3 mag 2011

Ultimissima - Il Messaggero – il declino americano e la guerra al terrorismo


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Su Il Messaggero Giuseppe Mammarella ricorda che ora la guerra in Afghanistan ha perso il suo principale scopo e movente, la caccia a Bin Laden.
L’11 settembre del 2011 segnò l’inizio di una strana guerra al terrorismo internazionale, diventando la prima causa di conflitti strani,come quello in Iraq e in Afghanistan, mentre l’uomo più ricercato sul pianeta se ne stava tranquillamente in Pakistan a pochi chilometri dalla capitale, Jalalabad.
E’ in corso il declino degli Stati Uniti per i logorio della guerra contro il terrorismo?
Giuseppe Mammarella lo sostiene, ma gli Stati Uniti hanno altri problemi, pure loro hanno un enorme debito pubblico, ma soprattutto hanno una crisi interna, interiore, di fiducia: un nemico esterno serve a tenere in vita una nazione, oltre ad unirla.
Le spese militari favoriscono l’economia statunitense, che deve ritrovare un movente culturale e una nuova frontiere per rinvigorirsi.

Ultime notizie - Il Messaggero – il declino americano e la guerra al terrorismo


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Su Il Messaggero Giuseppe Mammarella ricorda che ora la guerra in Afghanistan ha perso il suo principale scopo e movente, la caccia a Bin Laden.
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E’ in corso il declino degli Stati Uniti per i logorio della guerra contro il terrorismo?
Giuseppe Mammarella lo sostiene, ma gli Stati Uniti hanno altri problemi, pure loro hanno un enorme debito pubblico, ma soprattutto hanno una crisi interna, interiore, di fiducia: un nemico esterno serve a tenere in vita una nazione, oltre ad unirla.
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News - Il Messaggero – il declino americano e la guerra al terrorismo


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Su Il Messaggero Giuseppe Mammarella ricorda che ora la guerra in Afghanistan ha perso il suo principale scopo e movente, la caccia a Bin Laden.
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E’ in corso il declino degli Stati Uniti per i logorio della guerra contro il terrorismo?
Giuseppe Mammarella lo sostiene, ma gli Stati Uniti hanno altri problemi, pure loro hanno un enorme debito pubblico, ma soprattutto hanno una crisi interna, interiore, di fiducia: un nemico esterno serve a tenere in vita una nazione, oltre ad unirla.
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Ultima ora - Il Messaggero – il declino americano e la guerra al terrorismo


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Su Il Messaggero Giuseppe Mammarella ricorda che ora la guerra in Afghanistan ha perso il suo principale scopo e movente, la caccia a Bin Laden.
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Giuseppe Mammarella lo sostiene, ma gli Stati Uniti hanno altri problemi, pure loro hanno un enorme debito pubblico, ma soprattutto hanno una crisi interna, interiore, di fiducia: un nemico esterno serve a tenere in vita una nazione, oltre ad unirla.
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Notizie news - Il Messaggero – il declino americano e la guerra al terrorismo


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Su Il Messaggero Giuseppe Mammarella ricorda che ora la guerra in Afghanistan ha perso il suo principale scopo e movente, la caccia a Bin Laden.
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E’ in corso il declino degli Stati Uniti per i logorio della guerra contro il terrorismo?
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Il Messaggero – il declino americano e la guerra al terrorismo


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Giuseppe Mammarella lo sostiene, ma gli Stati Uniti hanno altri problemi, pure loro hanno un enorme debito pubblico, ma soprattutto hanno una crisi interna, interiore, di fiducia: un nemico esterno serve a tenere in vita una nazione, oltre ad unirla.
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Ultimissima - Il Corriere della Sera - Processare Osama Bin Laden


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Aldo Cazzullo su Il Corriere della Sera ha scritto un articolo su “Processare Osama Bin Laden – Un’occasione (mancata) di forza”: il processo al capo morale di Al Qaeda sarebbe stata, secondo Cazzullo, una prova di superiorità.
La forza che viene dal Diritto avrebbe dimostrato che il terrorista avrebbe dovuto subire una giusta espiazione, una punizione: il carcere a vita.
Esisteva certamente una questione tecnica, il rischio di perdere altre vite per ottenere la cattura di un uomo molto pericoloso, che non si sarebbe mai arreso.
Forse è giusto dire che Bin Laden sapeva troppo e avrebbe messo in imbarazzo molti alleati, così si è preferito ucciderlo e ufficialmente gettarlo a mare, ma su questo ultimo punto ci sono molti dubbi. 

Ultimissime - Il Corriere della Sera - Processare Osama Bin Laden


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La forza che viene dal Diritto avrebbe dimostrato che il terrorista avrebbe dovuto subire una giusta espiazione, una punizione: il carcere a vita.
Esisteva certamente una questione tecnica, il rischio di perdere altre vite per ottenere la cattura di un uomo molto pericoloso, che non si sarebbe mai arreso.
Forse è giusto dire che Bin Laden sapeva troppo e avrebbe messo in imbarazzo molti alleati, così si è preferito ucciderlo e ufficialmente gettarlo a mare, ma su questo ultimo punto ci sono molti dubbi. 

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Novità - Il Corriere della Sera - Processare Osama Bin Laden


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Aldo Cazzullo su Il Corriere della Sera ha scritto un articolo su “Processare Osama Bin Laden – Un’occasione (mancata) di forza”: il processo al capo morale di Al Qaeda sarebbe stata, secondo Cazzullo, una prova di superiorità.
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Esisteva certamente una questione tecnica, il rischio di perdere altre vite per ottenere la cattura di un uomo molto pericoloso, che non si sarebbe mai arreso.
Forse è giusto dire che Bin Laden sapeva troppo e avrebbe messo in imbarazzo molti alleati, così si è preferito ucciderlo e ufficialmente gettarlo a mare, ma su questo ultimo punto ci sono molti dubbi.