POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
Ora
sbucano le testimonianze che mettono nei guai Sabrina e Cosima,
ovvero i tentativi maldestri di depistare le indagini da parte di
Cosima, atti però che si sono dimostrati contro producenti.
Le
testimonianze sono contro Sabrina e pare che Sarah avesse paure di
lei, probabilmente era già stata minacciata.
Il
quadro è chiaro e se sommeranno le prove dei carabinieri, che
dimostrano dove fu uccisa Sarah, in casa e non nel garage, la
posizione delle due donne sarà..... tragica.
Invece
dove è finita la lotta alla corruzione nazionale?
Non
se ne parla proprio eppure i danni sono ingenti: sono 60 miliardi di
euro all’anno, gettati nel nulla.
Sarebbe
bastato, dico tanto per far notare qualcosa, recuperare questi 60
miliardi, evitando gli interessi spesi ed arrivare ad avere un
vantaggio economico di 80, 100 miliardi di euro.
Sconfiggendo
la corruzione non si avrebbero strade inutili e scuole pericolose per
i nostri figli, con ulteriori vantaggi economici che ritornerebbero
con un forte incremento dell’efficienza.
Poi
la corruzione è la madre di molti altri problemi nazionali: i
corrotti amano i fannulloni, coloro che si infilano nelle pubbliche
amministrazioni, non lavorano e fanno carriera, a scapito degli altri
dipendenti onesti, sporcando la nomea di tutti i lavoratori del
pubblico impiego, in gran parte innocenti.
Invece
dove è finita la lotta alla corruzione nazionale?
Non
se ne parla proprio eppure i danni sono ingenti: sono 60 miliardi di
euro all’anno, gettati nel nulla.
Sarebbe
bastato, dico tanto per far notare qualcosa, recuperare questi 60
miliardi, evitando gli interessi spesi ed arrivare ad avere un
vantaggio economico di 80, 100 miliardi di euro.
Sconfiggendo
la corruzione non si avrebbero strade inutili e scuole pericolose per
i nostri figli, con ulteriori vantaggi economici che ritornerebbero
con un forte incremento dell’efficienza.
Poi
la corruzione è la madre di molti altri problemi nazionali: i
corrotti amano i fannulloni, coloro che si infilano nelle pubbliche
amministrazioni, non lavorano e fanno carriera, a scapito degli altri
dipendenti onesti, sporcando la nomea di tutti i lavoratori del
pubblico impiego, in gran parte innocenti.
Invece
dove è finita la lotta alla corruzione nazionale?
Non
se ne parla proprio eppure i danni sono ingenti: sono 60 miliardi di
euro all’anno, gettati nel nulla.
Sarebbe
bastato, dico tanto per far notare qualcosa, recuperare questi 60
miliardi, evitando gli interessi spesi ed arrivare ad avere un
vantaggio economico di 80, 100 miliardi di euro.
Sconfiggendo
la corruzione non si avrebbero strade inutili e scuole pericolose per
i nostri figli, con ulteriori vantaggi economici che ritornerebbero
con un forte incremento dell’efficienza.
Poi
la corruzione è la madre di molti altri problemi nazionali: i
corrotti amano i fannulloni, coloro che si infilano nelle pubbliche
amministrazioni, non lavorano e fanno carriera, a scapito degli altri
dipendenti onesti, sporcando la nomea di tutti i lavoratori del
pubblico impiego, in gran parte innocenti.
Invece
dove è finita la lotta alla corruzione nazionale?
Non
se ne parla proprio eppure i danni sono ingenti: sono 60 miliardi di
euro all’anno, gettati nel nulla.
Sarebbe
bastato, dico tanto per far notare qualcosa, recuperare questi 60
miliardi, evitando gli interessi spesi ed arrivare ad avere un
vantaggio economico di 80, 100 miliardi di euro.
Sconfiggendo
la corruzione non si avrebbero strade inutili e scuole pericolose per
i nostri figli, con ulteriori vantaggi economici che ritornerebbero
con un forte incremento dell’efficienza.
Poi
la corruzione è la madre di molti altri problemi nazionali: i
corrotti amano i fannulloni, coloro che si infilano nelle pubbliche
amministrazioni, non lavorano e fanno carriera, a scapito degli altri
dipendenti onesti, sporcando la nomea di tutti i lavoratori del
pubblico impiego, in gran parte innocenti.
Invece
dove è finita la lotta alla corruzione nazionale?
Non
se ne parla proprio eppure i danni sono ingenti: sono 60 miliardi di
euro all’anno, gettati nel nulla.
Sarebbe
bastato, dico tanto per far notare qualcosa, recuperare questi 60
miliardi, evitando gli interessi spesi ed arrivare ad avere un
vantaggio economico di 80, 100 miliardi di euro.
Sconfiggendo
la corruzione non si avrebbero strade inutili e scuole pericolose per
i nostri figli, con ulteriori vantaggi economici che ritornerebbero
con un forte incremento dell’efficienza.
Poi
la corruzione è la madre di molti altri problemi nazionali: i
corrotti amano i fannulloni, coloro che si infilano nelle pubbliche
amministrazioni, non lavorano e fanno carriera, a scapito degli altri
dipendenti onesti, sporcando la nomea di tutti i lavoratori del
pubblico impiego, in gran parte innocenti.
La
guerra dei sessi continua e spesso le cotte, i grandi amori
finiscono in scontri e odi feroci, dopo anni di scaramucce, ma anche
dopo anni felici.
La
strage degli innocenti però è tipico di persone con gravi turbe
psichiche, con depressioni gravi, che nessuno ha diagnosticato, con
menti malate e chiuse in se stessi.
Costoro
sono persone che soffrono pure loro, in silenzio, spesso nell'ombra e
i colleghi, i parenti, gli amici non se ne accorgono, non si
attendono scoppi violenti, addirittura spesso si immaginano rapporti
idilliaci in famiglia.
Non
è sempre così, anzi i segnali di ciò che capiterà ci sono tutti:
il mutismo, la sofferenza, la disperazione di costoro è malamente
celata da professionalità e gesti convenzionali, da sorrisi e da
risa allegre.
Oppure
il dolore di costoro scoppia più volte e le liti sono conosciute: i
vicini, i parenti li ascoltano, ma non sanno e possono fare nulla.
Certamente
esistono residui di culture antiche, barbare, quando le donne erano
considerate proprietà degli uomini e che dovevano fare ciò che il
marito comandava, poi esiste pure un'errata concezione della
virilità.
Invece
dove è finita la lotta alla corruzione nazionale?
Non
se ne parla proprio eppure i danni sono ingenti: sono 60 miliardi di
euro all’anno, gettati nel nulla.
Sarebbe
bastato, dico tanto per far notare qualcosa, recuperare questi 60
miliardi, evitando gli interessi spesi ed arrivare ad avere un
vantaggio economico di 80, 100 miliardi di euro.
Sconfiggendo
la corruzione non si avrebbero strade inutili e scuole pericolose per
i nostri figli, con ulteriori vantaggi economici che ritornerebbero
con un forte incremento dell’efficienza.
Poi
la corruzione è la madre di molti altri problemi nazionali: i
corrotti amano i fannulloni, coloro che si infilano nelle pubbliche
amministrazioni, non lavorano e fanno carriera, a scapito degli altri
dipendenti onesti, sporcando la nomea di tutti i lavoratori del
pubblico impiego, in gran parte innocenti.
A
Brescia abbiamo avuto una nuova strage per gelosia, un uomo, in
questo caso era un camionista, uccide la sua ex
moglie, il suo nuovo compagno, la figlia di lei e il fidanzato.
E'
una nuova strage, che entra nella cronaca quasi settimanale, come se
si trattasse di un grave incidente stradale, sì, come qualcosa di
inevitabile.
Pare
un fatto comune, che la vita moderna impone, è quasi un sacrificio
che tutti accettano come normale.
Che
cosa è la gelosia?
Perché
negli uomini, nei maschi porta, in certi casi alla follia criminale e
suicida, oltre che omicida?
Il
governo di Mario Monti è tanto buono con i delinquenti, li vuole
liberi e spensierati fuori dalle carceri, mentre è durissimo con i
cittadini, che li vuole disperati: con la sua guerra contro i deboli
e i poveri, quelli veri, a cui toglie la sicurezza dell'articolo 18
dello Statuto dei Lavoratori.
Intanto
le stra sono sempre più zeppe di criminali, piccoli e grandi e
l'unica iniziativa del governo della casta è stata quello dello
svuotare le carceri tassare in modo assurdo i cittadini onesti e
metterli a rischio.
Che
schifo, ma dalla sua ha pure la massa dei tesserati dei maggiori
pariti, coloro che si prendono la tessera per un posto alle poste per
loro e i figli.
Questo
sì che è un bel Paese di merda: corrotti, delinquenti con tesserati
uniti nella lotta.