15 nov 2012

Election day o crisi di governo, così dice Alfano furioso


Election day o crisi di governo, così dice Alfano furioso, mentre Bersani vuole le elezioni regionali a febbraio, per provare le sue truppe, comunque il capriccio di Bersani ci costerà 100 mila euro e le regioni senza interventi di amministratori politici ci costano sempre tanto.
Quindi è uno spreco di denaro e di risorse, poi nella campagna elettorale il Pd perde sempre consenso, così per lui è meglio farci votare a febbraio, per noi è peggio, in tutti i sensi, ma lui si sente già il padrone d’Italia.

Beppe Grillo e i ribelli del Movimento 5 stelle... senza futuro


Beppe Grillo ha dei ribelli in casa, ma non sono gli elettori, sono i militanti, ovvero la truppa: questa ribellione, di gente arruolata male al Movimento 5 Stelle porterà diversi problemi, tra cui espulsioni poco simpatiche.
La forza del Movimento 5 Stelle sta tutta nella personalità di Grillo e nella sua faccia: se cade lui cade tutti: le mezze figure non hanno futuro, alla peggio possono fare le presentatrici o i presentatori in qualche programma televisivi di basso livello.

Bersani . Alfano minaccia la crisi per la data delle elezioni regionali


Alfano minaccia la crisi per la data delle elezioni regionali, Napolitano si prende la responsabilità del …. fatto, Bersani è furioso e così forse andremo al voto qualche mese prima della fine fisiologica della legislatura.
State già festeggiando?
Non illudetevi: il governo finirà la sua vita allo scadere naturale della legislatura, morirà di morte naturale, purtroppo per noi: ci terremo Monti e famiglia ancora per un po’, quindi attendetevi altre tasse, altre scelte sciagurate per tutti, altri disperati che si suicideranno.

News Cina .Congresso del Partito Comunista Cinese


E’ stato eletto il nuovo segretario del Partito Comunista Cinese, ovvero un uomo potentissimo che, sotto le bandiere rosse, del comunismo, gestirà la politica e l’economia di uno dei paesi … capitalista più potenti e ricca al mondo, che diventerà far qualche anno il primo Paese capitalista del Mondo.
La Cina è una stranissima realtà, che sopravvive solo grazie alla loro logica pragmatica, tipica dell’Asia, dove le contraddizioni seguono una logica precisa: quello del vantaggio economico.
Queste contraddizioni resisteranno sino a quando il sistema cinese crescerà, ma quando ci sarà una frenata, o una recessione allora si rischia di veder spezzato tutto, la caduta del regime e la nascita, si spera, di una democrazia vera.

Election day e crisi di Governo o quasi per il giorno delle elezioni regionali.


Election day e crisi di Governo o quasi per il giorno delle elezioni regionali.
E’ possibile un fatto simile?
Probabilmente no, ma lo scontro è contro il Quirinale, che ha pochi mesi di vita naturale pure lui.
Il governo Monti è una sua creatura, che però è stata imposta …. da qualcuno, forse dall’estero, si parla della signora d’acciaio tedesca, non facciamo nomi, ma certamente dietro a lei e con lei c’erano diversi gruppi di interesse economico.
In pratica erano le banche internazionali e grandi uomini d’affari, che possedevano il nostro debito.
Chi possiede il debito di un Paese possiede il Paese: in pratica siamo servi di costoro e nessuno farà cadere Monti, Election day.

Cina, è Xi Jinping il nuovo segretario del Partito comunista cinese


Cina, è Xi Jinping il nuovo segretario del Partito comunista cinese, è stato nominato durante il 18 esimo congresso del partito comunista cinese, tenuto a … porte chiuse, per quanto riguarda i segreti del potere interno.
Quindi abbiamo avuto una coreografia esterna, una censura feroce su tutto e su tutti, compreso Google, che è stato ben filtrato, ma si sa che Internet ha molte porte e nessuna censura impedisce di muoversi e capire, sapere, scoprire.

Hamas è sotto attacco nella striscia di Gaza,



Hamas è sotto attacco nella striscia di Gaza, Israele ha risposto al fuoco dei suoi razzi con bombardamenti pesanti, che hanno causato almeno 13 morti e più di cento feriti: questo nuovo conflitto lascia perplessi e si insinua in quel movimento generale della regione: Israele teme l’accerchiamento militare e ha deciso di intervenire prima, colpendo il gruppo militarmente meno efficiente e più fanaticamente ostile, Hamas.
Il rischio che gruppi islamisti si organizzino attorno allo Stato di Israele è grande, la fine del regime siriano, la nascita di uno Stato islamico in Egitto, la forza dei gruppi islamici sciiti in Libano.

Siria, la guerra rischia di allargarsi in modo molto pericoloso


Siria, la guerra rischia di allargarsi in modo molto pericoloso: i potenziali contendenti, che forniscono certamente armi e forse uomini a questa guerra civile sono da tempo in allerta e talvolta rispondono al fuoco alla frontiere.
La Turchia e Israele sono pronti a colpire, rispondono ai colpi vaganti, voluti o non voluti, che partono dalla frontiera siriana.
Altro contendente diretto è l’Iran, che perderebbe l’ultimo suo alleato e rischierebbe di essere totalmente accerchiata da forze sunnite e non solo, pronte a mantenere un blocco feroce di merci.
La Siria è una bomba con accanto un fuoco, che la può far esplodere, provocando un gravissimo conflitto regionale, dove tutti sono nemici di tutti.

Dracula . i vampiri di ieri e di oggi nei film

Dario Argento mostra il suo Dracula, ormai i vampiri... moderni non assomigliano più a quelli creati da Bram Stoker, lo scrittore irlandese, che mostrava dei mostri, degli esseri satanici che si nutrivano di sangue, di vita degli esseri viventi, per non precipitare nella voragine dell'Inferno.
Quindi era un essere malvagio e non affascinante, ma oggi i vampiri sono degli ... emarginati sciali, se ne sono dette tante e qualche cineasta ha usato pure Dracula per qualche battaglia di .... civiltà, alla moda a difesa di qualche presunta minoranza oppressa, non si sa bene da che cosa.
Il vecchio Dracula era più ... simpatico e autentico: diffidate delle imitazioni.

IX. ULTIMO CANTO DI SAFFO. di Leopardi


IX.
ULTIMO CANTO DI SAFFO.

      Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l’erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Noi l’insueto allor gaudio ravviva
Quando per l’etra liquido si volve
E per li campi trepidanti il flutto
Polveroso de’ Noti, e quando il carro,
Grave carro di Giove a noi sul capo,
Tonando, il tenebroso aere divide.
Noi per le balze e le profonde valli
Natar giova tra’ nembi, e noi la vasta
Fuga de’ greggi sbigottiti, o d’alto
Fiume alla dubbia sponda
Il suono e la vittrice ira dell’onda.
       Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella
Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta
Infinita beltà parte nessuna
Alla misera Saffo i numi e l’empia
Sorte non fenno. A’ tuoi superbi regni
Vile, o natura, e grave ospite addetta,
E dispregiata amante, alle vezzose
Tue forme il core e le pupille invano
Supplichevole intendo. A me non ride
L’aprico margo, e dall’eterea porta
Il mattutino albor; me non il canto
De’ colorati augelli, e non de’ faggi
Il murmure saluta: e dove all’ombra
Degl’inchinati salici dispiega
Candido rivo il puro seno, al mio
Lubrico piè le flessuose linfe
Disdegnando sottragge,
E preme in fuga l’odorate spiagge.
       Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso
Macchiommi anzi il natale, onde sì torvo
Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
In che peccai bambina, allor che ignara
Di misfatto è la vita, onde poi scemo
Di giovanezza, e disfiorato, al fuso
Dell’indomita Parca si volvesse
Il ferrigno mio stame? Incaute voci
Spande il tuo labbro: i destinati eventi
Move arcano consiglio. Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor. Negletta prole
Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo
De’ celesti si posa. Oh cure, oh speme
De’ più verd’anni! Alle sembianze il Padre,
Alle amene sembianze eterno regno
Diè nelle genti; e per virili imprese,
Per dotta lira o canto,
Virtù non luce in disadorno ammanto.
       Morremo. Il velo indegno a terra sparto,
Rifuggirà l’ignudo animo a Dite,
E il crudo fallo emenderà del cieco
Dispensator de’ casi. E tu cui lungo
Amore indarno, e lunga fede, e vano
D’implacato desio furor mi strinse,
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal. Me non asperse
Del soave licor del doglio avaro
Giove, poi che perìr gl’inganni e il sogno
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto
Giorno di nostra età primo s’invola.
Sottentra il morbo, e la vecchiezza, e l’ombra
Della gelida morte. Ecco di tante
Sperate palme e dilettosi errori,
Il Tartaro m’avanza; e il prode ingegno
Han la tenaria Diva
E l’atra notte, e la silente riva.