4 ott 2011

Meredith -Delitto di Perugia - Sollecito - Amanda Knox - un milione di dollari per liberarla



Amanda Knox è costata un milione di dollari per le spese legali ed è incredibile che una semplice ragazza statunitense abbia avuto un sostegno economico simile, che avrebbe fatto dichiarare innocente pure Bin Laden.
Chi ha pagato tutto questo?
Probabilmente i media statunitensi, che volevano assolta la ragazza della porta accanto: la volevano fuori dalle nostre carceri, perché una connazionale assassina all’estero è sempre innocente, specialmente se non uccide un connazionale, ma uno straniero.
Amanda ora è libera, ma la convinzione della sua non innocenza cresce: la volevano scagionata, per questo hanno mosso mari e monti per … salvarla.
Giustizia è stata fatta?
No, perché la signorina Amanda Knox se fosse stata processata negli Usa sarebbe stata condannata senza troppe remore, senza avere il regalo di un milione di dollari dai media: forse in certi Stati Usa l’avrebbero condannata a morte, ma guai a processare all’estero un cittadino statunitense.
E’ un crimine contro la loro logica imperialista, colonialista, ….. razzista.
Amanda è innocente o colpevole?
Dal punto di vista processuale non lo sapremo mai, ma i fatti non sono favorevoli, anzi tutto porta a pensare che il milione di dollari sia servito anche per inquinare le prove: sarebbe bello vedere uno scontro alla pari, magari con gli esperti di Scotland Yard contro Fbi ( un super perito del FBI è intervenuto personalmente per Amanda), ma a quanto pare Meredith non interessava così tanto all’opinione pubblica britannica quanto Amanda Knox agli statunitensi.
Gli inglesi sono degli imperialisti in pensione, non come gli statunitensi, sempre attivi.

Delitto di Perugia - Sollecito - Amanda Knox - un milione di dollari per liberarla



Amanda Knox è costata un milione di dollari per le spese legali ed è incredibile che una semplice ragazza statunitense abbia avuto un sostegno economico simile, che avrebbe fatto dichiarare innocente pure Bin Laden.
Chi ha pagato tutto questo?
Probabilmente i media statunitensi, che volevano assolta la ragazza della porta accanto: la volevano fuori dalle nostre carceri, perché una connazionale assassina all’estero è sempre innocente, specialmente se non uccide un connazionale, ma uno straniero.
Amanda ora è libera, ma la convinzione della sua non innocenza cresce: la volevano scagionata, per questo hanno mosso mari e monti per … salvarla.
Giustizia è stata fatta?
No, perché la signorina Amanda Knox se fosse stata processata negli Usa sarebbe stata condannata senza troppe remore, senza avere il regalo di un milione di dollari dai media: forse in certi Stati Usa l’avrebbero condannata a morte, ma guai a processare all’estero un cittadino statunitense.
E’ un crimine contro la loro logica imperialista, colonialista, ….. razzista.
Amanda è innocente o colpevole?
Dal punto di vista processuale non lo sapremo mai, ma i fatti non sono favorevoli, anzi tutto porta a pensare che il milione di dollari sia servito anche per inquinare le prove: sarebbe bello vedere uno scontro alla pari, magari con gli esperti di Scotland Yard contro Fbi ( un super perito del FBI è intervenuto personalmente per Amanda), ma a quanto pare Meredith non interessava così tanto all’opinione pubblica britannica quanto Amanda Knox agli statunitensi.
Gli inglesi sono degli imperialisti in pensione, non come gli statunitensi, sempre attivi.

Perugia - Sollecito - Amanda Knox - un milione di dollari per liberarla



Amanda Knox è costata un milione di dollari per le spese legali ed è incredibile che una semplice ragazza statunitense abbia avuto un sostegno economico simile, che avrebbe fatto dichiarare innocente pure Bin Laden.
Chi ha pagato tutto questo?
Probabilmente i media statunitensi, che volevano assolta la ragazza della porta accanto: la volevano fuori dalle nostre carceri, perché una connazionale assassina all’estero è sempre innocente, specialmente se non uccide un connazionale, ma uno straniero.
Amanda ora è libera, ma la convinzione della sua non innocenza cresce: la volevano scagionata, per questo hanno mosso mari e monti per … salvarla.
Giustizia è stata fatta?
No, perché la signorina Amanda Knox se fosse stata processata negli Usa sarebbe stata condannata senza troppe remore, senza avere il regalo di un milione di dollari dai media: forse in certi Stati Usa l’avrebbero condannata a morte, ma guai a processare all’estero un cittadino statunitense.
E’ un crimine contro la loro logica imperialista, colonialista, ….. razzista.
Amanda è innocente o colpevole?
Dal punto di vista processuale non lo sapremo mai, ma i fatti non sono favorevoli, anzi tutto porta a pensare che il milione di dollari sia servito anche per inquinare le prove: sarebbe bello vedere uno scontro alla pari, magari con gli esperti di Scotland Yard contro Fbi ( un super perito del FBI è intervenuto personalmente per Amanda), ma a quanto pare Meredith non interessava così tanto all’opinione pubblica britannica quanto Amanda Knox agli statunitensi.
Gli inglesi sono degli imperialisti in pensione, non come gli statunitensi, sempre attivi.

Sollecito - Amanda Knox - un milione di dollari per liberarla



Amanda Knox è costata un milione di dollari per le spese legali ed è incredibile che una semplice ragazza statunitense abbia avuto un sostegno economico simile, che avrebbe fatto dichiarare innocente pure Bin Laden.
Chi ha pagato tutto questo?
Probabilmente i media statunitensi, che volevano assolta la ragazza della porta accanto: la volevano fuori dalle nostre carceri, perché una connazionale assassina all’estero è sempre innocente, specialmente se non uccide un connazionale, ma uno straniero.
Amanda ora è libera, ma la convinzione della sua non innocenza cresce: la volevano scagionata, per questo hanno mosso mari e monti per … salvarla.
Giustizia è stata fatta?
No, perché la signorina Amanda Knox se fosse stata processata negli Usa sarebbe stata condannata senza troppe remore, senza avere il regalo di un milione di dollari dai media: forse in certi Stati Usa l’avrebbero condannata a morte, ma guai a processare all’estero un cittadino statunitense.
E’ un crimine contro la loro logica imperialista, colonialista, ….. razzista.
Amanda è innocente o colpevole?
Dal punto di vista processuale non lo sapremo mai, ma i fatti non sono favorevoli, anzi tutto porta a pensare che il milione di dollari sia servito anche per inquinare le prove: sarebbe bello vedere uno scontro alla pari, magari con gli esperti di Scotland Yard contro Fbi ( un super perito del FBI è intervenuto personalmente per Amanda), ma a quanto pare Meredith non interessava così tanto all’opinione pubblica britannica quanto Amanda Knox agli statunitensi.
Gli inglesi sono degli imperialisti in pensione, non come gli statunitensi, sempre attivi.

Amanda Knox - un milione di dollari per liberarla



Amanda Knox è costata un milione di dollari per le spese legali ed è incredibile che una semplice ragazza statunitense abbia avuto un sostegno economico simile, che avrebbe fatto dichiarare innocente pure Bin Laden.
Chi ha pagato tutto questo?
Probabilmente i media statunitensi, che volevano assolta la ragazza della porta accanto: la volevano fuori dalle nostre carceri, perché una connazionale assassina all’estero è sempre innocente, specialmente se non uccide un connazionale, ma uno straniero.
Amanda ora è libera, ma la convinzione della sua non innocenza cresce: la volevano scagionata, per questo hanno mosso mari e monti per … salvarla.
Giustizia è stata fatta?
No, perché la signorina Amanda Knox se fosse stata processata negli Usa sarebbe stata condannata senza troppe remore, senza avere il regalo di un milione di dollari dai media: forse in certi Stati Usa l’avrebbero condannata a morte, ma guai a processare all’estero un cittadino statunitense.
E’ un crimine contro la loro logica imperialista, colonialista, ….. razzista.
Amanda è innocente o colpevole?
Dal punto di vista processuale non lo sapremo mai, ma i fatti non sono favorevoli, anzi tutto porta a pensare che il milione di dollari sia servito anche per inquinare le prove: sarebbe bello vedere uno scontro alla pari, magari con gli esperti di Scotland Yard contro Fbi ( un super perito del FBI è intervenuto personalmente per Amanda), ma a quanto pare Meredith non interessava così tanto all’opinione pubblica britannica quanto Amanda Knox agli statunitensi.
Gli inglesi sono degli imperialisti in pensione, non come gli statunitensi, sempre attivi.

News - Politica Italiana - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

Attuale - Politica Italiana - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


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Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

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Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

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Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

Oggi Politica Italiana - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.