1 mag 2011

Novità - Bergamo - pedoni aggrediti e minacciati in Via Angelo May



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Due poveri pedoni sono stati aggrediti e insultati in via Angelo May dal solito prepotente, che aveva parcheggiato su un marciapiede: non era un ragazzo che aveva sniffato, ma un grasso, pasciuto dalla faccia tonda, si suppone buon borghese, ma non troppo.
Costui, distratto e menefreghista, stava uscendo dal parcheggio abusivo, vicino alla pompa di benzina, che si trova sulla destra, andando verso la stazione, infischiandosene dei passanti, costui ha prima quasi investito i due passanti, un uomo e una donna, ma alla reazione decisa e forte dell'uomo, che ha picchiato sul cofano della sua auto, più importante delle vite altrui, si è dovuto arrestare.
Quando la coppia era circa 15 metri di distanza ha urlato: “La prossima volta ti prendo a schiaffi io”.
Era offeso per il colpo sul cofano della sua auto: il grasso e borioso individuo, visto che l'uomo tornava sui suoi passi per mostrargli che gli schiaffi si possono anche ricevere, si è dato all'eroica fuga.
Il codardo non era extracomunitario, non era un giovinastro, ma un vecchio arrogante italiano di ceto medio, forse un artigiano o un impiegato di prima, della razza di chi non paga mai le tasse, per fare un esempio.
Se l'uomo aggredito e offeso si fosse difeso sarebbe finito in pasto agli avvocati e agli intrallazzi politici: gentaglia sporca e corrotto, che domina questo povero Paese.
Due bei pugni sul grugno avrebbero cambiato l'atteggiamento del buon borghese?
Forse sì.

Ultimissima - Bergamo - pedoni aggrediti e minacciati in Via Angelo May



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Due poveri pedoni sono stati aggrediti e insultati in via Angelo May dal solito prepotente, che aveva parcheggiato su un marciapiede: non era un ragazzo che aveva sniffato, ma un grasso, pasciuto dalla faccia tonda, si suppone buon borghese, ma non troppo.
Costui, distratto e menefreghista, stava uscendo dal parcheggio abusivo, vicino alla pompa di benzina, che si trova sulla destra, andando verso la stazione, infischiandosene dei passanti, costui ha prima quasi investito i due passanti, un uomo e una donna, ma alla reazione decisa e forte dell'uomo, che ha picchiato sul cofano della sua auto, più importante delle vite altrui, si è dovuto arrestare.
Quando la coppia era circa 15 metri di distanza ha urlato: “La prossima volta ti prendo a schiaffi io”.
Era offeso per il colpo sul cofano della sua auto: il grasso e borioso individuo, visto che l'uomo tornava sui suoi passi per mostrargli che gli schiaffi si possono anche ricevere, si è dato all'eroica fuga.
Il codardo non era extracomunitario, non era un giovinastro, ma un vecchio arrogante italiano di ceto medio, forse un artigiano o un impiegato di prima, della razza di chi non paga mai le tasse, per fare un esempio.
Se l'uomo aggredito e offeso si fosse difeso sarebbe finito in pasto agli avvocati e agli intrallazzi politici: gentaglia sporca e corrotto, che domina questo povero Paese.
Due bei pugni sul grugno avrebbero cambiato l'atteggiamento del buon borghese?
Forse sì.

Ultime notizie - Bergamo - pedoni aggrediti e minacciati in Via Angelo May



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Due poveri pedoni sono stati aggrediti e insultati in via Angelo May dal solito prepotente, che aveva parcheggiato su un marciapiede: non era un ragazzo che aveva sniffato, ma un grasso, pasciuto dalla faccia tonda, si suppone buon borghese, ma non troppo.
Costui, distratto e menefreghista, stava uscendo dal parcheggio abusivo, vicino alla pompa di benzina, che si trova sulla destra, andando verso la stazione, infischiandosene dei passanti, costui ha prima quasi investito i due passanti, un uomo e una donna, ma alla reazione decisa e forte dell'uomo, che ha picchiato sul cofano della sua auto, più importante delle vite altrui, si è dovuto arrestare.
Quando la coppia era circa 15 metri di distanza ha urlato: “La prossima volta ti prendo a schiaffi io”.
Era offeso per il colpo sul cofano della sua auto: il grasso e borioso individuo, visto che l'uomo tornava sui suoi passi per mostrargli che gli schiaffi si possono anche ricevere, si è dato all'eroica fuga.
Il codardo non era extracomunitario, non era un giovinastro, ma un vecchio arrogante italiano di ceto medio, forse un artigiano o un impiegato di prima, della razza di chi non paga mai le tasse, per fare un esempio.
Se l'uomo aggredito e offeso si fosse difeso sarebbe finito in pasto agli avvocati e agli intrallazzi politici: gentaglia sporca e corrotto, che domina questo povero Paese.
Due bei pugni sul grugno avrebbero cambiato l'atteggiamento del buon borghese?
Forse sì.

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Due poveri pedoni sono stati aggrediti e insultati in via Angelo May dal solito prepotente, che aveva parcheggiato su un marciapiede: non era un ragazzo che aveva sniffato, ma un grasso, pasciuto dalla faccia tonda, si suppone buon borghese, ma non troppo.
Costui, distratto e menefreghista, stava uscendo dal parcheggio abusivo, vicino alla pompa di benzina, che si trova sulla destra, andando verso la stazione, infischiandosene dei passanti, costui ha prima quasi investito i due passanti, un uomo e una donna, ma alla reazione decisa e forte dell'uomo, che ha picchiato sul cofano della sua auto, più importante delle vite altrui, si è dovuto arrestare.
Quando la coppia era circa 15 metri di distanza ha urlato: “La prossima volta ti prendo a schiaffi io”.
Era offeso per il colpo sul cofano della sua auto: il grasso e borioso individuo, visto che l'uomo tornava sui suoi passi per mostrargli che gli schiaffi si possono anche ricevere, si è dato all'eroica fuga.
Il codardo non era extracomunitario, non era un giovinastro, ma un vecchio arrogante italiano di ceto medio, forse un artigiano o un impiegato di prima, della razza di chi non paga mai le tasse, per fare un esempio.
Se l'uomo aggredito e offeso si fosse difeso sarebbe finito in pasto agli avvocati e agli intrallazzi politici: gentaglia sporca e corrotto, che domina questo povero Paese.
Due bei pugni sul grugno avrebbero cambiato l'atteggiamento del buon borghese?
Forse sì.

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Novità - Marco Travaglio, Adriano Celentano, Beppe Grillo Il Fatto Quotidiano per il nostro futuro?



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Beppe Grillo, Marco Travaglio, Adriano Celentano in particolare con la sua stupenda lettera a Il Fatto Quotidiano, cercano di salvare l'Italia?
Temo di sì, non si può restare fermi ad assistere e tacere, come se la questione non ci riguardasse: se siamo vecchi ci saranno i nostri figli a pagare, se siamo giovani saremo noi.
Io auguro a tutti una lunga esistenza su questa terra e ricordo che la media di vita ha superato gli 80 anni: la speranza di vita per un 40enne è di 85, 90 anni, quindi il nucleare riguarda anche loro e la morte per le radiazione è lunga e dolorosa, quasi sempre.
Io non sono d'accordo con Travaglio e Grillo su molte cose, ma il 12 e il 13 Giugno dobbiamo tutti andare a votare, mi raccomando: non è per loro, è per noi.

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Beppe Grillo, Marco Travaglio, Adriano Celentano in particolare con la sua stupenda lettera a Il Fatto Quotidiano, cercano di salvare l'Italia?
Temo di sì, non si può restare fermi ad assistere e tacere, come se la questione non ci riguardasse: se siamo vecchi ci saranno i nostri figli a pagare, se siamo giovani saremo noi.
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Io non sono d'accordo con Travaglio e Grillo su molte cose, ma il 12 e il 13 Giugno dobbiamo tutti andare a votare, mi raccomando: non è per loro, è per noi.

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Beppe Grillo, Marco Travaglio, Adriano Celentano in particolare con la sua stupenda lettera a Il Fatto Quotidiano, cercano di salvare l'Italia?
Temo di sì, non si può restare fermi ad assistere e tacere, come se la questione non ci riguardasse: se siamo vecchi ci saranno i nostri figli a pagare, se siamo giovani saremo noi.
Io auguro a tutti una lunga esistenza su questa terra e ricordo che la media di vita ha superato gli 80 anni: la speranza di vita per un 40enne è di 85, 90 anni, quindi il nucleare riguarda anche loro e la morte per le radiazione è lunga e dolorosa, quasi sempre.
Io non sono d'accordo con Travaglio e Grillo su molte cose, ma il 12 e il 13 Giugno dobbiamo tutti andare a votare, mi raccomando: non è per loro, è per noi.

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Beppe Grillo, Marco Travaglio, Adriano Celentano in particolare con la sua stupenda lettera a Il Fatto Quotidiano, cercano di salvare l'Italia?
Temo di sì, non si può restare fermi ad assistere e tacere, come se la questione non ci riguardasse: se siamo vecchi ci saranno i nostri figli a pagare, se siamo giovani saremo noi.
Io auguro a tutti una lunga esistenza su questa terra e ricordo che la media di vita ha superato gli 80 anni: la speranza di vita per un 40enne è di 85, 90 anni, quindi il nucleare riguarda anche loro e la morte per le radiazione è lunga e dolorosa, quasi sempre.
Io non sono d'accordo con Travaglio e Grillo su molte cose, ma il 12 e il 13 Giugno dobbiamo tutti andare a votare, mi raccomando: non è per loro, è per noi.