2 mar 2012

commenti - Politica italiana e i delinquenti


C'è chi è pagato per lasciar fare ai delinquenti?
Sì, il sospetto è forte: non si vuole che la polizia e i carabinieri intervengano contro costoro eppure le leggi esistono.
Questi reati sono di una gravità umana e sociale agghiacciante.
Bonificare certi ambienti è un dovere sociale, perché i nostri figli sono a rischio: in questa età strana, l'adolescenza, dovrebbero avere attorno ambienti puliti, senza droga e sfruttatori con la faccia da bulli di periferia.
Bisogna avere pietà di costoro?
Prima bisogna salvare questi ragazzini e ragazzine da esperienze tragiche, che li segnerebbero per tutta l'esistenza e poi il resto non conta: il carcere duro e il lavoro possono rieducare anche certi personaggi senza scrupoli.
Se i nostri politici non vogliono fare una bella politica di salvaguardia di queste giovani vite sono pure loro ….. dei sfruttatori e degli spacciatori onorari.

canzoni - Lucio Dalla - lo ricordiamo con .--- Nuvolari




Notizie news
Lucio Dalla era quasi un mito o meglio era uno che aveva superato decenni, con diversi successi discografici, restando sempre attivo e presente, non stancando, ma riproponendosi come “personaggio intoccabile” della musica leggera italiana.
E’ la fine quindi di un epoca, di un cantante che seppe essere impegnato senza impegnarsi, che parlò di cose serie senza annoiare, senza entrare nelle mode del periodo.
Era un cantante abile, con qualche canzoncina in apparente … dolce, ma in realtà sarcastica, ironica, con doppi sensi.
Il suo sorriso era spesso sarcastico: era un cantante dalle molte sfaccettature e dal genere variegato, talvolta popolare e talvolta elitario.

notizie - Lucio Dalla - lo ricordiamo con .--- L'Hanno che verrà



Notizie news
Lucio Dalla era quasi un mito o meglio era uno che aveva superato decenni, con diversi successi discografici, restando sempre attivo e presente, non stancando, ma riproponendosi come “personaggio intoccabile” della musica leggera italiana.
E’ la fine quindi di un epoca, di un cantante che seppe essere impegnato senza impegnarsi, che parlò di cose serie senza annoiare, senza entrare nelle mode del periodo.
Era un cantante abile, con qualche canzoncina in apparente … dolce, ma in realtà sarcastica, ironica, con doppi sensi.
Il suo sorriso era spesso sarcastico: era un cantante dalle molte sfaccettature e dal genere variegato, talvolta popolare e talvolta elitario.

Lucio Dalla - lo ricordiamo con .--- L'Hanno che verrà



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Lucio Dalla era quasi un mito o meglio era uno che aveva superato decenni, con diversi successi discografici, restando sempre attivo e presente, non stancando, ma riproponendosi come “personaggio intoccabile” della musica leggera italiana.
E’ la fine quindi di un epoca, di un cantante che seppe essere impegnato senza impegnarsi, che parlò di cose serie senza annoiare, senza entrare nelle mode del periodo.
Era un cantante abile, con qualche canzoncina in apparente … dolce, ma in realtà sarcastica, ironica, con doppi sensi.
Il suo sorriso era spesso sarcastico: era un cantante dalle molte sfaccettature e dal genere variegato, talvolta popolare e talvolta elitario.

ultima ora - Sindacati e i concorsi - il gioco strano nelle pubbliche amministrazioni


Sindacati e i concorsi truccati, questa ipotesi è molto diffusa tra l'opinione pubblica, prove ci potrebbero essere, basterebbe controllare ovvero fare una statistica tra i tesserati dei sindacali, specialmente quelli vicino al potere, come Cisl, Cgil e Uil, controllando le percentuali tra i vincitori di concorso.
E' risaputo che la dirigenza pubblica favorisce i sindacalisti, specialmente della categoria dei parolai, per farli salire in carriera facile, loro con i loro affiliati.
Il risultato è la pace sociale, dove chi lavora sta in basso e sale solo chi è un amichetto con tessera, ma quella della corrente giuste, non tutte le tessere sono uguali. 

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E' risaputo che la dirigenza pubblica favorisce i sindacalisti, specialmente della categoria dei parolai, per farli salire in carriera facile, loro con i loro affiliati.
Il risultato è la pace sociale, dove chi lavora sta in basso e sale solo chi è un amichetto con tessera, ma quella della corrente giuste, non tutte le tessere sono uguali. 

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Sindacati e i concorsi truccati, questa ipotesi è molto diffusa tra l'opinione pubblica, prove ci potrebbero essere, basterebbe controllare ovvero fare una statistica tra i tesserati dei sindacali, specialmente quelli vicino al potere, come Cisl, Cgil e Uil, controllando le percentuali tra i vincitori di concorso.
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uil - Sindacati e i concorsi - il gioco strano nelle pubbliche amministrazioni


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