La
responsabilità non sta in Equitalia, non sta nell’Agenzia delle
Entrate: gli impiegati fanno il loro dovere e basta.
La
responsabilità sta tutta nei legislatori che si sono susseguiti e
nella volontà politica dei diversi governi: le scelte giuste per
combattere la grande evasione non si vedono neppure oggi eppure dare
a buoni studi legali l’incarico di contrastare evasori impenitenti,
ben difesi da ottimi avvocati, esperti commercialisti, porterebbe
finalmente nelle casse dello Stato grandi somme, così da poter far
pagare le multe per il divieto di sosta in modo …. umano.
Dopo
5 anni la multa può essere raddoppiata, non decuplicata, come spesso
capita.
Una
semplice infrazione stradale, come un divieto di sosta non è un
crimine contro l’Umanità e chi accumula una decine di queste multe
si trova letteralmente in mezzo a una strada, se non sta attento e
sottovaluta la faccenda.
Quindi
è giusto pretendere la riforma della legislazione in modo da rendere
meno traumatico l’arrivo a casa della multa del figlio scapestrato
con il motorino, con però una giusta volontà politica per
recuperare i milioni di euro, che sommati sono miliardi, con la
determinazione di dare la caccia ai “nulla tenenti” in Ferrari.
Sono
loro la rovina del paese e non i pensionati che sbagliano riga nel
compilare il 730.