11 ott 2011

Blog Melania Rea - la patria podestà e il coltello ritrovato


Mentre si cerca di stabilire, per vie legali la patria podestà della figlia di Melania Rea e i legali della famiglia di lei si scontrano con quelli di Salvatore Parolisi, si analizza anche un coltello trovato nel bosco.
Non si sa molto su quella arma da taglio e non si sa neppure se ha a che vedere con il delitto di Melania: i Ris lo stanno prendendo in considerazione come eventuale elemento di prova.
La famiglia di Melania non perdona il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, non tanto e non ancora per l'omicidio, ancora dubbio, ma per i tradimenti continui verso la moglie.
Per questo vogliono sottrarre a lui la figlia, in modo definitivo: è una guerra che però potrà portare a dei problemi nella piccola, già vittima di un mostro che le ha sottratto la mamma.

aggiornamenti Melania Rea - la patria podestà e il coltello ritrovato


Mentre si cerca di stabilire, per vie legali la patria podestà della figlia di Melania Rea e i legali della famiglia di lei si scontrano con quelli di Salvatore Parolisi, si analizza anche un coltello trovato nel bosco.
Non si sa molto su quella arma da taglio e non si sa neppure se ha a che vedere con il delitto di Melania: i Ris lo stanno prendendo in considerazione come eventuale elemento di prova.
La famiglia di Melania non perdona il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, non tanto e non ancora per l'omicidio, ancora dubbio, ma per i tradimenti continui verso la moglie.
Per questo vogliono sottrarre a lui la figlia, in modo definitivo: è una guerra che però potrà portare a dei problemi nella piccola, già vittima di un mostro che le ha sottratto la mamma.

News Melania Rea - la patria podestà e il coltello ritrovato


Mentre si cerca di stabilire, per vie legali la patria podestà della figlia di Melania Rea e i legali della famiglia di lei si scontrano con quelli di Salvatore Parolisi, si analizza anche un coltello trovato nel bosco.
Non si sa molto su quella arma da taglio e non si sa neppure se ha a che vedere con il delitto di Melania: i Ris lo stanno prendendo in considerazione come eventuale elemento di prova.
La famiglia di Melania non perdona il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, non tanto e non ancora per l'omicidio, ancora dubbio, ma per i tradimenti continui verso la moglie.
Per questo vogliono sottrarre a lui la figlia, in modo definitivo: è una guerra che però potrà portare a dei problemi nella piccola, già vittima di un mostro che le ha sottratto la mamma.

Ultime notizie Melania Rea - la patria podestà e il coltello ritrovato


Mentre si cerca di stabilire, per vie legali la patria podestà della figlia di Melania Rea e i legali della famiglia di lei si scontrano con quelli di Salvatore Parolisi, si analizza anche un coltello trovato nel bosco.
Non si sa molto su quella arma da taglio e non si sa neppure se ha a che vedere con il delitto di Melania: i Ris lo stanno prendendo in considerazione come eventuale elemento di prova.
La famiglia di Melania non perdona il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, non tanto e non ancora per l'omicidio, ancora dubbio, ma per i tradimenti continui verso la moglie.
Per questo vogliono sottrarre a lui la figlia, in modo definitivo: è una guerra che però potrà portare a dei problemi nella piccola, già vittima di un mostro che le ha sottratto la mamma.

Ultimissime Melania Rea - la patria podestà e il coltello ritrovato


Mentre si cerca di stabilire, per vie legali la patria podestà della figlia di Melania Rea e i legali della famiglia di lei si scontrano con quelli di Salvatore Parolisi, si analizza anche un coltello trovato nel bosco.
Non si sa molto su quella arma da taglio e non si sa neppure se ha a che vedere con il delitto di Melania: i Ris lo stanno prendendo in considerazione come eventuale elemento di prova.
La famiglia di Melania non perdona il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, non tanto e non ancora per l'omicidio, ancora dubbio, ma per i tradimenti continui verso la moglie.
Per questo vogliono sottrarre a lui la figlia, in modo definitivo: è una guerra che però potrà portare a dei problemi nella piccola, già vittima di un mostro che le ha sottratto la mamma.

Melania Rea - la patria podestà e il coltello ritrovato


Mentre si cerca di stabilire, per vie legali la patria podestà della figlia di Melania Rea e i legali della famiglia di lei si scontrano con quelli di Salvatore Parolisi, si analizza anche un coltello trovato nel bosco.
Non si sa molto su quella arma da taglio e non si sa neppure se ha a che vedere con il delitto di Melania: i Ris lo stanno prendendo in considerazione come eventuale elemento di prova.
La famiglia di Melania non perdona il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, non tanto e non ancora per l'omicidio, ancora dubbio, ma per i tradimenti continui verso la moglie.
Per questo vogliono sottrarre a lui la figlia, in modo definitivo: è una guerra che però potrà portare a dei problemi nella piccola, già vittima di un mostro che le ha sottratto la mamma.

10 ott 2011

Egiziani - Milano, Copti aggrediti mentre protestavano davanti al consolato egiziano


A Milano, davanti al consolato egiziano alcune decine di copti hanno protestato per i criminali omicidi, da parte dell'esercito egiziano, contro questa minoranza da secoli discriminata, odiata dai musulmani egiziani.
Il fatto incredibile sta nell'aggressione da parte di alcuni fanatici islamici contro costoro, che avevano subito violenza e morti.
Sì, in Italia, cstoro si sentivano in diritto di aggredire e picchiare dei cristiani copti, dei cristiani perché non si rassegnavano a morire in silenzio.
Chi ha istigato questo diritto a costoro pure in Italia?
I soliti dementi della sinistra antagonista, i sindacalisti di parte e tutti i oro “protettori” (in tutti i sensi) che li appoggiano e li sfruttano, compreso i negrieri nazionali.

Egitto Milano, Copti aggrediti mentre protestavano davanti al consolato egiziano


A Milano, davanti al consolato egiziano alcune decine di copti hanno protestato per i criminali omicidi, da parte dell'esercito egiziano, contro questa minoranza da secoli discriminata, odiata dai musulmani egiziani.
Il fatto incredibile sta nell'aggressione da parte di alcuni fanatici islamici contro costoro, che avevano subito violenza e morti.
Sì, in Italia, cstoro si sentivano in diritto di aggredire e picchiare dei cristiani copti, dei cristiani perché non si rassegnavano a morire in silenzio.
Chi ha istigato questo diritto a costoro pure in Italia?
I soliti dementi della sinistra antagonista, i sindacalisti di parte e tutti i oro “protettori” (in tutti i sensi) che li appoggiano e li sfruttano, compreso i negrieri nazionali.

Copti Milano, Copti aggrediti mentre protestavano davanti al consolato egiziano


A Milano, davanti al consolato egiziano alcune decine di copti hanno protestato per i criminali omicidi, da parte dell'esercito egiziano, contro questa minoranza da secoli discriminata, odiata dai musulmani egiziani.
Il fatto incredibile sta nell'aggressione da parte di alcuni fanatici islamici contro costoro, che avevano subito violenza e morti.
Sì, in Italia, cstoro si sentivano in diritto di aggredire e picchiare dei cristiani copti, dei cristiani perché non si rassegnavano a morire in silenzio.
Chi ha istigato questo diritto a costoro pure in Italia?
I soliti dementi della sinistra antagonista, i sindacalisti di parte e tutti i oro “protettori” (in tutti i sensi) che li appoggiano e li sfruttano, compreso i negrieri nazionali.

Copti Milano, Copti aggrediti mentre protestavano davanti al consolato egiziano


A Milano, davanti al consolato egiziano alcune decine di copti hanno protestato per i criminali omicidi, da parte dell'esercito egiziano, contro questa minoranza da secoli discriminata, odiata dai musulmani egiziani.
Il fatto incredibile sta nell'aggressione da parte di alcuni fanatici islamici contro costoro, che avevano subito violenza e morti.
Sì, in Italia, cstoro si sentivano in diritto di aggredire e picchiare dei cristiani copti, dei cristiani perché non si rassegnavano a morire in silenzio.
Chi ha istigato questo diritto a costoro pure in Italia?
I soliti dementi della sinistra antagonista, i sindacalisti di parte e tutti i oro “protettori” (in tutti i sensi) che li appoggiano e li sfruttano, compreso i negrieri nazionali.