30 apr 2012

analytics Google e Facebook sono le due nuovi grandi potenze planetarie


Google e Facebook sono le due nuovi grandi potenze planetarie, che possono e sicuramente indirizzeranno il corso della storia, oggi rappresentano qualcosa che potrebbe e sta facendo tremare grandi e antichi poteri: per fortuna di tutti noi troppi uomini di potere non sanno e non capiscono la portata della rete.
Questo fatto potrebbe essere sorprendente, ma per loro Internet non è reale, è fantascienza.
Immaginare che una persona possa aprire un blog e possa contattare milioni di persone in tutto il mondo per loro non è credibile, come non è credibile che dei ragazzini con il computer possano prendere per il culo i censori tecnologici, ottenendo informazioni da ciò che è proibito da loro.
Più è proibito e più attira gli adolescenti, così internet muterà le menti di milioni e milioni di persone, ma loro se ne accorgeranno troppo tardi o forse non se ne accorgeranno neppure, quando le loro poltrone traballeranno e li faranno cadere con il sedere a terra.

chrome Google e Facebook sono le due nuovi grandi potenze planetarie


Google e Facebook sono le due nuovi grandi potenze planetarie, che possono e sicuramente indirizzeranno il corso della storia, oggi rappresentano qualcosa che potrebbe e sta facendo tremare grandi e antichi poteri: per fortuna di tutti noi troppi uomini di potere non sanno e non capiscono la portata della rete.
Questo fatto potrebbe essere sorprendente, ma per loro Internet non è reale, è fantascienza.
Immaginare che una persona possa aprire un blog e possa contattare milioni di persone in tutto il mondo per loro non è credibile, come non è credibile che dei ragazzini con il computer possano prendere per il culo i censori tecnologici, ottenendo informazioni da ciò che è proibito da loro.
Più è proibito e più attira gli adolescenti, così internet muterà le menti di milioni e milioni di persone, ma loro se ne accorgeranno troppo tardi o forse non se ne accorgeranno neppure, quando le loro poltrone traballeranno e li faranno cadere con il sedere a terra.

Google e Facebook sono le due nuovi grandi potenze planetarie


Google e Facebook sono le due nuovi grandi potenze planetarie, che possono e sicuramente indirizzeranno il corso della storia, oggi rappresentano qualcosa che potrebbe e sta facendo tremare grandi e antichi poteri: per fortuna di tutti noi troppi uomini di potere non sanno e non capiscono la portata della rete.
Questo fatto potrebbe essere sorprendente, ma per loro Internet non è reale, è fantascienza.
Immaginare che una persona possa aprire un blog e possa contattare milioni di persone in tutto il mondo per loro non è credibile, come non è credibile che dei ragazzini con il computer possano prendere per il culo i censori tecnologici, ottenendo informazioni da ciò che è proibito da loro.
Più è proibito e più attira gli adolescenti, così internet muterà le menti di milioni e milioni di persone, ma loro se ne accorgeranno troppo tardi o forse non se ne accorgeranno neppure, quando le loro poltrone traballeranno e li faranno cadere con il sedere a terra.

Il Fatto Quotidiano - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

La Stampa - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

Libero - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

Giornale - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

La Repubblica - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

Corriere della Sera - Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

Giornali e giornalisti - Chi li paga?


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.