Ultima ora - Beppe Grillo e le troppe chiacchiere

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Beppe Grillo, nel suo blog, ormai sta delirando ed è un vero peccato, calcolando che aveva iniziato bene: oggi fa l'avvocato del diavolo e contesta la beatificazione di Giovanni Paolo II, ovvero papa Wojtyla con del giornalismo scandalistico un pochetto datato, un pochetto ridicolo e tutto chiacchiere.

Grillo ormai si sente sopra tutto e sopra tutti.

Sta certamente gettando nella spazzatura il buon lavoro, almeno quello che ha fatto di positivo, per rincorrere i voti degli ultimi irriducibili tardo comunisti italioti.

Temo che le prossime elezioni lo umilieranno.

Si avvicina la fine di Grillo?

E' un peccato e questo capita quando si parla troppo.....a vanvera.

Ultimissime - Beppe Grillo e le troppe chiacchiere

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Beppe Grillo, nel suo blog, ormai sta delirando ed è un vero peccato, calcolando che aveva iniziato bene: oggi fa l'avvocato del diavolo e contesta la beatificazione di Giovanni Paolo II, ovvero papa Wojtyla con del giornalismo scandalistico un pochetto datato, un pochetto ridicolo e tutto chiacchiere.

Grillo ormai si sente sopra tutto e sopra tutti.

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Temo che le prossime elezioni lo umilieranno.

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Novità - Beppe Grillo e le troppe chiacchiere

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Ultime notizie - Beppe Grillo e le troppe chiacchiere

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Blog di Beppe Grillo e le troppe chiacchiere

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Grillo ormai si sente sopra tutto e sopra tutti.

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Si avvicina la fine di Grillo?

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Grillo Beppe e le troppe chiacchiere

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Beppe Grillo e le troppe chiacchiere

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Grillo ormai si sente sopra tutto e sopra tutti.

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Ultime notizie - La Repubblica Quotidiano - La Cia e la morte di Osama Bin Laden

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In un articolo avvincente su La Repubblica Carlo Bononi racconta la verità della Cia, ovvero come dovrebbero essere andati i fatti: tutto parte della scoperta del corriere di Osama Bin Laden e delle sue mosse, tra cui l’acquisto di cibo e di saponi di marca: portava tutto in questo edificio di 3 piani, da cui nessuno usciva, con i vetri oscurati nell’ultimo piano e di notte illuminato da fari.

Nessuno portava i rifiuti fuori, ma venivano bruciati all’interno: il sospetto che quello fosse il ricovero di Bin Laden era alto, poi si è spiegato l’operazione e l’uccisione delle guardie del corpo e del figlio di Osama, infine si è ucciso Bin Laden, facendogli esplodere la testa, temendo in una sua reazione, ma era disarmato.

Questo è avvenuto davanti alla figlia 12enne del terrorista, è un fatto spiacevole, ma purtroppo quella era un’azione militare: un buon padre non si sarebbe circondato dei suoi figli sapendo che era sotto tiro, ma Osama Bin Laden amava più la morte che la vita.

Ultimissima - La Repubblica quotidiano - Il mostro dl Al Qaeda

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In un articolo avvincente su La Repubblica Carlo Bononi racconta la verità della Cia, ovvero come dovrebbero essere andati i fatti: tutto parte della scoperta del corriere di Osama Bin Laden e delle sue mosse, tra cui l’acquisto di cibo e di saponi di marca: portava tutto in questo edificio di 3 piani, da cui nessuno usciva, con i vetri oscurati nell’ultimo piano e di notte illuminato da fari.

Nessuno portava i rifiuti fuori, ma venivano bruciati all’interno: il sospetto che quello fosse il ricovero di Bin Laden era alto, poi si è spiegato l’operazione e l’uccisione delle guardie del corpo e del figlio di Osama, infine si è ucciso Bin Laden, facendogli esplodere la testa, temendo in una sua reazione, ma era disarmato.

Questo è avvenuto davanti alla figlia 12enne del terrorista, è un fatto spiacevole, ma purtroppo quella era un’azione militare: un buon padre non si sarebbe circondato dei suoi figli sapendo che era sotto tiro, ma Osama Bin Laden amava più la morte che la vita.

Oggi - La Repubblica Quotidiano - La Cia e la morte di Osama Bin Laden

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Nessuno portava i rifiuti fuori, ma venivano bruciati all’interno: il sospetto che quello fosse il ricovero di Bin Laden era alto, poi si è spiegato l’operazione e l’uccisione delle guardie del corpo e del figlio di Osama, infine si è ucciso Bin Laden, facendogli esplodere la testa, temendo in una sua reazione, ma era disarmato.

Questo è avvenuto davanti alla figlia 12enne del terrorista, è un fatto spiacevole, ma purtroppo quella era un’azione militare: un buon padre non si sarebbe circondato dei suoi figli sapendo che era sotto tiro, ma Osama Bin Laden amava più la morte che la vita.