4 ott 2011

Dogana - Soldi e Valuta - SCOPERTA VALUTA NON DICHIARATA


A seguito di una attenta analisi dei rischi finalizzata al contrasto e alla repressione del traffico di valuta, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Brindisi hanno scoperto, nel corso di due distinte operazioni, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, un duplice tentativo di illecita introduzione di valuta nel territorio nazionale per complessivi 36.000 euro. 
    I  trasgressori, di nazionalità bulgara, si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.

Soldi e Valuta - SCOPERTA VALUTA NON DICHIARATA


A seguito di una attenta analisi dei rischi finalizzata al contrasto e alla repressione del traffico di valuta, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Brindisi hanno scoperto, nel corso di due distinte operazioni, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, un duplice tentativo di illecita introduzione di valuta nel territorio nazionale per complessivi 36.000 euro. 
    I  trasgressori, di nazionalità bulgara, si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.

SCOPERTA VALUTA NON DICHIARATA


A seguito di una attenta analisi dei rischi finalizzata al contrasto e alla repressione del traffico di valuta, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Brindisi hanno scoperto, nel corso di due distinte operazioni, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, un duplice tentativo di illecita introduzione di valuta nel territorio nazionale per complessivi 36.000 euro. 
    I  trasgressori, di nazionalità bulgara, si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.

BRINDISI SCOPERTA VALUTA NON DICHIARATA


A seguito di una attenta analisi dei rischi finalizzata al contrasto e alla repressione del traffico di valuta, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Brindisi hanno scoperto, nel corso di due distinte operazioni, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, un duplice tentativo di illecita introduzione di valuta nel territorio nazionale per complessivi 36.000 euro. 
    I  trasgressori, di nazionalità bulgara, si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.

PORTO DI BRINDISI SCOPERTA VALUTA NON DICHIARATA


A seguito di una attenta analisi dei rischi finalizzata al contrasto e alla repressione del traffico di valuta, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Brindisi hanno scoperto, nel corso di due distinte operazioni, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, un duplice tentativo di illecita introduzione di valuta nel territorio nazionale per complessivi 36.000 euro. 
    I  trasgressori, di nazionalità bulgara, si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.

Contraffazione SEQUESTRO DI MERCE CON FALLACE INDICAZIONE DI ORIGINE


   
I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari hanno sequestrato, nel corso delle operazioni di controllo sulla merce importata attraverso il porto, 727 camice da donna, recanti una fallace indicazione di origine.
     Sui i capi di abbigliamento, rinvenuti su un mezzo proveniente dall’Albania e destinati ad una ditta napoletana, erano apposti dei cartellini riportanti, oltre ad una effige della bandiera italiana, la dicitura “Questo capo è stato ideato e prodotto esclusivamente in Italia, per garantire la massima qualità e stile”.

BARI - SEQUESTRO DI MERCE CON FALLACE INDICAZIONE DI ORIGINE


   
I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari hanno sequestrato, nel corso delle operazioni di controllo sulla merce importata attraverso il porto, 727 camice da donna, recanti una fallace indicazione di origine.
     Sui i capi di abbigliamento, rinvenuti su un mezzo proveniente dall’Albania e destinati ad una ditta napoletana, erano apposti dei cartellini riportanti, oltre ad una effige della bandiera italiana, la dicitura “Questo capo è stato ideato e prodotto esclusivamente in Italia, per garantire la massima qualità e stile”.

DOGANE DI BARI - SEQUESTRO DI MERCE CON FALLACE INDICAZIONE DI ORIGINE


   
I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari hanno sequestrato, nel corso delle operazioni di controllo sulla merce importata attraverso il porto, 727 camice da donna, recanti una fallace indicazione di origine.
     Sui i capi di abbigliamento, rinvenuti su un mezzo proveniente dall’Albania e destinati ad una ditta napoletana, erano apposti dei cartellini riportanti, oltre ad una effige della bandiera italiana, la dicitura “Questo capo è stato ideato e prodotto esclusivamente in Italia, per garantire la massima qualità e stile”.

UFFICIO DELLE DOGANE DI BARI SEQUESTRO DI MERCE CON FALLACE INDICAZIONE DI ORIGINE


   
I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari hanno sequestrato, nel corso delle operazioni di controllo sulla merce importata attraverso il porto, 727 camice da donna, recanti una fallace indicazione di origine.
     Sui i capi di abbigliamento, rinvenuti su un mezzo proveniente dall’Albania e destinati ad una ditta napoletana, erano apposti dei cartellini riportanti, oltre ad una effige della bandiera italiana, la dicitura “Questo capo è stato ideato e prodotto esclusivamente in Italia, per garantire la massima qualità e stile”.

Sociale Liberismo all'italiana


Il liberismo economico in Italia è da sempre stato ostacolato dalla burocrazia rigida e complessa, oltre dalla corruzione, mostrata da tanti processi con sentenze spesso cadute in prescrizione.
Un sesto punto manca e doveva essere il primo della lista per una Confindustria moderna: chiedere agevolazioni per la ricerca, ma i nostri imprenditori sono scarsamente interessati a questa cultura, eppure è la mentalità vincente dei vincenti.
Investire in ricerca, specialmente per tecnologia dei materiali e delle industrie, anche per l'elettronica, salverebbe l'Italia dal declino.
Invece tutto cade sul costo del lavoro, meglio sul costo della spesa pubblica, che per troppi anni è servita a ….drogare la nostra economia, certi che i debiti sarebbero stati facilmente pagati negli anni successivi, anche grazie a quel vizio tutto italiano, che oggi non esiste più, che si chiama risparmio.