10 ott 2011

Milano, Copti aggrediti mentre protestavano davanti al consolato egiziano


A Milano, davanti al consolato egiziano alcune decine di copti hanno protestato per i criminali omicidi, da parte dell'esercito egiziano, contro questa minoranza da secoli discriminata, odiata dai musulmani egiziani.
Il fatto incredibile sta nell'aggressione da parte di alcuni fanatici islamici contro costoro, che avevano subito violenza e morti.
Sì, in Italia, cstoro si sentivano in diritto di aggredire e picchiare dei cristiani copti, dei cristiani perché non si rassegnavano a morire in silenzio.
Chi ha istigato questo diritto a costoro pure in Italia?
I soliti dementi della sinistra antagonista, i sindacalisti di parte e tutti i oro “protettori” (in tutti i sensi) che li appoggiano e li sfruttano, compreso i negrieri nazionali.

Crimini contro l'Umanità Copti in Egitto - l'occidente è ipocrita e complice dei crimini

Copti egiziani sono odiati in Egitto perché cristiani e l'Occidente pseudo laico odia il messaggio di Cristo: I copti, come altri gruppi di cristiani in Medio-Oriente: i soliti cretini, specialmente in Italia, hanno protestato per decenni per la ...Palestina libera, ma mai contro i massacri di cristiani, o anche altre minoranze nella regione, o nel Mondo.
Il fanatismo islamico è simile al fanatismo demente della sinistra italiana e non solo?
I copti verranno scacciati dalla polizia, dall'esercito, dagli estremisti islamici?
L'Europa è ipocrita, con troppi affari con i criminali al potere in Egitto: chi consente tali azioni deve pagare caro.
La soluzione per l'Egitto e la nascita di uno Stato copto indipendente, o sarà un olocausto terribile.

Cristiani Copti in Egitto - l'occidente è ipocrita e complice dei crimini

Copti egiziani sono odiati in Egitto perché cristiani e l'Occidente pseudo laico odia il messaggio di Cristo: I copti, come altri gruppi di cristiani in Medio-Oriente: i soliti cretini, specialmente in Italia, hanno protestato per decenni per la ...Palestina libera, ma mai contro i massacri di cristiani, o anche altre minoranze nella regione, o nel Mondo.
Il fanatismo islamico è simile al fanatismo demente della sinistra italiana e non solo?
I copti verranno scacciati dalla polizia, dall'esercito, dagli estremisti islamici?
L'Europa è ipocrita, con troppi affari con i criminali al potere in Egitto: chi consente tali azioni deve pagare caro.
La soluzione per l'Egitto e la nascita di uno Stato copto indipendente, o sarà un olocausto terribile.

Ortodossi Copti in Egitto - l'occidente è ipocrita e complice dei crimini

Copti egiziani sono odiati in Egitto perché cristiani e l'Occidente pseudo laico odia il messaggio di Cristo: I copti, come altri gruppi di cristiani in Medio-Oriente: i soliti cretini, specialmente in Italia, hanno protestato per decenni per la ...Palestina libera, ma mai contro i massacri di cristiani, o anche altre minoranze nella regione, o nel Mondo.
Il fanatismo islamico è simile al fanatismo demente della sinistra italiana e non solo?
I copti verranno scacciati dalla polizia, dall'esercito, dagli estremisti islamici?
L'Europa è ipocrita, con troppi affari con i criminali al potere in Egitto: chi consente tali azioni deve pagare caro.
La soluzione per l'Egitto e la nascita di uno Stato copto indipendente, o sarà un olocausto terribile.

Copti in Egitto - l'occidente è ipocrita e complice dei crimini

Copti egiziani sono odiati in Egitto perché cristiani e l'Occidente pseudo laico odia il messaggio di Cristo: I copti, come altri gruppi di cristiani in Medio-Oriente: i soliti cretini, specialmente in Italia, hanno protestato per decenni per la ...Palestina libera, ma mai contro i massacri di cristiani, o anche altre minoranze nella regione, o nel Mondo.
Il fanatismo islamico è simile al fanatismo demente della sinistra italiana e non solo?
I copti verranno scacciati dalla polizia, dall'esercito, dagli estremisti islamici?
L'Europa è ipocrita, con troppi affari con i criminali al potere in Egitto: chi consente tali azioni deve pagare caro.
La soluzione per l'Egitto e la nascita di uno Stato copto indipendente, o sarà un olocausto terribile.

Cocaina SEQUESTRATI 560 KG DI COCAINA PURISSIMA A GIOIA TAURO



       
Un altro importante sequestro di 560 kg. di cocaina purissima, destinati a fruttare sul mercato circa 135 milioni di euro, è stato effettuato il 6 ottobre, presso il porto di Gioia Tauro, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria alla quale hanno partecipato i funzionari del Servizio Antifrode dell’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro in stretta collaborazione con l’Ufficio Centrale Antifrode dell'Agenzia delle Dogane, unitamente ai militari del Gruppo Operativo Antidroga (GOA) del GICO del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dei Finanzieri del Comando di Gioia Tauro.
La sostanza stupefacente consistente in 494 panetti, per un totale di 560 kg, contenuta all’interno di 9 borsoni, era stata abilmente occultata all’interno di container provenienti dal Sud America e in transito presso il porto di Gioia Tauro.
Da un primo sequestro di 40 kg effettuato negli spazi doganali nel pomeriggio del 6 ottobre, sono scaturiti accertamenti e controlli presso i varchi dell'area portuale, ove è stato sottoposto a sequestro un quantitativo pari a 520 kg di cocaina con alto grado di purezza, occultato all’interno di un veicolo condotto da un dipendente di una società operante presso l'area portuale, tratto in arresto.
L'operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in stretto e costante coordinamento con la Procura della Repubblica di Palmi, s’inquadra nell'ambito di una più vasta attività di polizia giudiziaria delegata al GICO della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ed all'Ufficio centrale Antifrode dell'Agenzia delle Dogane  e si è concretizzata, oltre che nell’analisi e nei riscontri documentali incrociati, anche in numerosi controlli realizzati con l’impiego di apparecchiature scanner in dotazione della Dogana di Gioia Tauro.

Gioia Tauro SEQUESTRATI 560 KG DI COCAINA PURISSIMA A GIOIA TAURO



       
Un altro importante sequestro di 560 kg. di cocaina purissima, destinati a fruttare sul mercato circa 135 milioni di euro, è stato effettuato il 6 ottobre, presso il porto di Gioia Tauro, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria alla quale hanno partecipato i funzionari del Servizio Antifrode dell’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro in stretta collaborazione con l’Ufficio Centrale Antifrode dell'Agenzia delle Dogane, unitamente ai militari del Gruppo Operativo Antidroga (GOA) del GICO del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dei Finanzieri del Comando di Gioia Tauro.
La sostanza stupefacente consistente in 494 panetti, per un totale di 560 kg, contenuta all’interno di 9 borsoni, era stata abilmente occultata all’interno di container provenienti dal Sud America e in transito presso il porto di Gioia Tauro.
Da un primo sequestro di 40 kg effettuato negli spazi doganali nel pomeriggio del 6 ottobre, sono scaturiti accertamenti e controlli presso i varchi dell'area portuale, ove è stato sottoposto a sequestro un quantitativo pari a 520 kg di cocaina con alto grado di purezza, occultato all’interno di un veicolo condotto da un dipendente di una società operante presso l'area portuale, tratto in arresto.
L'operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in stretto e costante coordinamento con la Procura della Repubblica di Palmi, s’inquadra nell'ambito di una più vasta attività di polizia giudiziaria delegata al GICO della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ed all'Ufficio centrale Antifrode dell'Agenzia delle Dogane  e si è concretizzata, oltre che nell’analisi e nei riscontri documentali incrociati, anche in numerosi controlli realizzati con l’impiego di apparecchiature scanner in dotazione della Dogana di Gioia Tauro.

SEQUESTRATI 560 KG DI COCAINA PURISSIMA A GIOIA TAURO



       
Un altro importante sequestro di 560 kg. di cocaina purissima, destinati a fruttare sul mercato circa 135 milioni di euro, è stato effettuato il 6 ottobre, presso il porto di Gioia Tauro, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria alla quale hanno partecipato i funzionari del Servizio Antifrode dell’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro in stretta collaborazione con l’Ufficio Centrale Antifrode dell'Agenzia delle Dogane, unitamente ai militari del Gruppo Operativo Antidroga (GOA) del GICO del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dei Finanzieri del Comando di Gioia Tauro.
La sostanza stupefacente consistente in 494 panetti, per un totale di 560 kg, contenuta all’interno di 9 borsoni, era stata abilmente occultata all’interno di container provenienti dal Sud America e in transito presso il porto di Gioia Tauro.
Da un primo sequestro di 40 kg effettuato negli spazi doganali nel pomeriggio del 6 ottobre, sono scaturiti accertamenti e controlli presso i varchi dell'area portuale, ove è stato sottoposto a sequestro un quantitativo pari a 520 kg di cocaina con alto grado di purezza, occultato all’interno di un veicolo condotto da un dipendente di una società operante presso l'area portuale, tratto in arresto.
L'operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in stretto e costante coordinamento con la Procura della Repubblica di Palmi, s’inquadra nell'ambito di una più vasta attività di polizia giudiziaria delegata al GICO della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ed all'Ufficio centrale Antifrode dell'Agenzia delle Dogane  e si è concretizzata, oltre che nell’analisi e nei riscontri documentali incrociati, anche in numerosi controlli realizzati con l’impiego di apparecchiature scanner in dotazione della Dogana di Gioia Tauro.

Euro SCOPERTI OLTRE 97.000 EURO NON DICHIARATI



    I funzionari del Servizio Viaggiatori dell’Ufficio delle Dogane di Malpensa, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno scoperto oltre 97.000 euro non dichiarati.
   La valuta era in possesso di un passeggero africano, residente in Spagna in partenza per Barcellona che, fermato per un ordinario controllo valutario, ha dichiarato di avere con sé solo 10.000 euro. 
    Un approfondito controllo ha rivelato che l’uomo nascondeva addosso 14.100 euro e tra camicie e indumenti nel bagaglio, che aveva già stivato, altri 82.970 euro in banconote. 
   Il passeggero si è avvalso della facoltà di effettuare  l’oblazione 
immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000.

Soldi SCOPERTI OLTRE 97.000 EURO NON DICHIARATI



    I funzionari del Servizio Viaggiatori dell’Ufficio delle Dogane di Malpensa, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno scoperto oltre 97.000 euro non dichiarati.
   La valuta era in possesso di un passeggero africano, residente in Spagna in partenza per Barcellona che, fermato per un ordinario controllo valutario, ha dichiarato di avere con sé solo 10.000 euro. 
    Un approfondito controllo ha rivelato che l’uomo nascondeva addosso 14.100 euro e tra camicie e indumenti nel bagaglio, che aveva già stivato, altri 82.970 euro in banconote. 
   Il passeggero si è avvalso della facoltà di effettuare  l’oblazione 
immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000.