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I
sindacati e i partiti favoriscono i loro affiliati, i loro iscritti,
i loro simpatizzanti nei concorsi pubblici?
Questa
ipotesi è stata espressa, ma a bassa voce, da molti cittadini, che
si sono visti superare da imbecilli terrificanti nei concorsi
pubblici, gente che spesso non sapeva esprimersi correttamente in
italiano.
I
concorsi pubblici italiani sono da sempre chiacchierati, ma una fetta
non insignificante di posti spetta a chi a qualche tessera, ma non
quella del tram: così il sistema funziona e si regge sulle sue
gambe.
I
tesserati poi non vedono la corruzione e gli sprechi, perché pure
loro sono corrotti … per i loro strani concorsi, perché pure loro
sono uno spreco: costano soldi pubblici per svolgere lavori che non
sono in grado di fare.
Sono
loro che sorreggono la casta, applaudono alla casta e la difendono,
nonostante all’evidenza, non si arrendono mai, neppure davanti
all’evidenza.