15 nov 2012

Election Day . Pdl vuole la crisi se si voterà a febbraio

Alfano è furioso e minaccia la crisi di governo se si voterà a febbraio per le Regioni Lazio, Molise e Lombardia, che costerà 100 milioni di euro in più.
Election Day dovrebbe raggruppare tutte le elezioni in un solo periodo, anche quelle politiche.
La sinistra invece vuole una separazione, forse per vedere e provare come andranno le alleanze, poi per approfittare dell'onda favorevole elettorale, che potrebbe attutirsi alle elezioni politiche.
La lunga campagna elettorale è iniziata e prepariamo a colpi di scena, pesanti e duri, non solo tra PD e Pdl, ma anche con Grillo, che verrà, prima o poi colpito da qualcosa.
La magistratura politicizzata esiste o è un'invenzione?

Blog ... Beppe Grillo e la politica di sinistra

Beppe Grillo delle volte pare un ecologista di altri tempi, tranquillo e ben pensante, poi appare un buon borghese, di ceto medio alto, infine è un estremista di sinistra, che appoggia le manifestazioni e si scorda dei violenti.
Sono queste le contraddizioni di Grillo, che scoppieranno nel suo Movimento, che contengono questi tre elementi: Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle rischiano di andare troppo a sinistra, perdendo voti.
Il Movimento 5 Stelle, come tutti i movimenti, ha troppe anime, che si separeranno, prima o poi.

Hamas, Gaza e Israele, lo scontro si allarga anche alla piccola repubblica islamica

Hamas è un gruppo integralista, il dramma che trova anche i soliti idioti che simpatizzano in Occidente per costoro: sono pericolosi e aggressivi, finanziati certamente dai soliti commercianti d'armi che vedono il grande  vantaggio dello scambio del petrolio con le armi.
Diciamo che la tensione nella regione è favorita dalla vicinanza di Gaza con lo stretto Suez, con i relativi traffici economici.
Quindi conviene, per fini speculativi, tenere alto il livello di scontro nella regione per favorire l'aumento del prezzo del Grezzo, che lì vicino scorre negli oleodotti, sulle petroliere.

Beppe Grillo invita i poliziotti a unirsi alla gente, contro il governo e i partiti

I poliziotti da sempre, in Italia, sono fedeli servitori del potere, qualunque esso sia: sono pagati, addestrati per obbedire, per .... l'ordine pubblico.
Ieri la protesta degli studenti in certi casi è degenerata, mai come negli anni Settanta, quando la guerriglia era preordinata e preparata per chiari scopi eversivi.
Oggi la protesta è solo rabbia che i ragazzi hanno dentro contro il potere costituito, che li ha traditi, contro la casta dei politicanti che ha rubato a loro il futuro.
Contro chi li ha ingannati e continua a sbraitare: Beppe Grillo invita i poliziotti a unirsi con chi protesta, ma tra loro ci sono piccoli gruppi di violenti e quindi la legittima protesta degenera, come un tempo e diventa un'arma potente in mano ai partiti e ai politicanti. 

14 nov 2012

PESCA - SCOOP WWF: "SCOPERTO TRAFFICO ILLEGALE DI TONNO ROSSO ATTRAVERSO PANAMA"


SCOOP WWF: “SCOPERTO TRAFFICO ILLEGALE DI TONNO ROSSO ATTRAVERSO PANAMA” 
Tra il 2000 e il 2010, un quantitativo pari a  18.704 tonnellate di tonno rosso sono state commercializzate attraverso Panama all’insaputa dell’ICCAT. Anche l’Italia coinvolta.

REPORT COMPLETO SU WWW.WWF.IT 
Continua la campagna WWF: tutti invitati a mandare una mail ai parlamentari UE per salvare i pesci e i pescatori 
VIDEO E MAIL SU WWW.WWF.IT

Un nuovo studio commissionato dal WWF mette in evidenza che tra il 2000 e il 2010, l'equivalente di 18.704 tonnellate di tonno rosso sono state commercializzate attraverso Panama senza che ne sapesse nulla l’ICCAT (la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni dell'Atlantico e Mediterraneo), l'organismo internazionale di gestione della pesca del tonno rosso. Il tonno rosso è stato esportato a Panama da paesi mediterranei, tra cui Italia, Spagna, Marocco, Tunisia e Turchia, e da lì riesportato in Giappone. Il WWF chiede con urgenza ulteriori indagini all’ICCAT e ai Paesi coinvolti.
 “E’ la prima indagine mai fatta su questo problema e probabilmente mostra solo la punta dell’iceberg” dichiara Marco Costantini, responsabile del programma Mare del WWF Italia.
 Stando ai dati ufficiali delle dogane è stato scoperto che in un decennio circa 14.327 tonnellate di tonno rosso lavorato sono state commerciate attraverso Panama. Un volume che corrisponde a circa 18.704 tonnellate di pesce vivo.  “Secondo i dati disponibili, pare che nessuna di queste spedizioni sia  mai stata segnalata all'ICCAT" – continuaCostantini, "Se confermato dall’ICCAT, questo fenomeno sarebbe pienamente classificabile come pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), secondo gli standard della FAO ".
 Tutti i Paesi coinvolti erano all’epoca parti contraenti dell’ICCAT  e ogni traffico internazionale di tonno rosso doveva essere da loro opportunamente dichiarato per consentire all'ICCAT di fare i controlli incrociati rispetto alle quote di pesca. Secondo lo studio, questo traffico, non registrato nemmeno alle dogane di Panama, potrebbe essere avvenuto senza che il pesce sia stato fisicamente spedito a Panama. Il tutto potrebbe essere avvenuto con navi da trasporto battenti bandiera panamense e il coinvolgimento di compagnie con base a Panama come intermediari tra i paesi produttori e il mercato giapponese.
 Il WWF invita l’ICCAT, i paesi individuati nello studio e l'Unione Europea, ad avviare con urgenza una indagine investigativa per fare luce sul fenomeno descritto da questo studio.
 CONTINUA L’AZIONE ONLINE: ARRESTA LA BANCAROTTA DEGLI OCEANI
Intanto continua l’azione online del WWF per fermare la bancarotta degli oceani, lanciata da un video sul sito del WWF (http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=31874&content=1) . Tutti sono invitati a inviare un messaggio ai parlamentari europei che in questi giorni si stanno occupando della riforma della Politica Comune della Pesca, perché abbiamo bisogno di una leadership che costruisca un futuro duraturo per la pesca e per i nostri mari, e che allontani lo spettro della bancarotta anche dalla nostra industria ittica. Manda la mail dal sito www.wwf.it   

news WWF : CONSEGNATE 150.000 FIRME PER UNA VERA RIFORMA DELLA PESCA EUROPEA - VIDEO



WWF: CONSEGNATE 150.000 FIRME PER UNA VERA RIFORMA DELLA PESCA EUROPEA
Oggi il WWF consegna ben 150.000 firme al Parlamento Europeo: migliaia di cittadini, tra cui 11.000 italiani, vogliono che si peschi in maniera sostenibile: basta sprechi, basta illegalità, basta sovrasfruttamento, basta pescare pesce sottotaglia. Bisogna pescare in una maniera drasticamente differente. Per decenni, infatti, i ministri europei della pesca hanno preso delle decisioni insufficienti, sbagliate, generando il declino inesorabile degli stock ittici e della pesca. Attualmente l’80% degli stock europei è sovrasfruttato. Questo è un innegabile dato di fatto.
"La nostra petizione ha raccolto 150.000 firme, le quali, sommate ad altre 30.000 email che i cittadini europei hanno inviato ai parlamentari europei dal mese scorso, dimostrano quanto la gente voglia un cambiamento radicale nella gestione della pesca dell’Unione Europea. I parlamentari europei ora hanno un ruolo cruciale; è a loro che si affidano le speranze di queste migliaia di cittadini” afferma Marco Costantini, responsabile Programma Mare del WWF Italia.
Per la prima volta dalla creazione della politica comune della pesca (PCP) nel 1983, i membri del Parlamento europeo (MEPs) hanno la reale possibilità di correggere 30 anni di cattiva gestione da parte dei ministri della pesca. Questo grazie all’applicazione della procedura di co-decisione, che dà al Parlamento Europeo pari potere decisionale. "Le solite pressioni feroci da parte del settore industriale della pesca hanno già indebolito la proposta della Commissione Europea. Ora tocca ai parlamentari europei subire tale attacco. I cittadini europei chiedono loro di resistere e di rispettare il loro volere: nessuno vuole più una pesca gestita come lo è stato in passato”, aggiunge Costantini.
Ulrike Rodust, relatore parlamentare per la politica comune della pesca (PCP), riceve oggi le firme a nome del Parlamento Europeo. Starà a lei affrontare la sfida di convincere i suoi colleghi a votare a favore di una vera riforma. Per l’Onorevole Rodust se "150.000 persone chiedono una pesca più sostenibile ciò significa che vogliono che i loro rappresentanti al Parlamento Europeo approvino e promuovano una riforma ambiziosa della pesca ".
La petizione per una riforma ambiziosa e radicale della Politica della Pesca Europea chiede:
-          che la pesca venga gestita in maniera coerente, costante e con prospettive di lungo termine, a livello di bacino, per consentire agli stock di ricostituirsi
-          che un insieme di regole condivise consentano ai pescatori di prendere ciò che è ragionevole, scientificamente deciso, e soprattutto quando è necessario
-          di applicare questi stessi principi a tutte i pescherecci europee ovunque essi operino nel mondo
IMPEDIAMO LA BANCAROTTA DEGLI OCEANI
Il 28 novembre la Commissione pesca del Parlamento Europeo voterà sul futuro della nostra pesca. Invia una email ai parlamentari europei, già 30.000 persone lo hanno fatto 
 
http://e-activist.com/ea-action/action?ea.client.id=14&ea.campaign.id=16864&ea.tracking.id=surl

WWF: I DECISORI POLITICI DEVONO RISPETTARE IL PARERE DELLA SCIENZA. LE QUOTE DI PESCA NON VANNO AUMENTATE


TONNO ROSSO
WWF: I DECISORI POLITICI DEVONO RISPETTARE IL  PARERE DELLA SCIENZA. LE QUOTE DI PESCA NON VANNO AUMENTATE 

DAL 12 AL 19 NOVEMBRE AD AGADIR IN MAROCCO SI RIUNISCE L’ICCAT

Segui la campagna WWF sul tonno rosso sui social con #tonnorosso e  sulla piattaforma 

“Per un Mediterraneo di qualità” http://mediterraneo.wwf.it/

Il WWF invita i decisori politici e i pescatori industriali, riuniti da oggi al 19 novembre a Agadir in Marocco per l’ICCAT ( la Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico e del Mediterraneo)  a garantire la conservazione dello stock di tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo non autorizzando la pesca a superare le 12.900 tonnellate annue di pescato, come indicato dal Comitato Scientifico dell’ICCAT stesso alla 18° riunione speciale della Commissione delle parti a cui hanno partecipato il Giappone, gli Stati Uniti, il Canada, la Cina e l'Unione Europea.
Il WWF sarà presente ai lavori dell’ICCAT.


" Invitiamo l’ICCAT e i pescatori a garantire un futuro per il tonno rosso, bisogna rispettare le quote previste dal piano di gestione, quello che ha permesso un recupero della specie. E questo anche per mantenere l’economia che il tonno rosso determina per nazioni in crisi come quelle mediterranee. Lo stock di tonno è in aumento, ma basta poco per farlo ripiombare in una condizione di instabilità e rischio. " ha detto Marco Costantini responsabile Mare WWF Italia.



I segnali recenti di un aumento dei tonni sono cautamente incoraggianti e dimostrano che una buona gestione paga.

"Gli scienziati dell'ICCAT hanno detto chiaramente  quest'anno che le quote di pesca non devono aumentare per consentire al tonno rosso di recuperare pienamente nel prossimo decennio. Il WWF invita le parti contraenti dell'ICCAT di attenersi a questa raccomandazione ", ha ribadito Costantini.



L’ICCAT ha adottato il primo piano per ridurre la flotta impegnata a pescare il tonno rosso nel 2008, piano ulteriormente perfezionato nel 2010. L'attuale piano si concluderà nel 2013, ma una recente valutazione mostra che questo piano è basato su tassi di cattura da parte delle flotte, che sono stati fortemente sottostimati.


"Ci sono ancora troppe barche, e i pesci sono troppo pochi per essere catturati in modo sostenibile", ha detto ancora Costantini. "Chiediamo all’ ICCAT di estendere il piano di riduzione della capacità di pesca per i prossimi tre anni utilizzando stime aggiornate e accurate dei tassi di cattura potenziali per garantire che la sovraccapacità sia completamente rimossa entro i prossimi tre anni. Si dovranno ancora attuare misure per un deciso contrasto alla pesca illegale, non regolamentata, non dichiarata (INN). Sono cruciali serie indagini su tutte le potenziali violazioni in atto”.


Il forte impegno dall'ICCAT per combattere INN è stato uno dei pilastri principali dietro la ricostituzione dello stock iniziale.  Una decisione sbagliata in materia rischia di riportare questo tipo di pesca indietro ai tempi bui e distruggere i risultati di anni di lavoro produttivo collettivo.


COSA CHIEDE IL WWF ALL’ICCAT

In questa 18 ° edizione dell'ICCAT, il WWF sarà presente per seguire da vicino le discussioni e le decisioni relative alle quote di pesca del tonno rosso dell'Atlantico e le misure di gestione che daranno forma al futuro di uno dei più grandi e importanti pesci di tutto il mondo.

In particolare, il WWF si concentrerà sulle misure di conservazione, sulla capacità del piano di riduzione della flotta ma anche sulle misure per affrontare le catture illegali, non regolamentate, non dichiarate - INN.



Il WWF chiede all'ICCAT 2012 di:
• estendere le attuali misure di gestione, comprese le quote di pesca e le stagioni di pesca, per il periodo 2013-2015.
• Rivedere e rafforzare l'attuale capacità di riduzione della flotta per  portare la capacità reale di pesca a livelli sostenibili da parte dello stock
• Proseguire la lotta alla pesca illegale, non regolamentata, non dichiarata (INN).
• Prevedere l'obbligo per gli allevamenti di tonno di  registrare le dimensioni al momento della raccolta di tutti i singoli pesci e di presentare le informazioni all'ICCAT ai fini della valutazione degli archivi fotografici.
• Sviluppare nuovi metodi che portino ad una valutazione degli stock nel 2015molto più affidabile dell’odierna.

Aggiornamenti, video e materiali sul tonno rosso saranno disponibili da lunedi 12 novembre sulla piattaforma del WWF Italia “Per un Mediterraneo di qualità” http://mediterraneo.wwf.it/
Sui social network è possibile seguire gli sviluppi su Titter @wwfitalia con #tonnorosso e suhttps://www.facebook.com/wwfitalia

Youtube .. Sciopero generale europeo e violenze in tutta Italia

La violenza sta tornando nelle nostre strade, nelle nostre piazze ed averla provocata è stato il governo Monti, la violenza è sempre stata un'alleata formidabile di tutti i governi italiani.
Grazia ad essa si sono giustificate cose orrende negli ultimi 60 anni, senza di essa i governi corrotti sarebbe caduti e forse avremmo avuto qualche delinquente politico in più in prigione.
Così le proteste sono state mostrate in particolare per il lato violento, seguendo quella sporca strategia che si chiama strategia della tensione.
E' roba vecchia, sorpassata da decenni, am loro ci provano sempre... 

Ddl diffamazione ... sorpresa e sconcerto tra tutti ... gli uomini di buona volontà



Diffamazione e sorpresa al senato: si doveva togliere una legge che poteva mettere in carcere i giornalisti, alla fine è stata approvata, per ora solo al senato, una legge che mette i giornalisti in prigione, con ammenda pesantissima, sino ai 50 mila euro e implica tutti, la rete in genere, i social network, i blog, ma anche la gente comune, che si vedono pure loro in pericolo per un semplice insulto detto a qualcuno, una frase detta e mal interpretata.
Pare un incubo, ma questi signori li abbiamo mandati al potere noi, purtroppo: ora cercano di bloccare la libertà di parola con un pasticcio giuridico incredibile, che ci metterà certamente sotto la censura di Bruxelles, se costoro si sveglieranno.
Questa nuova legge poi limita i diritti umani di tutti, perché in pratica rende impossibile il libero utilizzo di Internet.
La casta ha paura, è confusa ed è in pieno delirio?

Siria e scontro tra forze che hanno potenti protettori


Siria e scontro tra forze che hanno potenti protettori, dietro il regime abbiamo l’Iran, la Russia e anche la Cina, dall'altra parte abbiamo i Sunniti, quindi l’Arabia saudita, gli Usa e l’Europa, con i suoi distinguo.
I Drusi si sono alleati con gli sciiti iraniani, mentre i cristiani si pongono come ago della bilancia, sperando, sognando in uno stato cristiano, indipendente nella regione.
La guerra poi vede l’avanzare di una potenza militare regionale, la Turchia, sempre più minacciosa, nemica dei curdi, islamica, meno democratica e disinteressata all'Europa.