Gli
studenti sono scesi in piazza per protestare contro i tagli dei
finanziamenti nella scuola pubblica, in 90 città sono scesi in
piazza e il disordine è stato minimo, senza scontri, con il lancio
di poche uova e qualche fumogeno.
I
soliti giornalisti, che erano pronti ad attaccare il movimento di
protesta appena nato: ora la questura ha identificato decine di
giovani per manifestazione non autorizzata, reato quasi inesistente,
ma inizia la repressione: è il gioco antico della provocazione, su
cui tutti i giovani delle generazioni precedenti sono scivolati.
Ora
inizia la repressione, ma partirà dalle scuole, poi in futuro sui
posti di lavoro: coloro che non protestano staranno … meglio,
mentre i contestatori non troveranno il lavoro, o faranno un'enorme
fatica.
Poi
ci sono sempre le eccezioni per i figli di papà, ma questo lo si sa
da sempre.


