2 dic 2012

COMUNICATO STAMPA Agenzia delle Entrate . Iva per cassa per i contribuenti con volume d’affari fino a 2 milioni di euro


Iva per cassa per i contribuenti con volume d’affari fino a 2 milioni di euro  Pronto il vademecum delle Entrate sull’applicazione del cash accounting
Ecco le regole per i contribuenti che, a partire dall’1 dicembre  del 2012, aderiranno al nuovo regime dell’Iva per cassa, o cash accounting. Come precisa, infatti la Circolare 44/E dell’Agenzia delle Entrate,  diffusa oggi, tutti coloro che  operando nell’esercizio di impresa, arti o professioni, e avendo realizzato nell’anno precedente un volume d’affari non superiore a 2 milioni di euro, effettuano  cessioni di beni o prestazioni di servizi imponibili nel territorio dello Stato nei confronti di cessionari o committenti, anch’essi soggetti passivi Iva,  potranno scegliere di aderire, o meno, alle nuove regoe del  cash accounting. La medesima opzione vale per questi soggetti in riferimento alla corrispondente detrazione dell’imposta. 

La novità dell’Iva per cassa, spazio al “differimento” - Il nuovo regime del  cash accounting prevede il differimento all’atto del pagamento dei corrispettivi dell’esigibilità dell’imposta dovuta dal soggetto che eroga un servizio o cede un bene. Stesso discorso per la detrazione che questo soggetto può esercitare solo a partire dal momento in cui paga l’IVA al proprio fornitore. Naturalmente, continua la Circolare, il differimento è limitato  nel tempo in quanto l’imposta diviene comunque esigibile, detraibile, decorso un anno dal momento di effettuazione dell’operazione, a  meno che, prima del decorso di questo termine, il cessionario o committente sia stato assoggettato a procedure concorsuali. 
Le operazioni escluse dal cash ccounting – La circolare illustra nel dettaglio tutti i casi in cui l’Iva per cassa, in quanto regime speciale, non è applicabile. 
Si tratta, in particolare, delle operazioni soggette a regole specifiche (come, ad esempio, nel caso del regime monofase o di quello previsto per l’agricoltura e le attività connesse), e di quelle effettuate nei confronti di privati o di altri soggetti che non agiscono nell’esercizio d’imprese, arti o professioni. Sono, invece, esclusi dalla categoria dei soggetti privati gli enti non commerciali che agiscono nell’esercizio d’impresa. L’Agenzia chiarisce che nel calcolo del limite del volume d’affari per poter applicare il nuovo regime – fissato a 2 milioni di euro – vanno considerate tutte le operazioni attive, comprese quelle per le quali non è possibile applicare l’Iva per cassa. 
Come esercitare l’opzione - Le modalità per l’esercizio dell’opzione per il nuovo regime dell’Iva di cassa sono fissate dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 21 novembre scorso. Il provvedimento chiarisce che l’opzione  per la liquidazione dell’Iva per cassa si desume dal comportamento concludente del contribuente, il quale la deve comunicare nella dichiarazione relativa all’anno in cui ha tenuto tale comportamento. 
Sulle fatture emesse dovrà essere riportata sia l’annotazione che si tratta di operazione con “Iva per cassa” sia l’indicazione dello specifico atto normativo che ne disciplina l’applicazione – articolo 32-bis del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83. La circolare chiarisce che anche se il regime dell’Iva  per cassa è opzionale, una volta espressa l’opzione, il contribuente è vincolato per almeno tre anni, ad applicare il regime, salvo le eccezioni già indicate, a tutte  le operazioni attive e passive effettuate, a meno che,   naturalmente, non realizzi un volume d’affari superiore a  due milioni di euro.

Proverbi - 20 1 Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;


Cap. 20
 1  Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio.
 2  La collera del re è simile al ruggito del leone;
chiunque lo eccita rischia la vita.
 3  E' una gloria per l'uomo astenersi dalle contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
 4  Il pigro non ara d'autunno,
e alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
 5  Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
 6  Molti si proclamano gente per bene,
ma una persona fidata chi la trova?
 7  Il giusto si regola secondo la sua integrità;
beati i figli che lascia dietro di sé!
 8  Il re che siede in tribunale
dissipa ogni male con il suo sguardo.
 9  Chi può dire: «Ho purificato il cuore,
sono mondo dal mio peccato?».
 10  Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
 11  Gia con i suoi giochi il fanciullo dimostra
se le sue azioni saranno pure e rette.
 12  L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro ha fatto il Signore.
 13  Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
 14  «Robaccia, robaccia» dice chi compra:
ma mentre se ne va, allora se ne vanta.
 15  C'è oro e ci sono molte perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite.
 16  Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
 17  E' piacevole all'uomo il pane procurato con frode,
ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia.
 18  Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti,
e fà la guerra con molta riflessione.
 19  Chi va in giro sparlando rivela un segreto,
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
 20  Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre.
 21  I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.
 22  Non dire: «Voglio ricambiare il male»,
confida nel Signore ed egli ti libererà.
 23  Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
 24  Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo
e come può l'uomo comprender la propria via?
 25  E' un laccio per l'uomo esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
 26  Un re saggio passa al vaglio i malvagi
e ritorna su di loro con la ruota.
 27  Lo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore
che scruta tutti i segreti recessi del cuore.
 28  Bontà e fedeltà vegliano sul re,
sulla bontà è basato il suo trono.
 29  Vanto dei giovani è la loro forza,
ornamento dei vecchi è la canizie.
 30  Le ferite sanguinanti spurgano il male,
le percosse purificano i recessi del cuore.




Primarie Pd . Bersani e Renzi, in calo il numero dei votanti

Primarie e politica in attesa di una sentenza, Bersani o Renzi, questo è il problema, ma poi si sa che Bersani ha già vinto, di fatto.
Renzi però avrà l'onore delle armi, il riconoscimento politico e la certezza, quasi certezza, che sarà lui a vincere le prossime primarie e sarà lui il leader del futuro, per la sinistra.
Ora il regno di Bersani continuerà, ma lui è destinato a un futuro in declino, l'era della sinistra storica è finita: siamo nel periodo di una sinistra che assomiglia tanto, troppo, alla destra.

Israele e Palestina il voto dell'Onu e dell'Italia... errori gravi per la pace

Israele è delusa e isolata, l'Europa ha sbagliato e l'Italia in particolare ha sbagliato, ma tutto questo non basta, la pace nella regione non solo non arriverà, infatti Israele ha allargato le sue colonie nei territori occupati, la guerra nel futuro ci sarà e a quel punto cosa farà la .... stupida Europa.
La scelta del sì all'inserimento dello Stato Palestinese nell'Onu comporterà uno scontro diplomatico pesante, poi la guerra sarà inevevitabile: i paesi vicini soffrono gravi conflitti interni e nulla fermerà la rabbia disperata di Israele .

VI. BRUTO MINORE. di Leopardi


VI.
BRUTO MINORE.

      Poi che divelta, nella tracia polve
Giacque ruina immensa
L’italica virtute, onde alle valli
D’Esperia verde, e al tiberino lido,
Il calpestio de’ barbari cavalli
Prepara il fato, e dalle selve ignude
Cui l’Orsa algida preme,
A spezzar le romane inclite mura
Chiama i gotici brandi;
Sudato, e molle di fraterno sangue,
Bruto per l’atra notte in erma sede,
Fermo già di morir, gl’inesorandi
Numi e l’averno accusa,
E di feroci note
Invan la sonnolenta aura percote.
       Stolta virtù, le cave nebbie, i campi
Dell’inquiete larve
Son le tue scole, e ti si volge a tergo
Il pentimento. A voi, marmorei numi,
(Se numi avete in Flegetonte albergo
O su le nubi) a voi ludibrio e scherno
È la prole infelice
A cui templi chiedeste, e frodolenta
Legge al mortale insulta.
Dunque tanto i celesti odii commove
La terrena pietà? dunque degli empi
Siedi, Giove, a tutela? e quando esulta
Per l’aere il nembo, e quando
Il tuon rapido spingi,
Ne’ giusti e pii la sacra fiamma stringi?
       Preme il destino invitto e la ferrata
Necessità gl’infermi
Schiavi di morte: e se a cessar non vale
Gli oltraggi lor, de’ necessarii danni
Si consola il plebeo. Men duro è il male
Che riparo non ha? dolor non sente
Chi di speranza è nudo?
Guerra mortale, eterna, o fato indegno,
Teco il prode guerreggia,
Di cedere inesperto; e la tiranna
Tua destra, allor che vincitrice il grava,
Indomito scrollando si pompeggia,
Quando nell’alto lato
L’amaro ferro intride,
E maligno alle nere ombre sorride.
       Spiace agli Dei chi violento irrompe
Nel Tartaro. Non fora
Tanto valor ne’ molli eterni petti.
Forse i travagli nostri, e forse il cielo
I casi acerbi e gl’infelici affetti
Giocondo agli ozi suoi spettacol pose?
Non fra sciagure e colpe,
Ma libera ne’ boschi e pura etade
Natura a noi prescrisse,
Reina un tempo e Diva. Or poi ch’a terra
Sparse i regni beati empio costume,
E il viver macro ad altre leggi addisse;
Quando gl’infausti giorni
Virile alma ricusa,
Riede natura, e il non suo dardo accusa?
       Di colpa ignare e de’ lor proprii danni
Le fortunate belve
Serena adduce al non previsto passo
La tarda età. Ma se spezzar la fronte
Ne’ rudi tronchi, o da montano sasso
Dare al vento precipiti le membra,
Lor suadesse affanno;
Al misero desio nulla contesa
Legge arcana farebbe
O tenebroso ingegno. A voi, fra quante
Stirpi il cielo avvivò, soli fra tutte,
Figli di Prometeo, la vita increbbe;
A voi le morte ripe,
Se il fato ignavo pende,
Soli, o miseri, a voi Giove contende.
       E tu dal mar cui nostro sangue irriga,
Candida luna, sorgi,
E l’inquieta notte e la funesta
All’ausonio valor campagna esplori.
Cognati petti il vincitor calpesta,
Fremono i poggi, dalle somme vette
Roma antica ruina;
Tu sì placida sei? Tu la nascente
Lavinia prole, e gli anni
Lieti vedesti, e i memorandi allori;
E tu su l’alpe l’immutato raggio
Tacita verserai quando ne’ danni
Del servo italo nome,
Sotto barbaro piede
Rintronerà quella solinga sede.
       Ecco tra nudi sassi o in verde ramo
E la fera e l’augello,
Del consueto obblio gravido il petto,
L’alta ruina ignora e le mutate
Sorti del mondo: e come prima il tetto
Rosseggerà del villanello industre,
Al mattutino canto
Quel desterà le valli, e per le balze
Quella l’inferma plebe
Agiterà delle minori belve.
Oh casi! oh gener vano! abbietta parte
Siam delle cose; e non le tinte glebe,
Non gli ululati spechi
Turbò nostra sciagura,
Nè scolorò le stelle umana cura.
       Non io d’Olimpo o di Cocito i sordi
Regi, o la terra indegna,
E non la notte moribondo appello;
Non te, dell’atra morte ultimo raggio,
Conscia futura età. Sdegnoso avello
Placàr singulti, ornàr parole e doni
Di vil caterva? In peggio
Precipitano i tempi; e mal s’affida
A putridi nepoti
L’onor d’egregie menti e la suprema
De’ miseri vendetta. A me dintorno
Le penne il bruno augello avido roti;
Prema la fera, e il nembo
Tratti l’ignota spoglia;
E l’aura il nome e la memoria accoglia.
 

youtube Sallusti ai domiciliari . ora accetta la condizione da prigioniero in casa

Sallusti resta  a casa, a casa della sua compagna e lì rimarrà per tutto il periodo della pena: potrà uscire due ore al giorno: questa condanna lascia sempre perplessi e pare una minaccia contro tutti coloro che non la pensano allo stesso modo dei politici e dei magistrati: 
il messaggio è chiaro e la volontà politica pure.
Non si è voluto depenalizzare il reato di diffamazione a mezzo stampa, con una legge che avrebbe colpito tutti, anche per diffamazione semplice.
Il clima è pesante e il rischio di fnire male pure: basta che un potente attacchi un giornalista e quello è rovinato, come in tante non democrazia, come nei Paesi canaglia.
Per sallusti sarebbe bastato una norma che depenalizzava il reato di calunnia e basta.

Beppe Grillo e l'avventura del non partito, quasi movimento

Oggi siamo alle primarie del partito, anzi del movimento e si presentano i 4 mila eleggibili, che vorrebbero salire in parlamento: chi sono costoro non si sa molto, ma certamente è un problema valutare e scegliere.
$mila persone, perfette sconosciute sino a poco tempo fa, per la stragrande maggioranza, si presenteranno ed entreranno in quel gioco strano, spesso sporco, da corte imperiale di Bisanzio.
La decadenza del potere in Italia è legata all'indifferenza degli italiani alla politica, vuota di ideali.

Pd Primarie . Renzi e Bersani.. se governassero loro l'Italia diventerebbe .... nera

Pochi hanno badato all'avanzata della destra estrema in Europa, ma la politica sciagurata dell'Euro, degli sprechi e della corruzione ha permesso che questi mostri, questi zombi storici di tornare tra noi.
Abbiamo anche da noi i nazisti nelle strade, anche i primi partiti che si alleano alla destra e non solo.
Bersani con i suoi discorsi fuori dalla storia e Renzi, con i suoi schiamazzi politici e le sue battute, non sempre divertenti, lasciano perplessi.
Serve una politica corretta e giusta per le situazioni attuale: mi ripeto, al primo posto c'è la politica verso la famiglia naturale e tradizionale, che non si vede, poi c'è la politica verso la ricerca scientifica e lo sviluppo qualificato dell'economia, con scelte ambientali e da  noi verso il turismo.
Loro propongono tutto questo?
No, parlano, parlano, parlano.

Sallusti e l'arresto in redazione di Il Giornale

Sallusti è stato arrestato in redazione, questo fatto preoccupa moltissimo perché la libertà di stampa è minacciata: la magistratura è uno strano potere in
Italia, che ha combattuto da sola contro la corruzione e la criminalità organizzata, eroicamente, ma spesso è politicizzata, con influenze eccessive da parte di certi poteri  forti, un po' misteriosi.
L'arresto del direttore de Il Giornale preoccupa moltissimo tutti coloro che amano la libertà di opinione, qualunque essa sia.

Morsi e l'Egitto che cadrà nel peggior medioevo


Morsi sta trascinando l'Egitto nel baratro, con disperazione e morte, con guerra civile e guerra esterna, dietro tutto questo ci sono i Fratelli Mussulmani, che a loro volta hanno dei finanziatori  tra gli emiri, gli sceicchi nella regione .... petrolifera 
Il quadro è difficile e complesso: noi paghiamo il petrolio e facciamo buoni affari con certi personaggi che a loro volta finanziano gli estremisti islamici del mondo, che uccidono e impongono leggi medioevali a Paesi che poi precipitano nel sottosviluppo.
Il quadro si complica con il terrorismo, che però dà sviluppo, se così si può chiamare, con il traffico delle armi e l'uso dell'esercito in certe regioni.
Non ci sarebbe un modo più democratico di agire?
La politica estera europea e statunitense ricorda troppo l'Ottocento colonialista.
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