9 feb 2012

corpo - Yara Gambirasio - presto avremo il nome dell'assassino?


Ora si parla di un nuovo Dna, che pare, sentendo le solite indiscrezioni di stampa, sia quello giusto: dovrebbe essere quello di un presunto parente dell’assassino.
Trovato il parente si può trovare l’assassino e questo fatto non sorprende, ma ora bisogna capire e vedere: prima cosa servono riscontri oggettivi verso questo che sembra un fantasma, anche se la prova del Dna lo incastrerebbe senza possibilità di errore.
Le forze messe in campo non lasciano dubbi, prima o poi l’assassino verrà individuato, ma tutti attendono di vedere il volto di costui e capire come è avvenuto l’omicidio: perché nessuno lo ha indicato, riconosciuto tra i frequentatori della palestra.
Sarà interessante capire la ricostruzione di ciò che è avvenuto, perché Yara lo ha incontrato, come lo ha incontrato, perché nessuno si è accorto della sua presenza nella zona.

Bergamo news - Yara Gambirasio - presto avremo il nome dell'assassino?


Ora si parla di un nuovo Dna, che pare, sentendo le solite indiscrezioni di stampa, sia quello giusto: dovrebbe essere quello di un presunto parente dell’assassino.
Trovato il parente si può trovare l’assassino e questo fatto non sorprende, ma ora bisogna capire e vedere: prima cosa servono riscontri oggettivi verso questo che sembra un fantasma, anche se la prova del Dna lo incastrerebbe senza possibilità di errore.
Le forze messe in campo non lasciano dubbi, prima o poi l’assassino verrà individuato, ma tutti attendono di vedere il volto di costui e capire come è avvenuto l’omicidio: perché nessuno lo ha indicato, riconosciuto tra i frequentatori della palestra.
Sarà interessante capire la ricostruzione di ciò che è avvenuto, perché Yara lo ha incontrato, come lo ha incontrato, perché nessuno si è accorto della sua presenza nella zona.

Brembate - Yara Gambirasio - presto avremo il nome dell'assassino?


Ora si parla di un nuovo Dna, che pare, sentendo le solite indiscrezioni di stampa, sia quello giusto: dovrebbe essere quello di un presunto parente dell’assassino.
Trovato il parente si può trovare l’assassino e questo fatto non sorprende, ma ora bisogna capire e vedere: prima cosa servono riscontri oggettivi verso questo che sembra un fantasma, anche se la prova del Dna lo incastrerebbe senza possibilità di errore.
Le forze messe in campo non lasciano dubbi, prima o poi l’assassino verrà individuato, ma tutti attendono di vedere il volto di costui e capire come è avvenuto l’omicidio: perché nessuno lo ha indicato, riconosciuto tra i frequentatori della palestra.
Sarà interessante capire la ricostruzione di ciò che è avvenuto, perché Yara lo ha incontrato, come lo ha incontrato, perché nessuno si è accorto della sua presenza nella zona.

assassino - Yara Gambirasio - presto avremo il nome dell'assassino?


Ora si parla di un nuovo Dna, che pare, sentendo le solite indiscrezioni di stampa, sia quello giusto: dovrebbe essere quello di un presunto parente dell’assassino.
Trovato il parente si può trovare l’assassino e questo fatto non sorprende, ma ora bisogna capire e vedere: prima cosa servono riscontri oggettivi verso questo che sembra un fantasma, anche se la prova del Dna lo incastrerebbe senza possibilità di errore.
Le forze messe in campo non lasciano dubbi, prima o poi l’assassino verrà individuato, ma tutti attendono di vedere il volto di costui e capire come è avvenuto l’omicidio: perché nessuno lo ha indicato, riconosciuto tra i frequentatori della palestra.
Sarà interessante capire la ricostruzione di ciò che è avvenuto, perché Yara lo ha incontrato, come lo ha incontrato, perché nessuno si è accorto della sua presenza nella zona.

news - Yara Gambirasio - presto avremo il nome dell'assassino?


Ora si parla di un nuovo Dna, che pare, sentendo le solite indiscrezioni di stampa, sia quello giusto: dovrebbe essere quello di un presunto parente dell’assassino.
Trovato il parente si può trovare l’assassino e questo fatto non sorprende, ma ora bisogna capire e vedere: prima cosa servono riscontri oggettivi verso questo che sembra un fantasma, anche se la prova del Dna lo incastrerebbe senza possibilità di errore.
Le forze messe in campo non lasciano dubbi, prima o poi l’assassino verrà individuato, ma tutti attendono di vedere il volto di costui e capire come è avvenuto l’omicidio: perché nessuno lo ha indicato, riconosciuto tra i frequentatori della palestra.
Sarà interessante capire la ricostruzione di ciò che è avvenuto, perché Yara lo ha incontrato, come lo ha incontrato, perché nessuno si è accorto della sua presenza nella zona.

Yara Gambirasio - presto avremo il nome dell'assassino?


Ora si parla di un nuovo Dna, che pare, sentendo le solite indiscrezioni di stampa, sia quello giusto: dovrebbe essere quello di un presunto parente dell’assassino.
Trovato il parente si può trovare l’assassino e questo fatto non sorprende, ma ora bisogna capire e vedere: prima cosa servono riscontri oggettivi verso questo che sembra un fantasma, anche se la prova del Dna lo incastrerebbe senza possibilità di errore.
Le forze messe in campo non lasciano dubbi, prima o poi l’assassino verrà individuato, ma tutti attendono di vedere il volto di costui e capire come è avvenuto l’omicidio: perché nessuno lo ha indicato, riconosciuto tra i frequentatori della palestra.
Sarà interessante capire la ricostruzione di ciò che è avvenuto, perché Yara lo ha incontrato, come lo ha incontrato, perché nessuno si è accorto della sua presenza nella zona.

news Freddo - senza fissa dimora, i barboni, i clochard muoiono


Il freddo di questi giorni è stato atroce, terribile, siberiano e ha colpito tutti, con il ghiaccio nelle strade, le vie senza pedoni, tranne i pochi che per necessità affrettavano il passo per sfuggire al gelo.
Questo freddo arriva ogni 30, 40 anni, è eccezionale, ma questa volta ha trovato un’Italia povera, un’Italia indifesa: da decenni non si vedeva una situazione simile.
I senza fissa dimora, i barboni, i clochard come li chiamano in Francia, rischiano la vita in questo febbraio insolito, per loro è allarme rosso: si interviene e si distribuiscono coperte, saccopelo, pasti caldi.
A dire il vero il problema di questa gente parte da lontano e non è drammatico solo ora: la vita della strada è sempre più dura e normalmente in strada finiscono sempre più persona, a Milano si parla di 4 mila, sino a 6 mila barboni.
Chi sono?
Sono alcolisti, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti caduti nell’alcolismo, oppure malati mentali lasciati al loro destino, senza cure, comunque esistono categorie di malati mentali, alcolisti e tossicodipendenti che si confondono tra loro, perché queste sostanze portano a forme che sfiorano la malattia con disturbi della personalità.
Poi esistono le persone sole, che non si sanno adattare ai cambiamenti lavorativi e saranno sempre di più in futuro i potenziali sconfitti, a rischio di emarginazione: in troppi potrebbero finire tra i senza fissa dimora domani, perdendo il posto di lavoro, non avendo soldi per l’affitto o per il mutuo.

quando Freddo - senza fissa dimora, i barboni, i clochard muoiono


Il freddo di questi giorni è stato atroce, terribile, siberiano e ha colpito tutti, con il ghiaccio nelle strade, le vie senza pedoni, tranne i pochi che per necessità affrettavano il passo per sfuggire al gelo.
Questo freddo arriva ogni 30, 40 anni, è eccezionale, ma questa volta ha trovato un’Italia povera, un’Italia indifesa: da decenni non si vedeva una situazione simile.
I senza fissa dimora, i barboni, i clochard come li chiamano in Francia, rischiano la vita in questo febbraio insolito, per loro è allarme rosso: si interviene e si distribuiscono coperte, saccopelo, pasti caldi.
A dire il vero il problema di questa gente parte da lontano e non è drammatico solo ora: la vita della strada è sempre più dura e normalmente in strada finiscono sempre più persona, a Milano si parla di 4 mila, sino a 6 mila barboni.
Chi sono?
Sono alcolisti, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti caduti nell’alcolismo, oppure malati mentali lasciati al loro destino, senza cure, comunque esistono categorie di malati mentali, alcolisti e tossicodipendenti che si confondono tra loro, perché queste sostanze portano a forme che sfiorano la malattia con disturbi della personalità.
Poi esistono le persone sole, che non si sanno adattare ai cambiamenti lavorativi e saranno sempre di più in futuro i potenziali sconfitti, a rischio di emarginazione: in troppi potrebbero finire tra i senza fissa dimora domani, perdendo il posto di lavoro, non avendo soldi per l’affitto o per il mutuo.

quando arriva Freddo - senza fissa dimora, i barboni, i clochard muoiono


Il freddo di questi giorni è stato atroce, terribile, siberiano e ha colpito tutti, con il ghiaccio nelle strade, le vie senza pedoni, tranne i pochi che per necessità affrettavano il passo per sfuggire al gelo.
Questo freddo arriva ogni 30, 40 anni, è eccezionale, ma questa volta ha trovato un’Italia povera, un’Italia indifesa: da decenni non si vedeva una situazione simile.
I senza fissa dimora, i barboni, i clochard come li chiamano in Francia, rischiano la vita in questo febbraio insolito, per loro è allarme rosso: si interviene e si distribuiscono coperte, saccopelo, pasti caldi.
A dire il vero il problema di questa gente parte da lontano e non è drammatico solo ora: la vita della strada è sempre più dura e normalmente in strada finiscono sempre più persona, a Milano si parla di 4 mila, sino a 6 mila barboni.
Chi sono?
Sono alcolisti, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti caduti nell’alcolismo, oppure malati mentali lasciati al loro destino, senza cure, comunque esistono categorie di malati mentali, alcolisti e tossicodipendenti che si confondono tra loro, perché queste sostanze portano a forme che sfiorano la malattia con disturbi della personalità.
Poi esistono le persone sole, che non si sanno adattare ai cambiamenti lavorativi e saranno sempre di più in futuro i potenziali sconfitti, a rischio di emarginazione: in troppi potrebbero finire tra i senza fissa dimora domani, perdendo il posto di lavoro, non avendo soldi per l’affitto o per il mutuo.

polare Freddo - senza fissa dimora, i barboni, i clochard muoiono


Il freddo di questi giorni è stato atroce, terribile, siberiano e ha colpito tutti, con il ghiaccio nelle strade, le vie senza pedoni, tranne i pochi che per necessità affrettavano il passo per sfuggire al gelo.
Questo freddo arriva ogni 30, 40 anni, è eccezionale, ma questa volta ha trovato un’Italia povera, un’Italia indifesa: da decenni non si vedeva una situazione simile.
I senza fissa dimora, i barboni, i clochard come li chiamano in Francia, rischiano la vita in questo febbraio insolito, per loro è allarme rosso: si interviene e si distribuiscono coperte, saccopelo, pasti caldi.
A dire il vero il problema di questa gente parte da lontano e non è drammatico solo ora: la vita della strada è sempre più dura e normalmente in strada finiscono sempre più persona, a Milano si parla di 4 mila, sino a 6 mila barboni.
Chi sono?
Sono alcolisti, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti caduti nell’alcolismo, oppure malati mentali lasciati al loro destino, senza cure, comunque esistono categorie di malati mentali, alcolisti e tossicodipendenti che si confondono tra loro, perché queste sostanze portano a forme che sfiorano la malattia con disturbi della personalità.
Poi esistono le persone sole, che non si sanno adattare ai cambiamenti lavorativi e saranno sempre di più in futuro i potenziali sconfitti, a rischio di emarginazione: in troppi potrebbero finire tra i senza fissa dimora domani, perdendo il posto di lavoro, non avendo soldi per l’affitto o per il mutuo.