino la privacy e l'intelligenza, sena ipotesi rocambolesche, ridicole, senza indizi reali alle spalle.

Delitto - Yara Gambirasio - un mistero da risolvere



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Yara invece resta sempre un mistero, ma il silenzio sulle indagini a cosa serve?
Poi è legittimo, tranne per i casi di informazioni importanti e riservate, ostacolare la stampa?
Sino ad oggi non si sa nulla e il mostro resta nascosto, o i mostri, perché si è accennato pure al branco.
La famiglia chiede il rispetto per il loro dolore, ma qualcosa non si capisce e qualche preoccupazione resta.
Tenere vivo il caso, non la vita privata e famigliare di Yara, possibilmente senza inventarsi notizie, come molti giornali e giornaletti hanno fatto è fondamentale.
Ci sono dei delitti che rimangono insoluti perché non interessavano, abbiamo degli scomparsi che non hanno lasciato traccia perché nessuno, o quasi, si è preoccupato di loro.
Un borgo come Brembate Sopra è stato sconvolto e setacciato in ogni suo angolo dalla stampa, in cerca di segreti e misteri, che forse non esistevano: spesso certi cronisti si immischiavano in faccende private, rompevano l'anima alle persone ed è giusto lasciare in pace il paese.
Poi si è insinuato l'immaginario branco locale, ma di quale gruppo di ragazzi non si sa: in questo chi protesta a Brembate ha ragione perché le ipotesi su Yara hanno creato situazioni fantastiche di bande di piccoli delinquenti, ubriachi o fatti di altro, che commettevano qualcosa di terribile su Yara.
Questi scenari, senza alcun fondamento, si nutrivano di pregiudizi vecchi e soliti, contro i ragazzi di oggi, contro i bergamaschi, contro gli extracomunitari, a secondo del tipo di giornale che li proponeva.
Si attende che le risposte arrivino e prima o poi giungeranno, perché l'omicidio di Yara non può restare segreto: l'interesse della stampa, ma di Internet resterà vivo per molto tempo.
L'importante è leggere solo notizie che rispettino la privacy e l'intelligenza, sena ipotesi rocambolesche, ridicole, senza indizi reali alle spalle.

Assassinio - Yara Gambirasio - un mistero da risolvere



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Yara invece resta sempre un mistero, ma il silenzio sulle indagini a cosa serve?
Poi è legittimo, tranne per i casi di informazioni importanti e riservate, ostacolare la stampa?
Sino ad oggi non si sa nulla e il mostro resta nascosto, o i mostri, perché si è accennato pure al branco.
La famiglia chiede il rispetto per il loro dolore, ma qualcosa non si capisce e qualche preoccupazione resta.
Tenere vivo il caso, non la vita privata e famigliare di Yara, possibilmente senza inventarsi notizie, come molti giornali e giornaletti hanno fatto è fondamentale.
Ci sono dei delitti che rimangono insoluti perché non interessavano, abbiamo degli scomparsi che non hanno lasciato traccia perché nessuno, o quasi, si è preoccupato di loro.
Un borgo come Brembate Sopra è stato sconvolto e setacciato in ogni suo angolo dalla stampa, in cerca di segreti e misteri, che forse non esistevano: spesso certi cronisti si immischiavano in faccende private, rompevano l'anima alle persone ed è giusto lasciare in pace il paese.
Poi si è insinuato l'immaginario branco locale, ma di quale gruppo di ragazzi non si sa: in questo chi protesta a Brembate ha ragione perché le ipotesi su Yara hanno creato situazioni fantastiche di bande di piccoli delinquenti, ubriachi o fatti di altro, che commettevano qualcosa di terribile su Yara.
Questi scenari, senza alcun fondamento, si nutrivano di pregiudizi vecchi e soliti, contro i ragazzi di oggi, contro i bergamaschi, contro gli extracomunitari, a secondo del tipo di giornale che li proponeva.
Si attende che le risposte arrivino e prima o poi giungeranno, perché l'omicidio di Yara non può restare segreto: l'interesse della stampa, ma di Internet resterà vivo per molto tempo.
L'importante è leggere solo notizie che rispettino la privacy e l'intelligenza, sena ipotesi rocambolesche, ridicole, senza indizi reali alle spalle.

Caso Yara Gambirasio - un mistero da risolvere



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Yara invece resta sempre un mistero, ma il silenzio sulle indagini a cosa serve?
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La famiglia chiede il rispetto per il loro dolore, ma qualcosa non si capisce e qualche preoccupazione resta.
Tenere vivo il caso, non la vita privata e famigliare di Yara, possibilmente senza inventarsi notizie, come molti giornali e giornaletti hanno fatto è fondamentale.
Ci sono dei delitti che rimangono insoluti perché non interessavano, abbiamo degli scomparsi che non hanno lasciato traccia perché nessuno, o quasi, si è preoccupato di loro.
Un borgo come Brembate Sopra è stato sconvolto e setacciato in ogni suo angolo dalla stampa, in cerca di segreti e misteri, che forse non esistevano: spesso certi cronisti si immischiavano in faccende private, rompevano l'anima alle persone ed è giusto lasciare in pace il paese.
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