Notizie news - Beppe Grillo e i clandestini in Italia

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I clandestini sono un'arma in mano ai partiti e ai mafiosi?

Per Beppe Grillo, sul suo Blog, sono uno strumento per governarci.......peggio: sono usati nell'edilizia, nell'agricoltura, in certe piccole fabbriche, dove si lavora con sostanze tossiche senza nessuna protezione.

Sono utili per vendere nelle strade merce contraffatta e di contrabbando, con la simpatie dei buonisti, che assecondano tutto questo, compreso i contrabbandieri e i contraffattori.

Diventano manovali del crimine, delle mafie, spacciando droga perché spesso sono dei disperati, poi i due gruppi di potere si scontrano, Lega e Pdl per l'espulsione e Pd per l'accoglienza di tutti indiscriminatamente, infischiandosene delle loro condizioni di vita.

Senza i clandestini non esisterebbe la Lega e il governo di Berlusconi sarebbe caduto, ma per combattere l'immigrazione clandestina ci sono delle armi: colpire i negrieri, pesantemente, sequestrando anche i loro beni nei casi dei recidivi.

Nessuno però propone di mandare un gran numero di ispettori del lavoro nei cantieri, nelle fabbriche, colpendo gli sfruttatori, o considerando un'aggravante, magari con il raddoppio della pena per esempio, per chi utilizza clandestini nella criminalità, parlo soprattutto degli spacciatori intermedi, quasi sempre italiani, sino ai boss, se fosse possibile.

Blog - Beppe Grillo e i clandestini in Italia

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I clandestini sono un'arma in mano ai partiti e ai mafiosi?

Per Beppe Grillo, sul suo Blog, sono uno strumento per governarci.......peggio: sono usati nell'edilizia, nell'agricoltura, in certe piccole fabbriche, dove si lavora con sostanze tossiche senza nessuna protezione.

Sono utili per vendere nelle strade merce contraffatta e di contrabbando, con la simpatie dei buonisti, che assecondano tutto questo, compreso i contrabbandieri e i contraffattori.

Diventano manovali del crimine, delle mafie, spacciando droga perché spesso sono dei disperati, poi i due gruppi di potere si scontrano, Lega e Pdl per l'espulsione e Pd per l'accoglienza di tutti indiscriminatamente, infischiandosene delle loro condizioni di vita.

Senza i clandestini non esisterebbe la Lega e il governo di Berlusconi sarebbe caduto, ma per combattere l'immigrazione clandestina ci sono delle armi: colpire i negrieri, pesantemente, sequestrando anche i loro beni nei casi dei recidivi.

Nessuno però propone di mandare un gran numero di ispettori del lavoro nei cantieri, nelle fabbriche, colpendo gli sfruttatori, o considerando un'aggravante, magari con il raddoppio della pena per esempio, per chi utilizza clandestini nella criminalità, parlo soprattutto degli spacciatori intermedi, quasi sempre italiani, sino ai boss, se fosse possibile.

Grillo Beppe e i clandestini in Italia

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I clandestini sono un'arma in mano ai partiti e ai mafiosi?

Per Beppe Grillo, sul suo Blog, sono uno strumento per governarci.......peggio: sono usati nell'edilizia, nell'agricoltura, in certe piccole fabbriche, dove si lavora con sostanze tossiche senza nessuna protezione.

Sono utili per vendere nelle strade merce contraffatta e di contrabbando, con la simpatie dei buonisti, che assecondano tutto questo, compreso i contrabbandieri e i contraffattori.

Diventano manovali del crimine, delle mafie, spacciando droga perché spesso sono dei disperati, poi i due gruppi di potere si scontrano, Lega e Pdl per l'espulsione e Pd per l'accoglienza di tutti indiscriminatamente, infischiandosene delle loro condizioni di vita.

Senza i clandestini non esisterebbe la Lega e il governo di Berlusconi sarebbe caduto, ma per combattere l'immigrazione clandestina ci sono delle armi: colpire i negrieri, pesantemente, sequestrando anche i loro beni nei casi dei recidivi.

Nessuno però propone di mandare un gran numero di ispettori del lavoro nei cantieri, nelle fabbriche, colpendo gli sfruttatori, o considerando un'aggravante, magari con il raddoppio della pena per esempio, per chi utilizza clandestini nella criminalità, parlo soprattutto degli spacciatori intermedi, quasi sempre italiani, sino ai boss, se fosse possibile.

Beppe Grillo e i clandestini in Italia

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I clandestini sono un'arma in mano ai partiti e ai mafiosi?

Per Beppe Grillo, sul suo Blog, sono uno strumento per governarci.......peggio: sono usati nell'edilizia, nell'agricoltura, in certe piccole fabbriche, dove si lavora con sostanze tossiche senza nessuna protezione.

Sono utili per vendere nelle strade merce contraffatta e di contrabbando, con la simpatie dei buonisti, che assecondano tutto questo, compreso i contrabbandieri e i contraffattori.

Diventano manovali del crimine, delle mafie, spacciando droga perché spesso sono dei disperati, poi i due gruppi di potere si scontrano, Lega e Pdl per l'espulsione e Pd per l'accoglienza di tutti indiscriminatamente, infischiandosene delle loro condizioni di vita.

Senza i clandestini non esisterebbe la Lega e il governo di Berlusconi sarebbe caduto, ma per combattere l'immigrazione clandestina ci sono delle armi: colpire i negrieri, pesantemente, sequestrando anche i loro beni nei casi dei recidivi.

Nessuno però propone di mandare un gran numero di ispettori del lavoro nei cantieri, nelle fabbriche, colpendo gli sfruttatori, o considerando un'aggravante, magari con il raddoppio della pena per esempio, per chi utilizza clandestini nella criminalità, parlo soprattutto degli spacciatori intermedi, quasi sempre italiani, sino ai boss, se fosse possibile.

Articoli - Giampaolo Pansa vuole far uccidere Gheddafi? Libero quotidiano

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Giampaolo Pansa vuole Gheddafi morto e lo ha scritto su Libero: “Ma allora si ritorna al punto di partenza. Gheddafi lo vogliamo mantenere in sella o lo ammazziamo? Il rais è più astuto di dieci diavoli. Ma non credo che sarebbe difficile accopparlo. In caso contrario, dovremo riconoscere che ha vinto lui. E sarà prudente mettersi in coda per baciargli la mano o l’anello.....”

E' terribile ciò che ha scritto, non perché Gheddafi sia una brava persona: è uno dei dittatori più feroci che ci siano al mondo oggi.

E' il diritto internazionale che è violato, l'Onu non ha dato l'autorizzazione di rovesciare un regime né di uccidere il tiranno, foraggiato e amico dell'Occidente sino ad oggi, amico di Berlusconi e della politica estera italiana.

Quest aidea, che i dittatori li nominiamo noi, è un principio degli imperialisti di un tempo: i romani avevano dei sovrani sudditi, quando si ribellavano li punivano trascinandoli in catene nelle vie di Roma.

Poi ci lamentiamo che arrivano i terroristi: è una risposta loro, oppure è un gioco nostro per poter colpire gli Stati canaglia, quelli che non obbediscono ai nostri interessi.

Periodico Libero quotidiano - Giampaolo Pansa vuole far uccidere Gheddafi?

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Giampaolo Pansa vuole Gheddafi morto e lo ha scritto su Libero: “Ma allora si ritorna al punto di partenza. Gheddafi lo vogliamo mantenere in sella o lo ammazziamo? Il rais è più astuto di dieci diavoli. Ma non credo che sarebbe difficile accopparlo. In caso contrario, dovremo riconoscere che ha vinto lui. E sarà prudente mettersi in coda per baciargli la mano o l’anello.....”

E' terribile ciò che ha scritto, non perché Gheddafi sia una brava persona: è uno dei dittatori più feroci che ci siano al mondo oggi.

E' il diritto internazionale che è violato, l'Onu non ha dato l'autorizzazione di rovesciare un regime né di uccidere il tiranno, foraggiato e amico dell'Occidente sino ad oggi, amico di Berlusconi e della politica estera italiana.

Quest aidea, che i dittatori li nominiamo noi, è un principio degli imperialisti di un tempo: i romani avevano dei sovrani sudditi, quando si ribellavano li punivano trascinandoli in catene nelle vie di Roma.

Poi ci lamentiamo che arrivano i terroristi: è una risposta loro, oppure è un gioco nostro per poter colpire gli Stati canaglia, quelli che non obbediscono ai nostri interessi.

Home page - Libero quotidiano - Giampaolo Pansa vuole far uccidere Gheddafi?

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Giampaolo Pansa vuole Gheddafi morto e lo ha scritto su Libero: “Ma allora si ritorna al punto di partenza. Gheddafi lo vogliamo mantenere in sella o lo ammazziamo? Il rais è più astuto di dieci diavoli. Ma non credo che sarebbe difficile accopparlo. In caso contrario, dovremo riconoscere che ha vinto lui. E sarà prudente mettersi in coda per baciargli la mano o l’anello.....”

E' terribile ciò che ha scritto, non perché Gheddafi sia una brava persona: è uno dei dittatori più feroci che ci siano al mondo oggi.

E' il diritto internazionale che è violato, l'Onu non ha dato l'autorizzazione di rovesciare un regime né di uccidere il tiranno, foraggiato e amico dell'Occidente sino ad oggi, amico di Berlusconi e della politica estera italiana.

Quest aidea, che i dittatori li nominiamo noi, è un principio degli imperialisti di un tempo: i romani avevano dei sovrani sudditi, quando si ribellavano li punivano trascinandoli in catene nelle vie di Roma.

Poi ci lamentiamo che arrivano i terroristi: è una risposta loro, oppure è un gioco nostro per poter colpire gli Stati canaglia, quelli che non obbediscono ai nostri interessi.

Giornale Libero quotidiano - Giampaolo Pansa vuole far uccidere Gheddafi?

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Giampaolo Pansa vuole Gheddafi morto e lo ha scritto su Libero: “Ma allora si ritorna al punto di partenza. Gheddafi lo vogliamo mantenere in sella o lo ammazziamo? Il rais è più astuto di dieci diavoli. Ma non credo che sarebbe difficile accopparlo. In caso contrario, dovremo riconoscere che ha vinto lui. E sarà prudente mettersi in coda per baciargli la mano o l’anello.....”

E' terribile ciò che ha scritto, non perché Gheddafi sia una brava persona: è uno dei dittatori più feroci che ci siano al mondo oggi.

E' il diritto internazionale che è violato, l'Onu non ha dato l'autorizzazione di rovesciare un regime né di uccidere il tiranno, foraggiato e amico dell'Occidente sino ad oggi, amico di Berlusconi e della politica estera italiana.

Quest aidea, che i dittatori li nominiamo noi, è un principio degli imperialisti di un tempo: i romani avevano dei sovrani sudditi, quando si ribellavano li punivano trascinandoli in catene nelle vie di Roma.

Poi ci lamentiamo che arrivano i terroristi: è una risposta loro, oppure è un gioco nostro per poter colpire gli Stati canaglia, quelli che non obbediscono ai nostri interessi.

Pansa Gianpaolo vuole far uccidere Gheddafi? Libero quotidiano

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Giampaolo Pansa vuole Gheddafi morto e lo ha scritto su Libero: “Ma allora si ritorna al punto di partenza. Gheddafi lo vogliamo mantenere in sella o lo ammazziamo? Il rais è più astuto di dieci diavoli. Ma non credo che sarebbe difficile accopparlo. In caso contrario, dovremo riconoscere che ha vinto lui. E sarà prudente mettersi in coda per baciargli la mano o l’anello.....”

E' terribile ciò che ha scritto, non perché Gheddafi sia una brava persona: è uno dei dittatori più feroci che ci siano al mondo oggi.

E' il diritto internazionale che è violato, l'Onu non ha dato l'autorizzazione di rovesciare un regime né di uccidere il tiranno, foraggiato e amico dell'Occidente sino ad oggi, amico di Berlusconi e della politica estera italiana.

Quest aidea, che i dittatori li nominiamo noi, è un principio degli imperialisti di un tempo: i romani avevano dei sovrani sudditi, quando si ribellavano li punivano trascinandoli in catene nelle vie di Roma.

Poi ci lamentiamo che arrivano i terroristi: è una risposta loro, oppure è un gioco nostro per poter colpire gli Stati canaglia, quelli che non obbediscono ai nostri interessi.

Giampaolo Pansa vuole far uccidere Gheddafi? Libero quotidiano

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Giampaolo Pansa vuole Gheddafi morto e lo ha scritto su Libero: “Ma allora si ritorna al punto di partenza. Gheddafi lo vogliamo mantenere in sella o lo ammazziamo? Il rais è più astuto di dieci diavoli. Ma non credo che sarebbe difficile accopparlo. In caso contrario, dovremo riconoscere che ha vinto lui. E sarà prudente mettersi in coda per baciargli la mano o l’anello.....”

E' terribile ciò che ha scritto, non perché Gheddafi sia una brava persona: è uno dei dittatori più feroci che ci siano al mondo oggi.

E' il diritto internazionale che è violato, l'Onu non ha dato l'autorizzazione di rovesciare un regime né di uccidere il tiranno, foraggiato e amico dell'Occidente sino ad oggi, amico di Berlusconi e della politica estera italiana.

Quest aidea, che i dittatori li nominiamo noi, è un principio degli imperialisti di un tempo: i romani avevano dei sovrani sudditi, quando si ribellavano li punivano trascinandoli in catene nelle vie di Roma.

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