L'accusa
contro Parolisi si consolida, proprio per il fatto che il
caporalmaggiore aveva spento il telefonino nell'ora del delitto e
solo dopo si era preoccupato di cercare la moglie, troppo tempo
dopo.
Intanto
l'accusa del Gip di Teramo resta sempre omicidio volontario
pluriaggravato (dal grado di parentela, dalla crudeltà e dalla
minorata difesa) e concorso nel vilipendio del cadavere.