5 nov 2012

Youtube Beppe Grillo sessuofobico o sono altri

La tecnica è vecchia, si accusa qualcuno per una battuta, magari infelice e si fa tutta una polemica organizzata, squallida e ipocrita, da farisei: "lui lo dice."
E' un modo ipocrita e vigliacco per attaccare qualcuno, è un modo disgustoso, da nemico dle popolo, ma in questo caso da nemico della casta e affiliati.
Bisogna dire che dietro questi che si strappano le vesti per ogni battutta c'è tutta una cultura della difesa dei posti fissi, dei accomandati che emono che qualcuno tolga loro il posto che hanno scladato per anni, con l'aiuto dei sindacati per esempio, con a'iuto della Dc, del Pci, del Psi e derivati.



Beppe Grillo e il punto G, con tutti i politici che strillano

l'atteggiamento sessista è da denunciare, ma non facciamo tanto rumore per una battuta, questa classe politica si scandalizza per una squallida battuta sul punto G, ma poi fa quadrato quando rubano e vengono identificati.
C'è un Paese che sta affondando e loro si strappano le vesti per una battuta, invece perché non si preoccupano delle donne maltrattare, trattare come esseri inferiori nelle strade, dai papponi internazionali.
Alcune sono minorenni e con loro vanno uomini di tutte le categorie, suppongo anche i nostri politici.
Questo è il vero sessuofobia, il resto sono solo panzane.

youtube . Fornero scaccia i giornalisti... manovra sbagliata


La popolarità di questo governo è vicino allo zero assoluto, ma Fornero proprio di popolarità e di simpatia proprio non ne vuole sentir parlare, così dà l'ordine di scacciare i giornalisti a Torino: Fornero parla di parole che scappano e finiscono nei titoli in prima pagina.
Così ha potuto fare qualcosa che nessun ministro si sarebbe permesso sino a pochi mesi fa.
Tutti sappiamo che questo governo ci è stato imposto e nonostante le sue incredibili leggi, i suoi abusi, le sue assurdità, ce lo dobbiamo tenere o guai.
Ci poprebbero trattare peggio?

Alla Fornero scappa la parola...

Fornero è arrabbiata con i giornalisti che prendono le sue parole, anzi le rubano: a Lei ogni tanto scappano .... le parole e loro fanno i titoloni.
Fornero è poco amata dagli italiani e i giornalisti se ne approfittano, poi a una scappa, quando scappa, scappa, vieni fregato dai giornalisti, per una frasetta, detta così,... per sbaglio.

Youtube . Beppe Grillo e la lunga marcia verso il potere

Beppe Grillo sta marciando su Roma, non come il Duce, ma come leader di un movimento politico coraggioso e unico al Mondo, nato totalmente dalla rete.
La cosa sorprende tutti i politici tradizionali, che appaiono ancora in televisione e non bucano lo spazio nella rete.
Lo hanno calunniato, insultato, ma lui avanza perché a casta ha sbagliato, quando ha tentato di bloccare la rete e ci prova ancora: questo fatto ha terrorizzato il popolo di Internet e lo ha mobilitato contro i politici vecchio stampo, aprendo un varco nel vecchio sistema politico.
Lui è trascinato dall'onda di chi vuole un Internet libero e non censurato.

Beppe Grillo e Di Pietro assieme? Vedremo in futuro.

Beppe Grillo e Antonio Di Pietro staranno assieme?
Forse sì, forse no, vedremo come finirà, ma un fatto è certo loro continuano a cercare la soluzione ai loro problemi, lavorando accanto, in parallelo.
I problemi dei due stanno nei loro reciproci movimenti, di gente che non li riconosce come leader e li vorrebbe oltrepassare, prendendo la guida.
E' qualcosa di già visto ed è ovvio che vinceranno loro, almeno come sorpresa politica, facendo un terzo polo che non si colloca a sinistra del Pd, ma .... non si sa bene dove.

Cancelliere dice no alle dimissioni di Izzo per l'accusa di gare truccate

La corruzione è arrivata ai vertici della polizia?
Un corvo anonimo ha accusato il vicecapo della polizia di aver truccato, nella gestione degli appalti del Viminale: la situazione è difficile e le inchieste fanno paura.
il ministro Cancellieri ha detto no alle dimissioni di Izzo, ma ormai la sensazione che tutto sia sporco, corrotto, lascia confusi tutti i cittadini.
La caccia alla corruzione sta prendendo forme estreme e le lettere anonime non aiutano, ma per ora bisogna accontentarsi di polverone.
La chiarezza però deve arrivare, assolutamente, per il bene di tutti.

Funerale di Rauti. insulti a Fini. l'accusa è di tradimento

Funerale di Rauti è stato la fine di un'epoca per molti nostalgici, che però non vogliono né morire, né arrendersi, anzi oggi si sentono forti con la fine del comunismo e delle illusioni di una democrazia non corrotta, libera e veramente giusta.
La loro vittima è stata Fini, il pragmatico, abile, intelligente, colto loro ex capo, oggi passato per un traditore, perché si colloca al centro e non ha più nulla del fascismo originale.
Lui punta alla carriera?
La storia potrebbe deluderlo, perché il nero, se la democrazia non saprà sconfiggere la corruzione, potrebbe tornare di moda, purtroppo.


Fini contestato al funerale di Pino Rauti, come era prevedibile

C'è ancora un'Italia nera, un'Italia che sogna il ritorno del fascismo e l'abbiamo vista al funerale di Rauti, dove sono apparsi i saluti romani e Gianfranco Fini è stato insultato e accusato di essere un traditore.
Questa scelta, poco democratica, di costoro, non sorprende, inoltre Fini per loro è un volta gabbana e per questo lo odiano.
Questa Ilia nera però non avrà il potere, per fortuna e fini sta al centro dove alle prossime elezioni si ricandiderà e diventerà ancora ministro, o altro: la carriera politica val pena un saluto romano e qualche parlaccia di troppo ricevuta a un funerale.

Youtube . Pd Bersani e il vecchio partito che cambia

Bersani se ne sta andando, o meglio non guiderà più il Pd e questo pare una buona notizia, ma lui era sì della vecchia guardia, oso dire comunista, però era sempre con la linea vicino ai lavoratori, nella storica posizione del Partito Comunista Italiana.
Se il Pci era antiquato e pericoloso, è vero però che il vecchio Pci difendeva, almeno per avere i loro voti, i lavoratori.
Oggi i nuovi candidati alla segreteria del Partito Democratico escono con i banchieri, sono amici dei signori del vapore, frequentano i salotti buoni e non le piazze.
Dio ci salvi da costoro, che non meritano assolutamente la guida di un partito di snistra, come la concepiamo noi.