29 ott 2012

politica italiana, M5s, Beppe Grillo mette in crisi i vecchi equilibri politici in Sicilia


Beppe Grillo mette in crisi i vecchi equilibri politici in Sicilia, giocando solo con mezzi semplici e poco costosi, come internet e i comizi nelle piazze.
La politica è alla frutta, questa politica fatta da burocrati e burocrazia, con partiti paralleli ricchi e in affari con troppi strani signori che si aggirano attorno a loro.
La politica dei partiti deve funzionare solo con le elezioni e non prima durante e dopo: questi apparati paralleli allo Stato hanno dei costi incredibili.
Tagliandoli si uscirà dalla crisi.

L’amnistia e le carceri piene, ovvero le prigioni senza spazi


L’amnistia e le carceri piene, ovvero le prigioni senza spazi, con carenza di personale è uno dei motivi della liberazione dei carcerati sta tutta nel risparmio economico.
Infatti non ci sono soldi, quindi si preferisce togliere la sicurezza ai cittadini e dare benessere ai prigionieri, ma il dramma sarà nelle nostre strade: il crimine le avvolge come un tumore e i criminali sono sempre più arroganti ed aggressivi, tanto non rischiano nulla, come i criminali politici, ovvero i corrotti della casta.

Gli Under 19 sono a rischio tumore per colpa di esistenze disordinate


Gli Under 19 sono a rischio tumore per colpa di esistenze disordinate, con tanto alcool e fumo, per alimentazioni sbagliate, a base di merendine e patatine, con tante altre porcherie diffuse sempre tra i ragazzini.
La politica sbagliata sull'alimentazione, che spinge i ragazzi al cibo spazzatura sta portando sempre ragazzini verso il rischio cancro giovanile e questo è accompagnato al diabete giovanile, a problemi cardiocircolatori precoci.
I giovani oggi sono veramente senza le buone abitudini delle loro nonne e nonni, quando l’alimentazione era regolare e sana, con verdura e frutta in abbondanza, senza coloranti e conservanti, senza tonnellate di grassi saturi.
Gli italiani allora erano sani.

Imu. Grilli . la scadenza resta il 17 Dicembre


Imu si pagherà regolare?
Sarà ancora più costosa della prima e salatissima rata?
Il governo non demorde e ci tassa, senza pietà e ci sta portando alla disperazione: la colpa nostra sta nell’avere una casa e per questo ci massacrano, poi se abbiamo pensato ai figli ce la faranno pagare più che il doppio.
Se invece non abbiamo pensato ai figli a questo punto non rimane che disperarsi per un mutuo che non arriverà mai: le banche non danno più soldi.

XXI. A SILVIA. di Leopardi



XXI.
A SILVIA.

      Silvia, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?
       Sonavan le quiete
Stanze, e le vie dintorno,
Al tuo perpetuo canto,
Allor che all’opre femminili intenta
Sedevi, assai contenta
Di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
Così menare il giorno.
       Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D’in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch’io sentiva in seno.
       Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,
E tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?
       Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
Da chiuso morbo combattuta e vinta,
Perivi, o tenerella. E non vedevi
Il fior degli anni tuoi;
Non ti molceva il core
La dolce lode or delle negre chiome,
Or degli sguardi innamorati e schivi;
Nè teco le compagne ai dì festivi
Ragionavan d’amore.
       Anche peria fra poco
La speranza mia dolce: agli anni miei
Anche negaro i fati
La giovanezza. Ahi come,
Come passata sei,
Cara compagna dell’età mia nova,
Mia lacrimata speme!
Questo è quel mondo? questi
I diletti, l’amor, l’opre, gli eventi
Onde cotanto ragionammo insieme?
Questa la sorte dell’umane genti?
All’apparir del vero
Tu, misera, cadesti: e con la mano
La fredda morte ed una tomba ignuda
Mostravi di lontano.
 

Facebook, Paul Ceglia è finito male, la truffa non è riuscita


Facebook, il tentativo di truffa, volgare e forse ingenuo di Paul Ceglia è finito male: sarebbe stata la truffa del secolo, ma le prove falsificate non avrebbero superato il controllo della polizia, dei periti e del mondo finanziario.
Paul Ceglia sosteneva di possedere il 50% di Facebook, per prendersi un patrimonio di 40 miliardi di dollari, ma ora rischia diversi anni di prigione.
Anche se costui era un abile truffatore il colpo era troppo grosso e le prove falsificate sarebbero state scoperte senza problemi, infatti nessuno avrebbe creduto a lui, uno strano individuo venuto dal nulla.

Grecia, l’arresto di Costas Vaxevanis è qualcosa di vergognoso


Grecia, l’arresto di Costas Vaxevanis è qualcosa di vergognoso e potrebbe essere di fatto l’atto di morte della democrazia ellenica: la gente è stanca di tali abusi di potere, infatti a pagare non sono gli evasori greci, ma chi li denuncia.
Questa politica è anche appoggiata da Bruxelles e dalla Germania di Merkel, la pessima politica della donna d’acciaio … non troppo democratica.
La grande finanza impone le sue regole sulla pelle dei cittadini e uccide la libertà.

In Sicilia hanno votato la metà degli aventi diritto al voto


In Sicilia hanno votato la metà degli aventi diritto al voto e questo fatto sconvolge chi crede nella politica democratica: significa che più della metà dei siciliani non crede più nella politica, è sfiduciato e lascia che altri agiscano per loro.
E’ la democrazia che è stata sconfitta per colpa della cattiva politica non democratica, immischiata con la mafia, con la corruzione, con i giochi sporchi di sempre, che censura e impedisce l’espressione libera delle idee, come con il famigerato Decreto Legge detto sulla Diffamazione.
La libertà è soffocata e i cittadini non votano, il potere è senza appoggio popolare e potrebbe essere travolto da qualsiasi avventuriero.

Beppe Grillo ha avuto parecchi voti in Sicilia


Beppe Grillo ha avuto parecchi voti in Sicilia, ma a dire il vero la sua campagna elettorale è stata monca, perché la televisione non c’era per lui.
Il risultato è stato grande, perché solo con Internet ha conquistato consensi, quindi altri lo seguiranno in futuro e vedremo la crescita di molti nuovi partiti, nuovi con pochissimi soldi e tanto successo elettorale, per le campagne politiche via Internet.

Sicilia Crocetta in testa e l'astensionismo vince


Pd, Udc, Api e Psi, Rosario Crocetta, è in testa, ma lo spoglio è solo all'inizio e la guerra dei dati preoccupa: siamo solo all'inizio di un cambiamento radicale della politica italiana, con il centro destra allo sbando, ma con un centro sinistra che vince solo grazie all'astensionismo.
La Sicilia comunque a visto il trionfo morale e reale di Beppe Grillo, la vittoria dello sconforto e la crescita del malcontento generale.